LUCIO FONTANA
Manifesto Bianco. Noi continuiamo l'evoluzione dell'arte. Buenos
Aires, 1946
da: Lucio Fontana: Concetti Spaziali, Torino, 1970
L'arte si trova in un periodo latente. C'è una forza che l'uomo non può manifestare. Noi la esprimiamo in forma letterale in questo manifesto.
Per questo chiediamo a tutti gli uomini di scienza del mondo, i quali sanno che l'arte è una necessità vitale della specie, che orientino una parte delle loro investigazioni verso la scoperta di questa sostanza luminosa e malleabile e di strumenti che producano suoni che permettano lo sviluppo dell'arte tetradimensionale.
Consegneremo agli sperimentatori la documentazione necessaria.
Le idee non si rifiutano. Si trovano in germe nella società, poi i pensatori e gli artisti le esprimono.
Tutte le cose nascono per necessità e son di valore nella loro epoca.
Le trasformazioni dei mezzi materiali di vita determinano gli
stati psichici dell'uomo attraverso la storia. Si trasforma il
sistema che dirige la civiltà dalle sue origini. Il suo
posto viene occupato progressivamente dal sistema opposto nella
sua essenza e in tutte le sue forme. Si trasformeranno tutte le
condizioni di vita della società e di ogni individuo. Ogni
uomo vivrà in base ad una organizzazione integrale del
lavoro. Le scoperte smisurate della scienza gravitano su questa
nuova organizzazione di vita. Il ritrovamento di nuove forze fisiche,
il dominio sulla materia e lo spazio impongono gradualmente all'uomo
condizioni che non sono mai esistite in tutto il corso della storia.
L'applicazione di ~;te scoperte in tutte le forme della vita produce
una modificazione nella natura dell'uomo. L'uomo prende una struttura
psichica differente.
Viviamo l'era della meccanica. Il cartone dipinto e il gesso eretto
non hanno più ragione di essere.
Da che furono scoperte le forme d'arte conosciute, in distinti momenti della storia, si compie un processo analitico in ogni arte. Ogni arte ebbe il suo sistema in ordinamento indipendente. Si conobbero e svilupparono tutte le possibilità, d espresse tutto quello che si poteva esprimere. Identiche condizioni dello spirito si esprimevano con la musica, l'architettura e la poesia. L'uomo divideva le sue energie in manifestazioni diverse rispondendo a questa necessità di conoscere.
L'idealismo venne applicato quando l'esistenza non poté
essere espressa in modo concreto. I meccanismi della natura venivano
ignorati. Si conoscevano i processi dell'intelligenza. Tutto risiedeva
nelle possibilità proprie all intelligenza. La ricerca
consisté in confusi esperimenti che molto di rado raggiungevano
una verità. L'arte plastica consisté in rappresentazioni
ideali delle forme conosciute, in immagini alle quali si attribuiva
idealmente una realtà. Lo spettatore immaginava un oggetto
dietro l'altro, immaginava la differenza fra i muscoli e le vesti
rappresentate. Oggi la conoscenza sperimentale sostituisce la
conoscenza immaginativa. Abbiamo coscienza di un mondo che esiste
e Si esprime da se stesso e che non può esser modificato
dalle nostre idee. Necessitiamo di un'arte valida per se stessa
Nella quale non intervenga l'idea che di essa ci siamo fatti Il
materialismo stabilito in tutte le coscienze esige un'arte in
possesso di valori propri, lontana dalle rappresentazioni che
oggi costituiscono una farsa. Noi, uomini di questo secolo, forgiati
da questo materialismo siamo divenuti insensibili dinanzi alla
rappresentazione delle forme conosciute e all'esposizione di esperienze
costantemente ripetute. Si concepì l'astrazione alla quale
si arrivo progressivamente attraverso la deformazione.
Pero questo nuovo stato di cose non corrisponde alle esigenze
dell'uomo attuale.
Si richiede un cambiamento nell'essenza e nella forma. Si richiede il superamento della pittura, della scultura, della poesia e della musica. E' necessaria un'arte maggiore in accordo con le esigenze dello spirito nuovo.
Le condizioni fondamentali dell'arte moderna si notano chiaramente
nel secolo XIII nel quale comincia la rappresentazione dello spazio.
I grandi maestri che compaiono successivamente dànno nuovo
impulso a questa tendenza. Lo spazio viene rappresentato con ampiezza
ogni volta maggiore durante diversi secoli. I barocchi fanno un
salto in questo senso: lo rappresentano con una grandiosità
non ancora superata e aggiungono alla plastica la nozione del
tempo. Le figure sembrano abbandonare il piano e continuare nello
spazio i movimenti raffigurati. Questa concezione fu conseguenza
del concetto dell'esistenza che andava formandosi nell'uomo. La
fisica di questa epoca, per la prima volta, esprime la natura
per mezzo della dinamica. Si determina che il movimento è
una condizione immanente alla materia come principio della comprensione
dell'universo.
