FESTA PER I 30 ANNI DI SERVIZIO PASTORALE
di don Maurizio Doriguzzi
parroco a Campolongo e, dal 2003, a Costalta

Domenica 11 novembre 2012, ore 16.30, a Campolongo



Tre articoli di Stefano Vietina


Un uomo mite ma anche risoluto quando occorre
09 novembre 2012 — pagina 26 sezione: Nazionale


Don Maurizio Doriguzzi Bozzo è certamente un uomo mite, di poche parole e piuttosto schivo. Il che non gli ha però impedito di scendere in piazza per il bene del paese, quando ce n’è stato bisogno. Tanto per dirne una, lui è stato il primo a portare via i soldi della Parrocchia dalle Poste, in forma di protesta contro la chiusura dell'ufficio. Ed ha più volte stigmatizzato anche il problema dell'acqua sporca che ancora in questi giorni crea disappunto tra i paesani. Nato a Danta nel 1941, ordinato sacerdote il 29 giugno 1968, per due anni è stato cappellano a Sospirolo e per tre a Polpet; poi parroco di Dosoledo dal 1973 all'agosto 1982 (agosto), da settembre è arrivato a Campolongo, e dal 2003 ha cura anche della parrocchia di Costalta. (s.v.)


Don Maurizio festeggia i 30 anni di servizio pastorale
09 novembre 2012 — pagina 26 sezione: Nazionale


CAMPOLONGO -Trent'anni sono una vita. Quella che don Maurizio Doriguzzi ha trascorso come parroco a Campolongo: un traguardo importante che tutta la comunità festeggerà domenica nella chiesa di San Giacomo (alle 16.30) con una messa solenne.
«Una festa voluta dalla gente e quindi ancora più gioiosa, perché testimonia dell'affetto che tutti hanno nei confronti di don Maurizio», sottolinea don Diego Soravia, parroco di Santo Stefano e vicario foraneo.
Una festa che, se fosse stato per il diretto interessato, non ci sarebbe però mai stata. «Per me», conferma infatti Ruggero Grandelis, presidente della Magnifica Regola di Campolongo, «don Maurizio è la persona più discreta che abbiamo mai avuto in paese. E io lo conosco bene perché siamo quasi coetanei ed eravamo insieme anche in seminario». «Don Maurizio è una presenza generosa, una umanità calda ed immediata», soggiunge Don Diego, «molto apprezzata dalla gente di Campolongo, ma anche da quella di Costalta, realtà tutta diversa».
Tanti i giovani di Campolongo che sono cresciuti con lui, come Lorenzo Coluzzi, vice presidente della Regola ed assiduo lettore in chiesa. «Avevo sette anni quando don Maurizio arrivò a Campolongo. Con lui ho fatto la prima comunione e la preparazione alla cresima; ha celebrato il mio matrimonio e battezzato le mie bambine; abbiamo condiviso tanti momenti di gioia, ma anche di dolore. Questa festa dei trenta anni », sottolinea Lorenzo, «è l'occasione per soffermarmi su qualche ricordo simpatico. Come la Fiat 500 rossa con la quale ogni tanto portava noi bambini a fare qualche scampagnata; oppure gli strati di fumo che tante volte riempivano il salotto della canonica fino al pavimento, perché fino a qualche anno fa il nostro don era quasi sempre con la pipa in bocca. Ed ancora oggi so che conserva in canonica un pacchetto di tabacco “Clan”».
Alla messa ci saranno anche la prima battezzata, la prima coppia sposata, i confratelli che sono stati ordinati con lui, tutti i parroci del Comelico.
E la celebrazione sarà animata dal Coro parrocchiale, dal Coro Peralba e dal Coretto dei Zingar, guidati da Adriano De Zolt, un personaggio che da anni suona l'organo in chiesa e dirige il coro, dettando con il parroco i tempi della liturgia. «Che si tratti di programmare l'animazione liturgica, oppure di organizzare e gestire altri aspetti della vita comunitaria», dice Adriano, «l'intesa con don Maurizio è perfetta. A dire il vero, in certe situazioni vorrei che fosse più determinato; alla fine, però, nonostante l'apparente indecisione, riesce comunque a raggiungere lo scopo che si era prefisso».
Festa grande, dunque, domenica a Campolongo, con bicchierata finale in sala della Regola. Con un'unica richiesta, però, da parte del festeggiato: “Basta che n' fadoeda massa comedia”, ha detto agli organizzatori. Come a dire, festa sì, ma con moderazione. (Stefano Vietina)



