GIALLO PER SAN GIOVANNI

 

 Il quartiere era delimitato a nord Porta da Capo, che spesso e fino alla metà dell’ottocento era chiusa, poi venne abbattuta per dare spazio al mattatoio comunale e ad est Porta Nuova, quest’ultima rimasta in piedi fino ad oltre la metà del secolo scorso, in questo lato la cinta muraria risultò il più difficile da difendere; infatti Francesco Sforza riuscì a riconquistare la città cinta d’assedio colpendo con la sua bombarda la Torre di Porta Nuova e le mura contigue.

La chiesa di San Giovanni, officiata dai Padri Conventuali di San Francesco e della quale possediamo notizie sino al sec.XVI, doveva essere ubicata nella odierna via Pacifico Massi: non si hanno prove certe, è un’ipotesi originata dallo studio della toponomastica ottocentesca.

A nord era il Monastero di Sant’Agnese ( o delle Clarisse), fondato dal Vescovo di Camerino Rambotto dal 1298, annessa alla quale era la chiesa di Sant’Agnese con un pregiato soffitto.

Sconsacrata fu usata come magazzino e in seguito fu abbattuta per la costruzione del “Villaggio Scolastico”.