HASHISH                                

 

Produzione

L'hashish è ricavato dalla lavorazione della cannabis sativa oppure della cannabis indica, piante che crescono in numerose zone. I principali produttori sono Marocco, Pakistan, Libano, India e Nepal, ma può essere comunque coltivata in qualsiasi luogo tramite serre e colture idroponiche con luce artificiale. La produzione di hashish è molto costosa nonostante vengano utilizzate per lo più tecniche trazionali come lo sbattimento della pianta di canapa. La proporzione canapa / hashish è di 10 a 1, per cui per produrre un Kg di hashish occorrono 10 Kg di canapa sensimillia.

L'hashish inoltre contiene 8 volte il THC della marijuana e può essere sia ingerito (è liposolubile) che fumato.

Tipologie

  • Black Bombay

Il black bombay è una qualità di hashish a pasta molle dal colore nero e dall'odore simile all'afgano. È stato citato nel libro "FLASH, Katmandu, il grande viaggio" di Charles Duchaussois, dove si racconta come in origine venisse impastato con dell'oppio. È acquistabile legalmente solo in Olanda, nei coffee shop ad un prezzo variabile tra i 5€ e 10€ al grammo. Proviene dall'India.

  • Super Polm

Il Super Polm è una varietà di hashish molto morbido, il cui gusto ricorda alla lontana la menta. È molto apprezzato per il piacevole sapore e per il fatto che non dà quella sensazione di gola irritata tipica di certi tipi di hashish e marijuana. È originario del Marocco

  • Nepal Temple Ball

È un tipo di hashish originario del Nepal molto pregiato e costoso. Si presenta con un esterno nero lucido e un interno marrone scuro; è considerato uno dei migliori tipi di hashish, essendo molto oleoso e con un effetto molto forte.

Effetti indotti

Gli effetti indotti dall'uso di tale sostanza, che viene generalmente fumata assieme al tabacco ma può anche essere ingerita, sono svariati; hanno differente intensità a seconda del soggetto, dalle circostanze psico-fisiche in cui la si assume, e dell'assuefazione del fumatore. Oltre agli effetti collaterali comuni al consumo di tabacco, i principali effetti sono:

  • attenuazione della reattività fisica e mentale;

  • forte opacità cognitiva;

  • temporaneo abbassamento della pressione sanguigna;

  • sensazione di alterazione delle percezioni;

  • ilarità incondizionata;

  • focus cognitivo verso la distorsione della realtà;

  • distorsione temporanea della memoria;

  • aumento della fame al calare dell'effetto;

  • diminuzione della salivazione.

Se assunto in grandi quantità può produrre

  • disorientamento

  • nausea;

  • senso di smarrimento;

  • apatia;

  • svenimenti.

L'assunzione di derivati dalla canapa può avere inoltre pericolose interazioni farmacologiche quando, in concomitanza all'assuzione, si è sotto terapia medico-farmacologica di qualsiasi tipo. Alcuni studi affermano che vi è la possibilità che si verifichi in soggetti particolarmente predisposti un infarto miocardico, specie nei 60 minuti seguenti l'uso della sostanza; tuttavia non sono noti casi di mortalità dovuta a complicanze cardiache causate dall'hashish.

Gli effetti indotti possono essere condizionati in maniera signifivativa anche da due fattori psicologici: il set (lo stato d'animo di chi consuma) e il setting (la compagnia con cui si trova ed il luogo in cui si trova il consumatore).

Usi terapeutici

La cannabis è usata per contrastare la diminuzione dell'appetito nei pazienti affetti da AIDS e da cancro e per diminuire la nausea derivata dai trattamenti chemioterapici e dalle irradiazioni. Inoltre causa un effetto positivo sui soggetti affetti da dolori cronici e probabilmente anche da sclerosi multipla (diminuzione del rigore muscolare) e sulla sindrome di Tourette.

Ad oggi, come accade per la maggioranza delle molecole attive presenti sul mercato, sono ancora in corso studi che accertino la validità di questi effetti. Al momento, infatti, non esiste alcuna prova definitiva ed univoca che dimostri l'efficacia dell'impiego medico della cannabis. Tuttavia milioni di consumatori nel mondo, anche con gravissime patologie, attestano di ricevere benefìci dai principi attivi della pianta, utilizzata in medicina da migliaia di anni e presente nella farmacopea ufficiale fino alla metà del '900. In Olanda, in Spagna, in Canada e in 19 stati degli USA l'uso della cannabis a scopo medico è già consentito. In altri paesi europei ed extraeuropei l'argomento è al centro di accesi dibattiti sia sul piano scientifico che su quello etico.

Concentrato delle resine

L'hashish è generalmente un concentrato dei principi attivi della Cannabis. Per ottenere l'hashish ogni cultura ha sviluppato un proprio processo. Si possono, però, distinguere tre principali tecniche di estrazione:

  • quella dei paesi islamici;

  • quella della zona intorno al sub continente indiano;

  • quella olandese.

Nei paesi islamici, come il Marocco o l'Egitto, si tagliano e si raccolgono le piante mature; successivamente, in una stanza chiusa, vengono scosse e sbattute raccogliendo la resina, il polline, i cristalli ed i tricomi in un telo di plastica sul pavimento. Questa polvere viene poi in parte pressata e lavorata a mano(è la parte più pregiata); da successive battiture si otterrà nuova polvere da pressare a macchina per la fabbricazione di Hashish commerciale.

La tecnica indo-hymalayana, invece, non prevede il taglio delle piante. Durante il periodo di fioritura, a più riprese, si sfregano le infiorescenze tra le mani, direttamente nei campi, per poi raschiare le mani stesse con apposito coltellino sulla cui lama resta la resina gommosa, che è la consistenza tipica dell'hashish Indiano, Afgano, Nepalese.

La tecnica olandese prevede che le infiorescenze seccate e spezzettate vengano immerse in una bacinella d'acqua e ghiaccio, frullate assieme al ghiaccio, passate in filtri sempre più sottili fino ad ottenere una polverina, che, compressa ed essicata, diventa hashish.

 

TORNA ALLA HOME PAGE