Una festa popolare per don Maurizio
14 novembre 2012 — pagina 33 sezione: Nazionale

Campolongo di Santo Stefano. 30 anni di servizio pastorale in cui è stato punto di riferimento per intere generazioni

CAMPOLONGO DI SANTO STEFANO. Né la pioggia battente, né la frana alle porte del paese (dopo il Cunettone, dove c'è il capitello di San Antonio), sono riuscite a fermare domenica la grande festa che Campolongo ha voluto riservare a don Maurizio Doriguzzi per i 30 anni del suo servizio pastorale.

La chiesa di San Giacomo era gremita, il sacerdote ha concelebrato con altri dieci confratelli, parroci del Comelico e compagni di ordinazione al gran completo, ed i cori (parrocchiale, Peralba e Coretto bambini) hanno animato una messa quanto mai partecipata da parte dell’intero paese.
«Il trentesimo anniversario dal suo insediamento in parrocchia è un traguardo importante, che la comunità di Campolongo», ha esordito Lorenzo Coluzzi, vice presidente della Regola, all'inizio della cerimonia, «non ha voluto lasciar trascorrere sotto silenzio. La presenza numerosa dei suoi parrocchiani, assieme ai tanti sacerdoti, vuole essere la testimonianza della stima, della gratitudine e, perché no, anche dell'affetto che questa Comunità nutre nei confronti del proprio Pastore».
Poi Coluzzi ha ricordato anche qualche numero che offre una chiara sintesi dell'impegno di questi trenta anni: settantanove matrimoni, duecentoventitre battesimi, quattrocentoventidue funerali.
«In questi anni, pur sobrio e riservato, lei», ha ripreso Coluzzi rivolgendosi a don Maurizio, « è stato un preciso punto di riferimento per l'intera comunità. Il suo servizio è stato caratterizzato da una grande discrezione e rispettoso nei confronti di tutti. Grande la determinazione, enorme la disponibilità offerta».
Particolarmente ricco di significati, poi, il momento dell'offertorio: Regina, la prima bambina battezzata da don Maurizio a Campolongo, ha portato all'altare il pane; Daniela e Vinicio, la prima coppia di sposi della parrocchia da lui unita in matrimonio, il vino; Elisa, che fra qualche mese riceverà per la prima volta la Comunione, ha portato la candela; ed infine Susanna, che la prossima primavera vivrà il sacramento della Cresima, ha consegnato il Libro del Vangelo. In una combinazione di passato e futuro che ha evidenziato il ruolo fondamentale del parroco in questi trenta anni. Prima della benedizione, al parroco sono stati anche consegnati alcuni doni: quattro casule, una per ogni colore liturgico; una targa di ringraziamento da parte del Gruppo Alpini; un cesto con i prodotti locali offerto dalla Pro Loco; una stampante a colori che gli è stata consegnata dall'organista Adriano De Zolt; una pergamena e una raccolta di libri da parte dell'amministrazione comunale, consegnata dal sindaco Alessandra Buzzo. Al termine della celebrazione, la festa è proseguita nella sala della Regola, dove tutti hanno preso parte al rinfresco in onore del parroco preparato dalle donne del paese, che hanno confezionato varie leccornie, mentre proseguivano i canti del Coro Peralba per il brindisi conclusivo. Rammentando le parole conclusive di Lorenzo Coluzzi: «Insieme al nostro grazie, l'augurio che vogliamo esprimerle è quello di poter guidare ancora a lungo le parrocchie affidate alle sue cure» (Stefano Vietina)


...sull'Amico del Popolo (9-11-2012)


Don Maurizio, in un'istantanea dell'estate 2012, davanti alla chiesa di Costalta,
mentre benedice le sculture realizzate nell'ambito del progetto di CostaltArte "LeggendAriaMente"



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"ACCADE A COSTALTA..."

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