In pullman da Camogli a Ruta, poi passeggiata (tratteggio) da Ruta a San Rocco e da qui a Camogli... 3 maggio 2008
Arrivati a San Rocco, dopo la "tranquilla" passeggiata, ammiriamo il Golfo Paradiso dal belvedere. Magnifico! Ci facciamo... immortalare da due simpatici ragazzi di Genova, coi quali confabuliamo a lungo. Dopo la vista al Santuario di Nostra Signora della Salute, un piccolo dubbio ci assale: ritorniamo a Camogli attraverso le lunghe scalinate (e' bello farle in... discesa!) oppure andiamo a Punta Chiappa (40' di passeggiata) e lì prendiamo il battello per Camogli? Risolviamo in un attimo il dubbio: scendiamo per le scalinate! Quanti gradini! Il sentiero, ogni tanto costeggiato da muri, offre scorci sempre diversi e ci permette di osservare anche alcuni particolari... Ogni tanto troviamo qualche casa abitata (raggiungibile soltanto attraverso il sentiero!). Giunti a Camogli (verso le 14), pranziamo (naturalmente "fritto misto di pesce"...) e poi andiamo verso la spiaggia, gremita di bagnanti. Raggiungiamo il porticciolo e il molo e visitiamo il Castello Dragone, la Basilica di Santa Maria Assunta, il cui sagrato è stato realizzato utilizzando la tecnica del risseu, molto usata un tempo nei borghi di mare (prevede l'utilizzo di sassi bianchi e neri che, collocati da mani esperte sul sagrato, danno forma a disegni o a figure geometriche). Ci colpiscono le case altissime, con le facciate dipinte in colori vivaci (permettevano ai marinai che tornavano a casa di riconoscere la propria abitazione da lontano) che, strette una accanto all'altra, si affacciano sulla spiaggia. Caratteristici i vicoli in salita, i ripidi gradini e i bassi portici, che si incuneano di tanto in tanto tra gli edifici. Guardando questi edifici, storia e fantasia si fondono... Il Castello della Dragonara, ad esempio, è edificato sulla roccia a picco sul mare e rappresentava il baluardo difensivo del porto e dell'abitato; la sua struttura ci riporta alla mente il periodo delle incursioni dei pirati saraceni. A quel tempo era collegato alle postazioni sul Monte di Portofino con un ingegnoso sistema di segnali di fuoco e di fumo. Cessata la minaccia piratesca (ancora agli inizi del XIX secolo si temeva l'attacco dal mare) fu trasformato prima in prigione, poi in sede di assemblee comunali o luogo di prove per le bande cittadine; in anni recenti ha ospitato l'Acquario Tirrenico.
Nel tardo pomeriggio facciamo una passeggiata per i "carruggi" (stretti vicoli), dove troviamo tantissimi negozi che, in bella mostra, espongono i prodotti locali. Dopo una sosta... prolungata nella zona-spiaggia, verso le 18.15 ci avviamo verso la Stazione Ferroviaria, non prima di aver fatto qualche provvista dei prodotti tipici (pesto, trofie, vari tipi di focacce...). e, naturalmente, dulcis in fundo... Alle 18.50 saliamo sul treno per Milano (a Lambrate giungiamo, in perfetto orario, alle 21.30), un po'... stanchi per la camminata, ma molto soddisfatti. Davvero (possiamo dirlo) Camogli è... la "Gemma del Golfo Paradiso"! Alla prossima... by Pino e Anna
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