Il Museo Etnografico di Costalta diventa... multimediale (Corriere delle Alpi, 24 novembre 2012 - pagina 29 - sezione: Nazionale) |
COSTALTA DI SAN PIETRO La “Casa museo Angiul Sai” cresce ancora. E, dopo aver conquistato negli anni un ruolo centrale nelle attività culturali di Costalta, ha deciso, non potendo allargare i propri spazi fisici, di utilizzare le nuove tecnologie per aumentare la propria proposta culturale. «Entro l'anno», spiega Silvano Eicher Clere, presidente della Regola di Costalta, «il nostro museo sarà dotato infatti di un “cuore” multimediale, da cui prenderanno vita nuovi contenuti, fruibili dai visitatori nei vari ambienti». Nata ufficialmente nel 1998, la casa Angiul Sai si deve all'Associazione Amici del Museo di Costalta, in particolare al suo attuale presidente Ruggero Casanova Crepuz ed a Piergiorgio Cesco Frare, che vollero trasformare la casa di abitazione di Angelo Sai (acquistata dalla Regola di Costalta) in un luogo in cui valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico di Costalta. Un paese singolare ed unico nel suo genere, anche grazie alle case in legno che ancora conserva. Nel corso di questi anni, in sinergia con la Regola di Costalta, l’Associazione ha eseguito numerosi interventi per il consolidamento della struttura museale e l’arredo degli interni. In particolare, nel corso del 2012 la Regola ha ottenuto dal G.A.L 37.000 euro, su una spesa totale di 54.000, con cui si è impermeabilizzata la parte a monte del fabbricato, si è costruito il tetto in legno per la copertura del vecchio spazzaneve (Varsoi), si è creato un piazzale a sud della casa, con un terrapieno, si è scavato nelle cantine al fine di renderle accessibili, ed infine si è ricostruito il vecchio gabinetto, sempre in legno. Una parte di questo contributo (10.000 euro) è stato poi destinato all’acquisto dell'impianto multimediale che rivoluzionerà il metodo di visita alla casa. Inoltre la Regola, in collaborazione con gli Amici del Museo, si è aggiudicata un finanziamento della Fondazione Cariverona di 10.000 euro per la realizzazione del progetto “Storia e vita di una piccola comunità alpina: Costalta di Comelico”. Si tratta di una ricerca sull’origine, i tempi, le modalità e le forme dell’insediamento del nucleo abitativo di Costalta, con lo scopo di offrire un paradigma per l’interpretazione delle dinamiche di popolamento dell’intera area del Comelico. Il lavoro di ricerca è iniziato all’inizio di quest’anno grazie all'opera di alcuni collaboratori costaltesi e con la sovraintendeza dello studio tecnico De Vecchi di Belluno; ed il risultato sarà inserito nel DVD in dotazione all’impianto multimediale. Posta all'ingresso del paese, la Casa museo ha quasi una funzione di porta aperta sull'abitato, ma anche sulla storia del paese, ed ha ospitato mostre di pittura, scultura, fotografia. Inoltre, nelle varie stanze, sono stati ricostruiti gli ambienti di una volta che il visitatore può ritrovare quasi intatti. Un salto nella storia, insomma. Adesso i monitor avranno il compito di aiutare i visitatori in un viaggio a ritroso, consentito non più solo dalla memoria dei più anziani, ma anche dalla potenza delle nuove e più aggiornate tecnologie. «In modo che la Casa Museo Angiul Sai», conclude Eicher Clere, «rappresenti sempre di più il centro delle attività culturali e di ricerca storica di Costalta». (Stefano Vietina) |
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