Costalta estate 2009
a COSTALTA DI CADORE

L'annuale manifestazione artistica con i tre scultori...
"Una statua di legno, in una casa di legno, in un paese di legno"
(X EDIZIONE)

I tre scultori: puntuale anche quest'anno la relativa 'programmazione' dell'Associazione CostaltArte, con la presenza degli scultori Giorgio Sperotto, Erminio Carbogno e Alberto Durante, che abbiamo visitato durante i giorni di 'lavorazione' all'aperto, mentre scolpivano la loro opera che al termine,è stata 'donata' simbolicamente a Costalta, e sistemata ciascuna su tre antiche case del paese (Ceda d'Fofo, Ceda d'Coi d'Marco e Ceda di Todoce) come tutte le altre sculture 'prodotte' nelle precedenti nove edizioni. Qualche mio 'pensiero' sulle sculture dei tre artisti presenti quest'anno, alla manifestazione suggestivamente intitolata "una statua di legno, in una casa di legno, in un paese di legno; questi gli autori 2009:
Erminio Carbogno, di Padola di Comelico Superiore(BL);
Alberto Durante, di Roma;
e Giorgio Sperotto Jobè, di Sarcedo (VI)

Carbogno, che vive e opera a Padola di Comelico Superiore, opera da tempo come autodidatta, iniziato alla scultura dal sacerdote don Giovanni Fozzer (insegnante al Don Bosco a Pordenone) di cui conserva un grato e commosso ricordo (don Fozzer è morto nel 1995, a 80 anni di età, il 15 luglio);
intagliatore e scultore, ha aperto una sua 'bottega' in Padola; ha partecipato a molte manifestazioni d'arte ottenendo significativi apprezzamenti e consensi, come anche a Costalta in questa edizione scultorea: la sua opera è stata collocata sulla muraglia di pietre e sassi collocata in alto sulla piazzetta della chiesa di sant' Anna: finemente lavorata, l'opera in legno ci mostra un Angelo (Gabriele, l'arcangelo dell'annuncio a Maria) che tiene tra le mani un cuore, quello della Madonna da cui 'uscirà' il redentore, bambino Gesù. Nota a margine: nella stessa piazzetta, sotto la scultura, in basso, sul muro di sassi è disegnata una porta con calce bianca (e la scritta 'W Costalta'): "E'una porta di calcio (ha scritto molto bene Lucio Eicher Clere in una preziosa pubblicazione 'al core d Costauta') dove generazioni di ragazzi e giovani hanno giocato accese partite con un solo portiere e cross e colpi di testa per gol da fissare sul muro, sognando una rete che si gonfiasse in campi verdi che il pendio di Costalta non poteva regalare".
L'angioletto , in questa composizione ricavata nel tenero e profumato legno di cirmolo, spicca assai bene, contornato da una serie di ariosi svolazzi che ornano il tutto come riccioli dorati in un fraseggio di vuoti/pieni, una sorta di intarsio dove il vento entra/esce come per accarezzare quest'opera, a ricordare l'aura celeste portata dall'Arcangelo e renderla ancor più viva e significativa sul grigio muro di pietra.


Alberto Durante e Giorgio Sperotto si sono invece impegnati in due alte sculture verticali…

Sperotto, scolpendo con tratti decisi e precisi ha realizzato una figura umana che procede 'contro vento' a fatica ma con forza, incontro al suo 'destino' riparandosi con una mano sul davanti dalla contraria violenza del vento che lo frena e ne increspa visibilmente le vesti lungo tutta la figura: però l'avanzare è determinato e deciso lungo un cammino anche irto, con grande forza e tenacia, quella che caratterizza anche la 'gente di montagna' che procede, anche curva… ma avanza!
Nato a Thiene lo scultore vicentino ha iniziato (come afferma) a scolpire 'affascinato da questo materiale, il legno' lasciando infatti un saggio significativo della sua arte, dimostrando tutta la sua bravura, esprimendosi 'con un linguaggio diverso e personale' che lo impegna da tempo in una impegnativa ricerca, di equilibri emozioni e sentimenti.
 

 
 Il romano Durante (diplomatosi al VI Liceo artistico, e laureatosi in scultura all'Accademia di Belle Arti di Roma) a Costalta si è cimentato per la prima volta con il legno, perché solitamente è impegnato nello scolpire la pietra; nel corso della sua attività ha ricevuto diversi e significativi consensi apprezzamenti. A Costalta con questa sua prima opera lignea si propone con grande sensibilità e purezza d'intenti: e con l'essenzialità di forme geometriche, nella loro verticalità, ha inteso anche ricordare la figura paterna, valente pianista e violinista.

Autori e opere, proposti nelle varie edizioni, sempre interessanti e a volte emozionanti, per moltèplici aspetti, per il dato artistico e umano, e per le loro valenze poetiche e le risonanze spirituali che rendono Costalta ancor più apprezzabile, generosamente ricca di 'spunti' e di suggestioni culturali.


Note a cura di SERGIO GENTILINI - Costalta, estate 2009


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