Una statua di legno, in una casa di legno,
in un paese di legno..
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Si è svolta nel mese di luglio 2000, nella settimana che precede la festa di Sant'Anna, la prima edizione della manifestazione "Una statua di legno, in una casa di legno, in un paese di legno".
Grande interesse sia in paese che fuori ha suscitato l'idea di abbinare ad ogni casa di legno di Costalta una scultura in legno, eseguita da noti artisti del panorama bellunese, italiano ed anche internazionale.

 Per realizzare la manifestazione è nata un'associazione,
denominata CostaltArte,
che riunisce tutti i gruppi operanti in paese, con capofila la Regola, e cioè la parrocchia, il Gruppo Sant'Anna, gli Amici del Museo, I'A.N.A., il Comitato Turistico, il Gruppo Musicale di Costalta.

Per la direzione artistica della settimana di sculture è stato nominato Gianni Pezzei, scultore su bronzo e legno di Livinallongo, che ha scelto la triade di artisti per il primo anno. Essi sono stati Tita Zasso, di Agordo, Beppino Lorenzet, di Carve di Mel e Fabio Corba del Liechtenstein.
La settimana di sculture si è aperta lunedì 24, con la consegna dei tronchi di
cirmolo, e la scelta delle case, davanti alle quali scolpire. Per il primo anno sono state scelte la ceda di Sai, ora di proprietà della Regola, la ceda di Consiöre, ora di proprietà di Celso Casanova Borca, Fralico Casanova Fuga e Sandra Katzenger Broglia e la ceda di Rona, ora di proprietà di Marino Casanova Fuga.
Gli scultori hanno scolpito per diverse ore al giorno, familiarizzando con le decine di paesani e turisti che si alternavano davanti alla case, per ammirare l'emergere delle sculture dal legno grezzo.
Tita Zasso è un figurativo, che ha realizzato davanti alla ceda di Sai un'opera intitolata "L'Angelo e il diavolo", ed ha incontrato i favori del pubblico non solo per lo stile scultoreo, ma anche per la grande capacità comunicativa, fatta di battute e di immediata confidenza.
Beppino Lorenzet ha convinto per l'abilità della sua incisione su bassorilievo, nell'opera collocata sulla parete della ceda di Rona, a cui ha dato il titolo "L.D.S.", l'antica sigla, che veniva posta sulla trave di colmo di una casa o di un fienile e che significa "Laus Deo Sit".
Fabio Corba, artista astratto, che si esprime in varie forme estetiche, dalla pittura alla fotografia, alla musica, ha realizzato un'opera, che ha intitolato "Erosione di un paese'', vicino alla ceda di Consiöre. Egli ha unito i materiali con cui sono composte le vecchie case di Costalta, e cioè il legno e la pietra, con un ideale legame di filo tessuto, che simboleggia la presenza della figura femminile, come anima della casa stessa. Una scultura di difficile comprensione immediata, ma che si inserisce benissimo nel contesto della casa e induce il visitatore a fermarsi e pensare al messaggio che l'artista ha voluto comunicare.
La diversità di stili artistici presenti fin dalla prima manifestazione è un programma che verrà confermato anche per le successive, consentendo, quindi, a "Una statua di legno, in una casa di legno, in un paese di legno" di segnalarsi nel panorama veneto e nazionale come un diversificato museo all'aperto di sculture lignee.

La soddisfazione per la riuscita della manifestazione, arricchita da serate di presentazione di libri, di musica e di teatro e conclusasi con la festa di Sant'Anna in piazza Casanova, ha motivato CostaltArte a pensare già alla seconda edizione della settimana di sculture, che dovrebbe portare a Costalta altre 3 opere in legno, che, collocate accanto ad altrettante case in zone diverse da quelle di quest'anno, costituiranno un primo itinerario tra "I ced vece d Costauta".

Lucio Eicher Clere



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