Inquinamento radioattivo

 

 

 

 

 

La terra possiede una radioattività naturale dovuta alle radiazioni che si sprigionano dalle rocce della crosta terrestre e dalle radiazioni che provengono dallo spazio; a tale radioattività gli esseri viventi si sono perfettamente adattati. ultimi decenni, le esplosioni nucleari (avvenute in luoghi disabitati in forma sperimentale), le radiazioni sfuggite dalle centrali atomiche e quelle prodotte dalle apparecchiature mediche e industriali hanno contribuito ad aumentare la radioattività naturale portandola a livelli pericolosi per i viventi e per l'ambiente. Si è appurato che le radiazioni alfa e beta, poco penetranti, colpiscono soprattutto i tessuti superficiali di un organismo provocando ulcerazioni e ustioni, invece le radiazioni gamma , molto penetranti,arrivano a colpire le strutture molecolari con gravissime conseguenze.La contaminazione di una persona avviene per irraggiamento esterno o interno, a seconda che il materiale radioattivo sia presente nell'ambiente o venga introdotto nell'organismo con gli  alimenti o con l'aria. L'unità di misura della dose di radiazione è il rem, ma viene spesso usato il suo sottomultiplo, il millirem. I danni arrecati all'uomo sono più o meno gravi a seconda dell'intensità, della durata e del tipo di radiazione. Inoltre si hanno effetti immediati se l'esposizione alle sostanze radioattive è diretta,e ritardati se non vi è contatto diretto. Le radiazioni,una volta penetrate nel corpo umano, alterano la struttura degli atomi e delle molecole che attraversano e nelle cellule agiscono sulla molecola del DNA rallentando o bloccando la riproduzione cellulare. In modo particolare vengono alterate le cellule che producono i globuli bianchi, rossi e le piastrine arrivando anche  alla leucemia. Inoltre può diminuire o scomparire la formazione di spermatozoi e  possono insorgere tumori negli organi colpiti dove si fissano le particelle radioattive.

 

Francesco Letizia  e Alessandro Pinna