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A COSTALTA DI CADORE

Casa Andrea Doria a Costalta di Cadore

Cominciamo con due foto "storiche" della casa di legno,
tratte dall'Archivio di Giovanni De Bettin Linc






....e continuiamo con
la "ricostruzione", in miniatura, della ceda,
realizzata da Ermanno Casanova






Ed ecco... oggi:
nel luogo in cui sorgeva la casa di legno,
è stata edificata, verso la fine degli anni '50,
la Ceda della Regola di Costalta



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LA NAVE ANDREA DORIA: curiosità...

L' Andrea Doria fu costruita nei cantieri Ansaldo di Sestri, Genova, e varata nel 1951. Poteva trasportare 1241 passeggeri e 575 uomini di equipaggio. Era lussuosa sin nel minimo dettaglio delle sue strutture ed era considerata la portabandiera delle Linee Italia. A bordo il jet set dell'epoca, e le sue stive erano sempre piene delle merci più disparate, come un prototipo di una vettura realizzato dalla carrozzeria Ghia commissionato dalla americana Chrysler. Il nome Andrea Doria deriva da un ammiraglio del sedicesimo secolo, che difese eroicamente Genova contro i suoi numerosi nemici. La lussuosa nave da crociera era lunga 210m e larga circa 27. Stazzava 29,083 ton, con dieci ponti, e undici compartimenti stagni lungo l'intera lunghezza della nave. Era equipaggiata con due turbine sviluppanti 50.000 cavalli necessarie per far girare le due eliche a 3 pale, ciascuna del peso di 16 tonnellate. Era fornita inoltre di barche di salvataggio capaci di trasportare 2000 persone, di un sistema antincendio sofisticatissimo ed equipaggiata di radar. Alle 23:22, del 25 luglio 1956, nel corso della sua 101a traversata, mentre navigava attraverso una densa nebbia, sotto il comando del Capitano Piero Calamai, l'Andrea Doria e la nave da crociera svedese, Stockholm,al comando del Capitano Nordenson, entrarono in collisione. Il disastro non ha una logica spiegazione. Esso poteva e doveva essere facilmente evitato, ma la lettura dei radar a bordo di entrambe le navi fu misteriosamente trascurata. La Stockholm, anche se seriosamente danneggiata dalla collisione e con la prua completamente distrutta rimase a galla. Il Doria era invece colpito a morte, comincio' ad imbarcare acqua attraverso la breccia sulla fiancata ed ad inclinarsi su un lato. I seguenti messaggi radio furono trasmessi dopo la collisione. Alle 23:22 (Stockholm) " Siamo entrati in collisione con un'altra nave," 23:35 (Doria) "Siamo troppo inclinati e siamo nell'impossibilità di mettere in acqua i mezzi di salvataggio, richiediamo assistenza immediata,"24:09 (Stockholm)" fortemente danneggiati. La prua é interamente distrutta, il motore n°1 é pieno d'acqua. non possiamo spostarci dalla nostra posizione." I messaggi continuarono tutta la notte documentando minuto per minuto questa tragedia del mare. Provvidenziale fu l'arrivo sul posto della nave da crociera francese "Ile de France", che mise in salvo un gran numero di naufraghi e per questo venne considerata l'eroina dell'operazione di salvataggio. (Notizie tratte da http://www.bubnotbub.com/Andrea_Doria.htm)
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Perche' la casa di legno a Costalta... fu chiamata Andrea Doria"?
Semplicemente... perche' era enorme e abitata da parecchie persone!
Si trattava di un "condominio" d'altri tempi (naturalmente senza amministratore!), in cui vivevano circa una decina di famiglie (come i Turche, i Bola, i Brunori -Pagnoca...).
A pianterreno c'era anche un... mini-supermarket, in cui si vendeva... di tutto.
La ceda Andrea Doria ha "segnato" la storia di Costalta fino a circa 50 anni fa ed ancora oggi evoca in molti costaltesi... tanti indelebili ricordi!
Come quello che riportiamo di seguito, di uno che, da ragazzino, ci ha abitato:
"Ah, l'Andrea Doria! Ce l'ho ancora negli occhi e nel cuore, malgrado il tempo passato. Ricordo un po' tutto: corridoio lungo buio e sconnesso, fioche luci alla sera con il "limitatore", tante persone che non ci sono più, piccoli episodi di vita quotidiana e uno scherzetto fattomi quand'ero ragazzino... Piacere e malinconia, insieme!".

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