Parlamentari egiziani: boicottare l’Italia

La seguente notizia conferma una volta di più come per i musulmani politica e religione siano un’unica cosa. Persino dei parlamentari cosiddetti “moderati”, come altro non possono essere dei deputati di un Stato formalmente ‘moderato’ come l’Egitto, fomentano lo scontro politico con lo scopo di difendere la diffusione dell’islam nel nostro Paese.

Tratto da Corriere.it del 12/08/2008

IL GOVERNO EGIZIANO INVITATO A ROMPERE LE RELAZIONI DIPLOMATICHE CON IL NOSTRO PAESE A SEGUITO DELLA CHIUSURA DELLA MOSCHEA DI VIALE JENNER

ROMA - Parlamentari egiziani dell’opposizione, indipendenti ed esponenti dei Fratelli Musulmani, hanno chiesto il boicottaggio dell’Italia in risposta alla chiusura delle moschee di Milano e di altre città italiane.

Lo riferisce il sito web «Ikhwanonline», vicino alla Fratellanza musulmana. Il sito riferisce che I deputati Muhammad al-Bultaji, Jamal Zahran, Abdallah Ulaywah, Mahmud Mujahid, Ibrahim Zakariyah Yunus, Muhammad Abd-al-Alim Daud e Muhammad al-Imdah hanno definito inaccettabile la decisione del governo italiano di chiudere la moschea di Viale Jenner, a Milano, e quelle di altre città. I parlamentari chiedono così all’Egitto e agli altri governi di Paesi musulmani di rompere immediatamente le relazioni diplomatiche con l’Italia e di richiamare in patria gli ambasciatori.I deputati dell’opposizione vogliono inoltre sapere le ragioni per cui l’Italia avrebbe assunto questa «posizione razzista e ostile» nei confronti dei fedeli musulmani.

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