40° anniversario
del
MONUMENTO AI CADUTI E DISPERSI
a cura della della Regola e del Gruppo Alpini di Costalta



Costalta, 30-7-2011


Dopo la sfilata della banda «Val di Gorto», per le vie del paese, il ritrovo è fissato in Piazza Casanova, dove è collocato il Monumento, opera dello scultore Augusto Murer, su base progettata dal professor Bergoglio e per volontà dell'allora amministrazione della locale Regola.
La cerimonia, inserita nel programma di CostaltArte, ha rappresentato un evento particolarmente importante per il paese, organizzato con l'apporto fondamentale del Gruppo di Costalta dell'ANA, sezione Cadore, con più di quaranta iscritti, guidato dal neo-capogruppo Igor Casanova De Marco.
Agli interventi delle autorità è seguita la S. Messa, celebrata da don Maurizio Doriguzzi. Al termine... l'immancabile rancio.

L'intervento del Capo Regola, Silvano Eicher Clere (che ha ricordato anche la "storia del Monumento")

"Buon giorno a tutti. Porto innanzitutto il saluto ed il grato benvenuto a tutti voi che avete voluto essere presenti qui oggi a questa cerimonia, che per il paese di Costalta rappresenta un momento importante della propria vita sociale. Saluto quindi tutti gli alpini intervenuti, le autorità civili, militari e religiose.
Era il 13 di giugno, del lontano 1971 quando si svolse la cerimonia di inaugurazione di questo monumento realizzato dal famoso scultore Augusto Murer e voluto dall'allora Amministrazione della Regola di Costalta capeggiata da Casanova De Marco Giobatta e formata dai consiglieri: De Villa Luciano, Casanova Fuga Giobatta De Bernardin Luigi, De Villa Tondo Antonio, il Segretario era De Bernardin Ultimino.
La Base, su cui appoggia la scultura rappresentante \e sterminate ed aspre steppe della terra di Russia, è stata progettata dal Professor Bergoglio di Belluno. Inizialmente era stata commissionata una scultura dell'altezza di 1,15 metri, ma successivamente, proprio su suggerimento del progettista, Prof. Bergoglio, che la ritenne troppo piccola per un monumento da costruirsi in una piazza esterna, fu sostituita con un'altra, avente le stesse caratteristiche ma dell'altezza di un metro e settanta. Oggi la scultura realizzata in un primo momento, si trova presso il prestigioso museo Murer a Falcade che ospita anche una mostra dell'impareggiabile scrittore Mario Rigoni Stern. Si legge testualmente in una delibera della Regola di Costalta del 1970, quando nacque l'idea di realizzare il monumento: "Ritenuto rispondente all'esigenza di tutta la popolazione di Costalta, la costruzione di un monumento che celebri il sacrificio di tanti dei suoi figli che sono morti combattendo per la Patria nelle diverse sanguinose passate guerre, ritenuto altresì rientranti indubbiamente fra gli scopi della medesima Regola ogni attività che contribuisca all'educazione ed alla formazione morale della popolazione che vi gravita...etc."
A distanza di quaranta anni dalla realizzazione di questo monumento queste parole sono quanto mai di rilievo attuale. In questi tempi in cui viviamo una grave e profonda crisi di valori il vento della storia non può soffiare senza scuotere e scalfire la nostra superficialità ed indifferenza. Dobbiamo quindi riappropriarci della memoria magari servendoci delle immagini quale questa singolare opera d'arte, immagini che sicuramente possono aiutarci a comprendere il sacrificio di questi nostri fratelli caduti e dispersi e soprattutto l'incolmabile dolore delle tante, purtroppo troppe famiglie che non hanno potuto riabbracciare i loro cari.
Chiedo pertanto che il vostro applauso non vada a chi vi sta parlando ma si rivolga a tutti gli eroi di tutte le guerre passate e presenti che hanno pagato con la loro vita la libertà che oggi noi possiamo abbondantemente godere. Grazie di cuore!".
(Silvano Eicher Clere)

L'intervento del Presidente del Gruppo Alpini di Costalta, Igor Casanova De Marco

"Autorità militari. Civili e Religiose, Alpini e popolazione tutta,
dopo 40 anni dalla realizzazione di questo monumento voluto dalla Regola di Costata e dedicato ai Caduti e Dispersi di Costalta, opera dello scultore Augusto Murer di Falcade, ci troviamo qui a celebrare questo importante anniversario.
Abbiamo qui con noi la Banda Val di Gotto che ci ha emozionato, sfilando tra le bandiere tricolori sventolanti.
Il Gruppo Alpini di Costalta, da poco rinnovato e composto da tanti ed entusiasti giovani, ha voluto dare grande risalto a questo avvenimento principalmente per questi motivi:
1. Per non dimenticare chi ha donato la vita per la libertà di tutti;
2. Per ricordare, nel 150° dell'Unità d'Italia, che il tricolore che sventola in tutto il paese è un bene prezioso conquistato dai nostri padri e che dobbiamo difendere.
3. Per ricordare alle giovani generazioni che lo spirito di sacrificio che ha sempre animato i nostri alpini deve essere d'esempio.
4. Per ricordare chi ancora oggi dona la vita in terra straniera per portare la pace, come in Afganistan.
5. Per dire che il nostro Gruppo di Costalta non vuole essere un semplice folclore, ma vuole portare avanti i valori veri della solidarietà, della memoria, dall'amicizia, dell'unità e della concordia.
Ringrazio tutti gli intervenuti e tutti quelli che hanno collaborato per realizzare questa manifestazione augurando una splendida giornata".
(Igor Casanova De Marco)

 Un articolo sull'evento, scritto da Luciano Casanova Fuga
per la rivista "sote le crode"
(notiziario della Sezione A.N.A. Cadore)

 GALLERIA FOTOGRAFICA
della manifestazione
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(oltre 70 foto)

 GALLERIA FOTOGRAFICA
della manifestazione
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(151 foto di Michele Casanova Crepuz)



Ricordando i Caduti e i Dispersi...
(una testimonianza di Antonio Bertolino)

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