Ma quanti sono gli integralisti ?

Che una rilevante fetta del mondo islamico possa essere identificata come “integralista”, è ormai piuttosto evidente. Ma fin’ora nessuno sapeva, neanche approssimativamente, le dimensioni di questa ‘fetta’.
Abbiamo così deciso di riepilogare alcuni dati statistici pubblicati da vari organi d’informazione (alcuni già riportati su questo sito), per avere una visione d’insieme del fenomeno.
I risultati, purtroppo, confermano che il fanatismo, all’interno dell’Islam, è ben più diffuso di quanto si voglia credere. Dalle seguenti statistiche si evince infatti che almeno un musulmano su due è da considerarsi “integralista”.
Una vera doccia fredda per i fautori dell’integrazione con l’Islam.


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Il 31% degli immigrati musulmani non vuole integrarsi

Secondo una rilevazione di Ipr-Marketing, il 31% dei musulmani italiani non vuole integrarsi nella società italiana, per rispetto del Corano e della sharia. Dati peraltro confermati dalle società nord europee, dove le comunità islamiche fanno sempre più fatica a integrarsi con la società che li ha accolti.
(IlGiorno.it del 19/09/2017)

Francia: la metà dei giovani musulmani francesi è estremista

Oltre un quarto (il 28%) dei musulmani in Francia sono «fondamentalisti» e vorrebbero sostituire la legge con la sharia. Ma la percentuale sale addirittura al 50% se si considerano i giovani tra i 15 e i 25 anni. È l’allarme lanciato da un sondaggio sul tema condotto da Ifop per il think tank Institut Montaigne. (Tempi.it del 19/9/2016)

Bruxelles: il 90% degli studenti musulmani considera "eroi" i terroristi

Yves Goldstein, coordinatore del partito socialista belga nella regione di Bruxelles Capitale, ha dichiarato al New York Times che nei quartieri della capitale di Molenbeek e Schaerbeek, «gli insegnanti mi hanno rivelato che il 90 per cento dei loro studenti di religione musulmana, di 17 e 18 anni, definiscono “eroi” i terroristi dell'aeroporto e della metropolitana. Com’è possibile - prosegue Goldstein - che persone nate a Bruxelles, o a Parigi, possa chiamare eroi le persone che commettono atti violenti e terroristici?» (Tempi.it del 14/4/2016)

Il 25% dei ragazzi musulmani considera l'Isis il vero islam

Secondo un sondaggio della società statunitense specializzata Zogby tra i giovani musulmani arabi, sia uomini che donne, ben il 25% di essi considera l'operato dell'Isis in linea con i veri insegnamenti del Corano e rappresenta il vero islam (da Avvenire.it del 14/1/2016).

Marocco: l'85% vorrebbe una stretta applicazione della sharia

Il centro di ricerca internazionale Pew Research Center ha svolto, nel 2013, un esteso sondaggio tra le popolazioni islamiche in 39 paesi a maggioranza musulmana. I risultati confermano l'estensione del cosiddetto islam "integralista" (che altro non è, in realtà, che il vero islam).
Da evidenziare come anche in paesi considerati "moderati", come Marocco e Tunisia, la schiacciante maggioranza vorrebbe un stretta osservanza della sharia.
Di seguito alcuni dati:

- attentati terroristici contro civili inermi: li ritengono giustificati l'11% in Kosovo, il 15% in Turchia, il 9% in Marocco, il 12% in Tunisia, il 15% in Giordania, il 29% in Egitto, il 40% in Palestina;
- instaurare la legge islamica come legge dello Stato (percentuali medie): lo vorrebbe l'85% in Marocco, il 65% in Tunisia ed Egitto, il 35% in Russia;
- la moglie deve sempre ubbidire al marito? Mediamente l'85% dei musulmani risponde di "sì";
- per il 30% la donna dovrebbe essere obbligata a portare il velo anche se non lo vuole;
- l'86% degli egiziani è d'accordo nel condannare a morte (come prescritto dalla sharia) l'apostata.

