(immagine tratta da dépliant
edito dall'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo
"Val Comelico" - S. Stefano di Cadore - BL)






Il Comelico comprende 15 paesi:
Campolongo, Candide, Casada, Casamazzagno,
Costa, Costalissoio, Costalta, Danta,
Dosoledo, Padola, Presenaio, S. Nicolò,
S. Pietro, S. Stefano, Valle.

 COSTALTA
DI CADORE

(Costauta, in ladino)
si trova nell'Italia nord-orientale,
esattamente nell'estremità settentrionale
della provincia di Belluno.

E' una frazione del Comune di San Pietro,
situata, quindi, nel lembo settentrionale
del Cadore di carducciana memoria,
denominato COMELICO (Comélgo),
ai confini con l'Austria.





COSTALTA (m. 1327 s/m)
"sovrasta" i paesi di Campolongo, Mare, Presenaio, S.Pietro e Valle


Così viene descritto il "solatio paesello"
da Italo Zandonella Callegher e Mario Fait
(in Escursioni Comelico e Sappada, CIERRE Ed., 1997):

 "...dopo Campolongo, poco oltre il ponte sul torrente Rin, si apre a sinistra (nord),
improvviso e ammaliante, un ampio paesaggio, quasi un dipinto.
E' un bucolico acquerello, quello che si presenta,
i cui mille e mille colori vengono offerti dalla natura.
La sua cornice è fatta di pace idilliaca;
le senzazioni che provoca sono date da un insopprimibile senso di meraviglia
e dal forte incanto ambientale...
Le Crode dei Longerin fanno capolino da dietro un esteso mantello
di scuri abeti sparsi su un colle poderoso,
alternati a prati scoscesi di un verde smeraldino senza pari.
Al centro di questi fazzoletti d'erba, come accerchiato e protetto,
si distende nell'anfiteatro naturale il solatio paesello di Costalta
appoggiato, quasi con dolcezza, su di una strana sequenza di terrazzamenti scalinati..."


Ed ecco come un turista (nell'estate 2005)
ha visto la "dolce e suggestiva" Costalta ...

"Costauta (così nella loro parlata particolare), una sorta di Rio Bo alla Palazzeschi, un "paesùt" di circa 400 anime, una manciata di antiche case in legno, tipiche dimore del Comelico, con i tetti spioventi, dalla tecnica antichissima a castello (Blockbau), costruite in un continuo saliscendi, come un presepio, sul pendio del Monte Zovo. Da qui, la mattina, guardando di sotto, si scopre S. Pietro e le altre frazioni (Mare, Valle e Presenaio), quando, illuminati dal sole, escono dalla bambagia che spesso li avvolge, una nebbietta che sale e che si forma dall'umidità della notte, che tutto copre e avvolge. Sulle sue strade strette, con problemini di parcheggio, si affacciano il panificio di Eicher Clere, il bar "Al Caminetto", il laboratorio dello sfortunato scultore Anastasio Bais (curato dalla sorella Maria), l'edicola e qualche negozietto dove la gente sosta volentieri per intrecciare discorsi anche con i turisti. E poi il suggestivo monumento al boscaiolo e diverse mostre d'arte, anche di icone.
E ti trovi a camminare tra antiche case, tornando indietro nel tempo, lungo un apposito "sentiero tra le case di legno" (ancora una trentina di originali). Qui ogni anno, in luglio, tre scultori sono invitati a scolpire all'aperto durante la settimana che precede la festa della patrona S. Anna (...).
Una festa, dunque, ritrovarsi a Costalta, vera oasi di serenità, dove, con uno stile ormai perduto, ti sorprendi perchè tutti ti salutano con un sorriso".

Sergio Gentilini

(Il testo completo della lettera del turista "innamorato di Costalta" è pubblicato nella sezione "ACCADE A COSTALTA....")



 "Logo" di Olga Riva Piller

 "CARTA D'IDENTITA' DI COSTALTA"

 Chi desidera visitare (anche se solo virtualmente) Costalta (e dintorni),
può farlo grazie alla funzione "Street View" di Google Maps,
aggiornata con le foto delle "contrade" del paese!
Venite a farvi un "giretto" a Costalta...
Ecco qui sotto il link (il "tour" parte dalla Piazza Casanova)

Viaggiando per Costalta...
....


Per sapere...
come si può raggiungere Costalta
BASTA UN CLIC SULL'IMMAGINE SEGUENTE



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