Racconto e... riflessioni di Beppino
Casanova
Una tragica vicenda...
nella storia di Costalta (1936) |
La triste fine del piccolo
Giusto (6 anni)
"La morte di un bambino ha sempre suscitato
la più profonda commozione.
Vorrei ricordare la tragica vicenda del piccolo Giusto, di Costalta,
sei anni, che si perse nel 1936 sulle alture dei "Pradetti"
e ritrovato morto dopo tre gioni di ricerche.
Il bambino, andato con il padre Felice e altri due parenti a
raccogliere fiori di arnica, verso sera, sulla strada del ritorno,
rimasto indietro rispetto agli altri, a un bivio, credendo di
procedere nella giusta direzione, prese il sentiero sbagliato
che lo portò nei fitti boschi sopra la frazione di Costa.
Sorpreso dalle tenebre, Giusto si avvicinò a una baita
chiusa, si rannicchiò sotto un abete dove pensava di mettere
al riparo la sua estrema debolezza. Ma quella notte, all'improvviso,
il cielo si rabbuiò, densi nuvoloni venuti su da chissà
dove, si addensarono su tutta la montagna e scoppiò un
violentissimo, pauroso temporale. Tuoni e lampi e per Giusto
non ci fu scampo. Lo ritrovarono lì, steso, il capo leggermente
reclinato sulla saccoccia, come cuscino, rigonfia di fiori di
arnica...pareva dormisse.
Emilio ricorda ancora le urla strazianti della madre "Mena"
quando glielo riportarono a casa.
Nel paese una grande fatalistica mestizia, non disperazione.
Sia per il profondo senso di fede di cui si alimentava il vivere
di quei tempi, sia perchè la morte dei bambini era un
evento crudo ma non infrequente.
Che dire?
A me piace pensare che quella notte, dopo il temporale, in alto
le stelle cominciarono a brillare, videro il bimbo piangere e
subito scesero vicino, vicino a lui, poggiandosi intorno sugli
arboscelli di rododendro e sulle pietre a fargli luce..."
(Beppino Casanova - 2012)
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