L’84% degli egiziani vuole la pena di morte per l’apostata

Da un’indagine condotta in Egitto dal Pew Forum on Religion & Public Life di Washington, numero uno al mondo per quanto riguarda le ricerche in questo campo, risulta che la maggioranza schiacciante degli egiziani vuole che sia lapidato chi commette adulterio, che siano tagliate le mani ai ladri e che siano messi a morte coloro che abbandonano la religione musulmana. Vengono così confermati i timori di chi sosteneva che anche il ‘moderato’ Egitto stia imboccando la via dell’estremismo:

· il 20% sono favorevoli ad Al-Qaida, e il 49% si dichiarano favorevoli ad Hamas (che vuole la distruzione totale di Israele);
· il 20% approvano i terroristi suicidi (nel 2009 erano il 15%);
· l’84% vuole la pena di morte per l’apostata (nella ‘moderata’ Giordania questa percentuale sale all’86%);
· l’85% degli egiziani giudicano positiva l'influenza dell'islam sulla politica;
· nello scontro tra modernizzatori e fondamentalisti, il 59% dice di sperare in una vittoria dei fondamentalisti;
· il 54%, sia donne che uomini, sono favorevoli alla separazione dei sessi sui luoghi di lavoro.

(da Espressoonline.it del 3.2.2011)

L’assassino del governatore pakistano diventa un eroe per tutti i pakistani

Muntaz Qadri, la guardia del corpo del governatore Taseer, che lo ha però ucciso per fermare le sue iniziative contro la legge sulla blasfemia, viene osannato in tutto il Pakistan come eroe della patria. Oltre 500 sceicchi hanno firmato un appello per la sua scarcerazione, perché “vero soldato dell’islam”, mentre 300 avvocati si sono entusiasticamente dichiarati disposti a difenderlo in tribunale. L’imam Naimi, uno dei principali leader del paese, rivela che “tutti i pakistani sono con Qadri”. Posizione confermata dalle migliaia di contatti su facebook della pagina dedicata “all’eroe Qadri”.
(Avvenire.it, dicembre 2010)

Il 32% degli studenti musulmani inglesi considera lecito “uccidere in nome dell’islam”

Il Daily Mail riferisce che il sito 'Wikileaks' ha rivelato che un sondaggio condotto dalle autorità britanniche nel gennaio 2009, in alcune università inglesi, denuncia come ben il 32% degli studenti musulmani sia convinto che è lecito “uccidere in nome dell’islam”. Inoltre, il 40% di loro desidererebbe che la sharia fosse applicata in tutto il paese, mentre il 54% vorrebbe essere rappresentato in Parlamento da un partito religioso islamico.
(Avvenire.it, dicembre 2010)

Oltre l'80% dei pakistani vuole la morte di Asia Bibi, la cristiana condannata per blasfemia

Aisa Bibi, la donna cristiana 37enne attualmente in carcere in Pakistan con l’accusa di blasfemia, rischia la pena di morte. La sua colpa è stata, in una discussione con alcune donne musulmane, di aver dichiarato di credere in Gesù e non in Maometto. Mentre scriviamo, la diplomazia internazionale è freneticamente al lavoro per far pressione sul Governo pakistano affichè le sia concessa la grazia e l’estradizione all’estero. Ma in tutto il paese sono moltissime le voci che invece invocano la pena di morte per la donna.
L’organizzazione Sunni Ittehad Council, che rappresenta ben l’80% dei musulmani pakistani, ha lanciato una neanche troppo velata minaccia, sostenendo che “Asia Bibi non può sfuggire alla sua punizione. Un’eventuale grazia scatenerebbe l’anarchia nel paese.”
L’ex premier Shujaat Hussain, Presidente della Lega Q, altra diffusa associazione di musulmani, ha dichiarato, testualmente, che “Asia Bibi dovrebbe marcire in prigione.”
Il gruppo Tehrik Hurmat, raggruppante vari partiti islamici governativi, ha informato che “utilizzerà tutta la sua influenza, dentro e fuori il Parlamento, per bloccare la grazia a Asia Bibi.”
Si può quindi ragionevolmente affermare che la stragrande maggioranza del popolo pakistano, come minimo una quota ben oltre l’80%, vuole Asia Bibi morta (tutti dati tratti da Avvenire del 27/11/2010).
L’ennesima dimostrazione di quanto sia sbagliato circoscrivere queste atrocità ad un ristretto gruppo di “fondamentalisti”.
28/11/2010

Il 10% dei musulmani europei giustifica gli attentati terroristici

Secondo un recente sondaggio (“The Gallup coexist index 2009”, Il Messaggero del 6/7/2009), sono ben il 10% (pari a 2 milioni) i musulmani che ospitiamo in Europa che giustificano gli attentati terroristici contro obiettivi civili. In un precedente sondaggio era emerso che questa percentuale, nei paesi islamici, raggiunge addirittura il 30%.

