Un’antica fontana fa litigare Costalta


Un’antica fontana fa litigare Costalta
25 gennaio 2013 — pagina 36 sezione: Nazionale

COSTALTA DI SAN PIETRO - Claudio Michelazzi non ci sta e, dopo le ultime nevicate, torna a chiedere chiarezza sulla fontana “sparita” a Costalta. «Le foto dei giorni scorsi sono eloquenti», spiega, «e, secondo me, le scale del lavatoio dovrebbero essere tenute libere dalla neve, a cura del Comune, perché i paesani potrebbero avere bisogno dell'acqua. Anche perché una volta, accanto a questo lavatoio c'era una vecchia fontana, che poi inopinatamente hanno tolto». Ed è proprio questa fontana la pietra dello scandalo, secondo Michelazzi; che, a tale proposito, aveva scritto una lettera, il 15 novembre scorso, alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, richiedendo un intervento urgente. «Io sono originario di Costalta, paese molto noto», scriveva Michelazzi alla Sovrintendenza, «per la sua tipicità legata alla presenza di molti fabbricati storici in legno ad uso domestico. Sono stato contattato dalla mia famiglia di origine, proprietaria di uno di questi fabbricati, situato in piazza Chiappetin; piazza che vede affacciarsi ben due case antiche interamente in legno, un fabbricato storico ad uso fucina, un lavatoio pubblico ed una fontana. Tutte queste costruzioni fanno parte del centro storico di Costalta ed hanno, credo, ben più di cento anni. Sono stato contattato perché il Comune di San Pietro, come dalla delibera, ha deciso di abbattere la storica fontana che da centinaia di anni è presente nelle adiacenze del lavatoio. E tutto questo perché, a detta del responsabile Area Tecnica - attualmente lo stesso sindaco di San Pietro - la fontana risulta essere "elemento detrattore" rispetto all'antico lavatoio. Io purtroppo ho altra formazione e quindi non ho le necessarie competenze per valutare il danno che si produrrebbe abbattendo questa fontana. Mi permetto di dire solo che l'attuale responsabile Area Tecnica non credo abbia le necessarie competenze per decidere se un corpo storico, presente nell'area storica di un paese, debba o no essere abbattuto. Ho voluto mettervi a conoscenza di questo increscioso fatto, chiedendo un vostro intervento, sperando si possa far qualcosa per fermare lo scempio che prevederebbe una deturpazione rispetto all'originale storico e produrrebbe un grande disagio perché, attualmente, la fontana è ancora in uso». «La risposta della Soprintendenza», dice ora Michelazzi, «spiegava che ci sarebbe stato un margine di intervento e che si sarebbero attivati. Invece la fontana è stata abbattuta ed al suo posto è stato pianificato uno scempio urbanistico, per fare spazio all’allargamento di una piazzola di parcheggio. Voglio sottolineare», conclude Michelazzi, «che la fontana è sempre stata in uso, estate ed inverno, da secoli; prima per le esigenze della civiltà contadina, poi come servizio pubblico permanente che forniva acqua alle abitazioni quando a queste, nei lunghi inverni, era spesso bloccata. Inoltre, anni fa, la parte bassa del paese era rimasta senza acqua: e in quel caso la fontana fu assai utile».


Lo storico lavatoio di Costalta (foto di Claudio Michelazzi)


 Pagina
"ACCADE A COSTALTA..."

HOME PAGE DEL SITO