In un tempo assai lontano...


un Nobile Conte di Regale Stirpe diede vita all'Ordine delle Rosae Spinae.
Quel Nobile Signore era il Conte ERIK di Lot, colui il quale fondò l'antica cittadella Medioevale il cui nome riecheggia nel Tempo. Per suo volere, furono scelte nel Granducato tre fanciulle di purezza inviolata, nobili di cuore per realizzare quel sogno….
Così, al finire della Primavera, il Conte ripose la sua fiducia su tre Dame di indiscusso onore: Lady Alisea, Lady Brina e Lady Dania.
Furono consacrate le loro vite alla Dea Themis e giurarono sul loro onore
di restare fedeli al cammino intrapreso dedicando la loro vita al benessere del Granducato e legando la loro vita per sempre a quella del loro Maestro e Signore.

Passarono diverse stagioni dal loro primo ingresso a Corte durante le quali appresero la conoscenza dei misteri e di antichi riti. E' difficile raccontare della preparazione di queste Sacerdotesse, ciò che non è ovvio deve restar segreto, coloro i quali hanno intrapreso il medesimo sentiero lo sanno, e coloro che non l'hanno ancora percorso non lo sapranno mai.
Per tre volte venne e passò la vigilia dell'Equinozio di Primavera, per tre volte gli inverni le fecero tremare, ma proseguirono sicure per la loro strada. Quante battaglie furono condotte al fianco del loro Signore e quante volte
fu messo a dura prova quel sacro giuramento, ma la fede nella Dea era incrollabile!
Ma già il male era all'orizzonte, e come serpente velenoso si era insinuato già nell'animo di un'Adepta, fu così che in una terribile notte Lady Brina rinnegò il sacro giuramento scomparendo per sempre dalla città, ma non dalla memoria dei suoi abitanti.
Trascorsero così molte lune durante il quale le due uniche RosaeSpinae continuarono a portare avanti i propri compiti, sempre sotto l'egida del loro amato Signore, ma quel piccolo e nobile esercito aveva necessità di ritrovare la terza sorella mancante.
La Dea non tardò a venir incontro alle due fanciulle mettendo sulla strada del Nobile ERIK i passi di una fanciulla: Lady Elaine.
La giovane restò affascinata dalla cultura, dall'entusiasmo e dal valore di quel Conte così gentile, che decise di unire la sua esistenza alla sua persona e all'Ordine tutto. Fu così che trovò due consorelle dolcissime, impegnate e decise, come lei, a portare la salvezza a Lot e a combattere con tutte le loro forze quel nemico potente e minaccioso cui è meglio non profferir il nome.
Passarono diverse lune in cui sembrava regnar la pace in quel piccolo Granducato Fatato, le tre RosaeSpinae continuavano a seguire compatte gli insegnamenti del Maestro e ad apprendere un nuovo sapere, forse ancor più oscuro del precedente.
- Narra la leggenda che Tre Profezie si sarebbero abbattute sulla città e su gli animi dei suoi abitanti -
del loro contenuto non mi è permesso parlare, ma le nubi alte in cielo in quelle giornate parlavano di imminenti tristi accadimenti.

E come in ogni anno l'inverno succede  all'autunno, anche in quell'anno regnò il gelo…. I primi sentori furono dati dalla misteriosa presenza di un demone che sotto le vesti del Nobile ERIK si aggirava tra le viuzze della città.
Solo la Dea sa qual rinnovato dolore provoca richiamar alla mente quei tristi ricordi, ma se ciò può esser utile a voi tutti, non esiterò a profferir verbo: Ricordo ancora quando il Maestro ci informò della sua decisione di partire alla ricerca dell'impostore e di una soluzione che impedisse il verificarsi delle Profezie.. ricordo ancora il suono della sua voce rassicurante che ci diceva di non preoccuparsi per la sua sorte, che la Dea lo avrebbe riportato presto a noi.. ricordo le serate passate con le mie consorelle ad attendere che da un momento all'altro un rumore di zoccoli ci sorprendesse nel cuore della notte avvisandoci del Suo ritorno... ma questo non era scritto nelle stelle.
Solo pochi giorni dopo ricevemmo sue missive in cui il Conte ERIK si sentiva vicino alla verità e sempre più determinato alla sua scoperta... ma la verità è ancora ignota a chi scrive queste righe e il cuore ci impedisce di narrare ciò che avvenne in seguito, basta sapere che la popolazione subì il lutto più doloroso che la storia ricordi.
La prima Profezia si era avverata senza che noi avessimo potuto proteggere colui che ci aveva fatto da guida e questa macchia non potrà mai esser tolta dai nostri cuori, il nostro animo si immerse in Lete e sulle pallide fronti  ghermivano le nostre anime.
Rimembro con dolore quei giorni e ancor più duole portare alla memoria lo strazio di quanti lo conobbero e ne poterono apprezzare l'infinita magnanimità; per Lot e per i cittadini tutti trovammo la forza di andare avanti e proseguire comunque la strada racchiudendo nei nostri cuori il suo Nobile volto per sempre..
Ed è per Lui che l'Ordine continua a vivere
a portare la conoscenza alla cittadinanza
a mantenere alto l'effigie della sua Casata.

@>-- Elaine --<@