AMANITA
MUSCARIA          

 

L'Amanita muscaria è uno dei funghi più appariscenti del bosco.

È anche una delle specie più chiacchierate del momento, dato che in Giappone si sono tenuti recentemente dei convegni internazionali di micologia in cui si è parlato anche della commestibilità di questa specie previo trattamento di de-tossificazione; tesi peraltro sostenuta da esperti micologi giapponesi che affermano di consumarla senza riscontrare alcun disturbo, nonostante nella comunità scientifica sussistano molti dubbi circa la reale efficacia di tale trattamento.

Habitat

Fruttifica in estate-autunno nei boschi di conifere e di latifoglie, più frequente sotto conifere.

Commestibilità

Velenoso, provoca la sindrome panterinica, avvelenamento di tipo neurotropico.

Note

In alcuni paesi europei è usato come stimolante, per l'effetto neurotropico; in altri paesi viene consumato dopo prolungata bollitura (ad esempio in alcune zone del Giappone), oppure dopo salamoia e prolungati lavaggi. Presso alcuni popoli del Sud-America, viene usato come allucinogeno.
In Siberia solo in tempi recenti il suo uso è stato sostituito da quello della vodka.
Per R. G. Wasson (giornalista anglosassone studioso di etnie "micofobe" e "micofile") è, nel Rig Veda (il più antico scritto religioso dell'India) oggetto di 120 dei 1028 versi sotto il nome di Soma, dio pianta senza radici né foglie né fiori, cibo prediletto degli dèi. Inoltre Wasson sostiene che sia connesso ai misteri eleusini greci, che avevano luogo durante la stagione dei funghi.
Altri hanno sostenuto che i temuti Berserker vichinghi si eccitassero con funghi del genere. Schultes e Hofmann riferiscono del rito di bere l'urina: si usava bere l'urina di chi aveva usato il fungo per cinque o sei passaggi; questo perché ogni passaggio, pur conservandone i principi allucinogeni, eliminava parte delle sostanze tossiche in esso contenute.
R. A. Wilson sostiene addirittura, citando questi e altri esempi, che si potrebbe concludere che questo fungo ha avuto nella storia religiosa una funzione ben più importante di qualunque altro fattore.
Nell'antichità l'Amanita era anche stata oggetto di un florido commercio. Nelle zone in cui scarseggiava raggiungeva prezzi esorbitanti. Si racconta che i Coriachi non avrebbero esitato a scambiare una renna per un solo esemplare di Amanita muscaria; ciò spiegherebbe lo stretto legame tra la civiltà della renna e l'uso degli allucinogeni.

Etimologia

Dal latino muscarius, delle mosche, per le sue proprietà moschicide.

Chimica

Dal fungo sono state isolate numerose sostanze:

  • L'unico composto contenente Vanadio esistente nel mondo vegetale.

  • É presente anche la Muscarina, ma in quantità minime e pertanto è da escludersi un possibile effetto velenoso. É stato infatti accertato che la muscarina è presente nella quantità di circa 2.5 mg/kg. La muscarina stimola il sistema parasimpatico provocando sudorazione, dilatazione delle pupille, diminuzione della frequenza cardiaca, sudorazione profusa e aumento della peristalsi intestinale.

  • Un' altra sostanza presente nell' A. Muscaria è l'Atropina, farmaco anticolinergico per eccellenza. Su una piccola percentuale della popolazione si è scoperto avere un effetto psicodislettico. Tuttavia è insostenibile che gli effetti tossici e psichedelici della muscaria dipendano da questa sostanza in quanto presente in quantità molto ridotte.

  • Per alcuni gli effetti psicotropi sono imputabili alla Bufotenina, sostanza presente anche nelle secrezioni dei rospi della specie Bufo marinus, ingrediente attivo dei "filtri delle streghe"; non è tuttavia stata verificata empiricamente un'effettiva attività psichedelica.

 

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