Oltre il 60% dei musulmani vuole una stretta applicazione della sharia

Un’inchiesta condotta su Paesi a maggioranza islamica, mostra quanto sia elevato il sostegno al terrorismo di Al Qaeda e agli attacchi contro i civili (addirittura un musulmano su tre), rimanendo alto anche l’appoggio agli scopi di al Qaeda, quali la rinascita dell’Islam e la creazione di un grande ‘califfato’ islamico.

L’inchiesta è stata condotta con interviste dirette a oltre 6 mila persone in Egitto, Indonesia, Pakistan, Azerbaijan, Giordania, Territori palestinesi, Turchia, Marocco. E’ stata eseguita fra luglio e settembre 2008 dal WorldPublicopinio.org, in collaborazione con il Palestinian Center for Public Opinion.
Questi gli inquietanti risultati (vengono indicati i valori medi dei vari paesi):
- il 22% – con punte del 33% - è favorevole all’uso di bombe e attentati per raggiungere scopi politici e religiosi; il 30% è favorevole ad attacchi contro civili;
- il 63% condivide lo scopo di Al Qaida nella “stretta applicazione della Sharia in tutti i Paesi islamici e l’unificazione di tutte le nazioni islamiche in un unico Stato islamico o Califfato” ;
- il 72% condivide lo scopo di Al Qaida di “Mantenere i valori occidentali fuori dai paesi islamici”;
- il 29% vede con benevolenza la figura di Osama bin Laden, il 38% è indeciso, mentre i sentimenti negativi verso il terrorista più ricercato al mondo sono solo il 33%.
Tratto da www.asianews.it del 4/3/2009

Sondaggio choc in alcuni paesi musulmani: i fondamentalisti sono circa il 30-40%

Da una ricerca condotta dal Pew Research Center risulta che a tutt’oggi il fondamentalismo è molto diffuso tra i musulmani. Oggetto del sondaggio erano le opinioni sugli attentati suicidi e su Osama Bin Laden. Questi i principali risultati.
In Libano, Nigeria e Giordania circa il 33% della popolazione musulmana si è dichiarata favorevole agli attentati suicidi, se questi servono a difendere l’islam.
A favore del leader di Al Qaida, invece, si sono dichiarati il 19% in Giordania, il 33% in Indonesia e Pakistan e ben il 60% in Nigeria.
(fonte: Asianews.it del 19.9.2008)

Da Repubblica.it:

il 53% dei palestinesi è favorevole ai kamikaze, mentre il 50% si dice contrario agli sforzi negoziali per arrivare ad una tregua con Israele.

Da Tempi.it:

nei riguardi di Osama BinLaden le opinioni dei musulmani sono favorevoli per il 65% in Pakistan, il 55% in Giordania ed il 45% in Marocco.

Sondaggio Skynews:

il 20% dei musulmani britannici dichiara di non voler collaborare con la polizia per la cattura dei terroristi della metropolitana, e l’80% dichiara invece di sentirsi prima musulmano che britannico.

Dal Tg2 :

la tv araba Al Jazeera ha lanciato un sondaggio, dal quale risulta che il 57% dei musulmani si trova completamente d’accordo con Binladen, il 20% è parzialmente d’accordo e solo il 20% si dice contrario.

Il presidente iraniano Ahmadinejad,

che vuole la distruzione totale di Israele ed ha un passato da terrorista, è stato votato dalla maggioranza degli iraniani.

Alle ultime elezioni palestinesi,

l’organizzazione terroristica Hamas, che era il candidato più estremista, ha stravinto ottenendo oltre il 50% dei consensi. Hamas vuole la distruzione totale di israele ed è, come tutti sanno, una tra le più sanguinose organizzazioni terroristiche del movimento islamico, responsabile di centinaia di attacchi suicida contro bar, ristoranti, discoteche, bus e scuolabus, ecc.

Da un sondaggio del Daily Telegraph

emerge che ben il 40% dei musulmani britannici è favorevole all’adozione della Shari’a anche sul suolo britannico, il 20% dichiara di “comprendere” le ragioni per gli attentati del 7 luglio alla metropolitana ed il 50% non approva la recente condanna dell’imam estremista Hamza.

Sondaggio Al Jazeera: quasi il 72% dei musulmani “rattristato” dalla morte di Al Zarqawi

La tv araba Al Jazeera ha lanciato un sondaggio sul suo sito internet (e ripreso dal Corriere della Sera del 12/6/2006), dal quale risulta che il 71,70% dei musulmani si dice “rattristato” per la morte di Al Zarqawi, mentre solo il 15,40% si mostra soddisfatto.

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