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Sprint Cycling ,  agosto 2005 

 

MUSEO DEI CAMPIONISSIMI - NOVI LIGURE (AL)

Museo dei Campionissimi

"CICLISMO e IRONIA"

Novi Ligure maggio-ottobre 2005

Dal 21 maggio si può visitare la mostra “Ciclismo e ironia”, più di 500 immagini divertenti sul mondo delle due ruote. Sono esposte figurine, caricature, fumetti originali dagli anni ’20 agli anni ’60 e ’70; imperdibili le collezioni complete Fidass, Elah, Sidol, nonché l’immancabile Panini. Completano l’allestimento alcune caricature originali di Carlin, e le pagine, anche queste originali, del giornale francese “Miroir Sprint”.

Il materiale proviene in gran parte dalla collezione privata del Cavaliere Salvatore Acri, novese, grande appassionato e sostenitore del Museo dei Campionissimi. Curiosa e originale, la mostra affronta il tema del ciclismo da un lato insolito e divertente ma anche con rare testimonianze storiche a confermare la popolarità che questa affascinante disciplina sportiva si è sempre conquistata, dagli albori ai giorni nostri.

“Ciclismo e Ironia” si può visitare fino al prossimo ottobre negli orari di apertura del museo: venerdì 15.00 – 20.00; sabato e domenica 10.00 – 20.00.

Informazioni:  IAT 0143.72585;   Museo 0143.322634

 

        

 

Quando i francesi disegnavano il grande "Fausto ": vignette e figurine del ciclismo eroico in mostra a Novi

 

Novi Ligure. Otto teche con le figurine del ciclismo d'altri tempi, quando industrie e grandi centri di distribuzione, veicolavano i loro messaggi di promozione attraver­so le immagini colorate dei campioni delle due ruote. In un'ala del Museo dei Cam­pionissimi, "Sport e Novecento", una mostra dei grandi artisti che avevano raffigurato i protagonisti delle varie discipline sportive, lascia il posto alla rassegna più leggera "Ciclismo e ironia" che ha preso il via sabato sera, alla presenza delle autori­tà e dei campioni di un tempo.Il posto d'onore della mostra, spetta comunque a Postò, come lo chiamavano i francesi, considerandolo uno di loro, raffigurato in una caricatura del giornale fran­cese "Mirroir Sprint" con il Campionissimo davanti a una ricca tavola imbandita e gli avversari ai suoi piedi che assistono alla cena, come a dire che l'Airone di Costei/ama non aveva avversari che lo potessero impensierire. Un'altra vignetta raffigura il Campionissimo con un avversario che, martello in mano, tenta di fermare la sua fuga. Il ciclismo è una dura disciplina, che ha i suoi protagonisti e i suoi comprimari e Novi, patria natale di Costante Girardengo e adottiva di Fausto Coppi, ne conserva le memoria attraverso questo tempio dello sport, che è il Museo dei Campionissimi, diretto da Chiara Vignola. Che e occasione di ripercorrere la storia di una disciplina che non tramonta, contenitore di mostre che ne ricordano le gesta attraverso i suoi protagonisti. In questa occasione sono le raccolte, esposte in bell'ordine delle figurine Fidass, la fabbrica di Serravalle Scrivia, che racchiudeva nelle caramelle le "carti­ne" dei calciatori e dei ciclisti, oppure le figurine pubblicitarie dei ciclisti francesi distribuite dal Bon Marche di patron Boucicaut che, attraverso le figurine dei cam­pioni d'Oltralpe, cercava ai promuovere i suoi prodotti. La televisione non c'era negli anni Venti o Trenta, all'epoca di Girardengo e di Guerra oppure di Pellisier, l'immagine era affidata a figurine, caricature, lattine, tap­pi e ciclotappi, insomma, "tutto ciò che è ironia intorno al mondo del ciclismo". Le figurine attiravano i clienti nei grandi centri di distribuzione che iniziavano a sorgere, specie in Francia, oppure propagandavano le caramelle della fabbrica Fidass di Serravalle Scrivia. La mostra ha molti padri, Giovanni Masino, l'Associazione il Ba­rattolo, Sandro Merlano, Davide Basso e un collezionista abruzzese di "corridori di carta", ma che si vale soprattutto delle grandi collezioni di Camillo Acri, un calabro-novese, che in vita sua ha fatto raccolta di tutto, dalla figurine alle cartoline delle città, dai vecchi giornali ai libri antiquati. Storia affascinante quella delle figurine che nascono a Parigi nella seconda metà dell'Ottocento, grazie all'invenzione di un nuovo procedimento di stampa: la cromolitografia. Per gli appassionati le figurine rappresentavano lo strumento privilegiato di documentazione fotografica dei personaggi. Una delle prime mostre risale al Ì867 all'anno dell'Esposizione Universale di Parigi. A Novi, in un'ala del Museo attraverso otto contenitori, i visitatori po­tranno ammirare figurine di ciclisti noti e meno noti con le figurine che sdrammatizzano la figura del ciclista, guerriero della fatica, per giungere agli anni '60 con la Panini che porta la produzione e la commercializzazione a livello industriale.

 

dalla RASSEGNA STAMPA locale

 

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