Giunti a questo punto dell'evoluzione, la necessità di
movimento è talmente grande che non può essere corrisposta
dalla plastica. Quindi tale evoluzione viene continuata per opera
della musica. La pittura e la scultura entrano nel neoclassicismo,
autentica palude nella storia dell'arte, e restano annullate dall'arte
del tempo. Conquistato il tempo, la necessità di movimento
si manifesto pienamente. La liberazione progressiva dei canoni
diede alla musica un dinamismo sempre crescente (Bach, Mozart,
Beethoven).
L'arte continua a svilupparsi nel senso del movimento. La musica
mantenne il dominio durante due secoli e dall'impressionismo in
avanti si svolge parallelamente all'arte plastica. DA ALLORA L'EVOLUZIONE
DELL'UOMO E3 UNA MARCIA VERSO IL MOVIMENTO SVILUPPATO NEL TEMPO
E NELLO SPAZIO. NELLA PITTURA SI SOPPRIMONO PROGRESSIVAMENTE GLI
ELEMENTI CHE NON PERMETTONO L'IMPRESSIONE DI DINAMISMO.
Gli impressionisti sacrificano il disegno e la composizione.
Nel futurismo vengono eliminati alcuni elementi ed altri persero
la loro importanza rimanendo subordinati alla sensazione. Il futurismo
adotta il movimento come unico principio ed unico fine. I cubisti
negavano che la loro pittura fosse dinamica; l'essenza del cubismo
è la visione della natura in movimento.
Quando la musica e la scultura uniscono il loro sviluppo nell'impressionismo,
la musica si basa su sensazioni plastiche, la pittura sembra essere
dissolta in un'atmosfera di suono. Nella maggioranza delle opere
di Rodin notiamo che i volumi sembrano girare in questo stesso
ambiente di suono. La sua concezione è essenzialmente dinamica
e molte volte giunge ad una esacerbazione del movimento. Ultimamente
non si è intuita la "forma" del suono? (Schoenberg)
o una sovrapposizione o correlazione dei "piani sonori"?
(Scriabin). :E evidente la somiglianza fra le forme di Stravinsky
e la planimetria cubista. L'arte moderna si trova in un momento
di transizione nel quale si esige la rottura con l'arte antecedente
per dar luogo a nuove concezioni. Questo stato di cose, visto
attraverso una sintesi, è il passaggio dell'astrattismo
al dinamismo. Situato nel mezzo di tale transizione, non ha potuto
liberarsi completamente dalla eredità rinascimentale. Si
impiegarono i medesimi materiali e le medesime discipline per
esprimere una sensibilità completamente trasformata. Gli
elementi antichi vennero impiegati in senso contrario. Furono
forze opposte che combatterono in una stessa battaglia. Il conosciuto
e lo sconosciuto, l'avvenire e il passato. Per questo si moltiplicarono
le tendenze, appoggiate a valori opposti e perseguendo apparentemente
obbiettivi diversi. Noi raccogliamo questa esperienza e la proiettiamo
verso un avvenire chiaramente visibile.
Coscienti o incoscienti di questa ricerca, gli artisti moderni non l'hanno potuta raggiungere. Non disponendo dei mezzi tecnici necessari per dar movimento ai corpi, lo hanno dato solo in modo illusorio rappresentandolo con mezzi convenzionali. Si determina così la necessità di nuovi materiali tecnici che permettano di giungere all'obbiettivo ricercato. Questa circostanza, unita allo sviluppo della meccanica, ha prodotto il cinema ed il suo trionfo è una prova in più riguardo all'orientamento preso dallo spirito verso ciò che vi può essere di dinamico.
L'uomo è esausto di forme pittoriche e scultoree. Le sue esperienze, le sue opprimenti ripetizioni attestano che queste arti permangono stagnanti in valori estranei alla nostra civiltà, senza possibilità di svilupparsi nel futuro.
La vita tranquilla è scomparsa. La nozione del rapido è costante nella vita dell'uomo. L'èra artistica dei colori e delle forme paralitiche è sorpassata. L'uomo si fa sempre più insensibile alle immagini inchiodate senza indizi di vitalità. 14 antiche immagini immobili non soddisfano più le esigenze dell'uomo nuovo, formato nella necessità dell'azione, alla convivenza con la meccanica, che gli impone un dinamismo costante. L'estetica del movimento organico rimpiazza l'estetica vuota delle forme fisse. Invocando questo mutamento operato nella natura dell'uomo, nei cambiamenti psichici e morali e di tutte le relazioni e attività umane, abbandoniamo la pratica delle forme d'arte conosciuta abbordiamo lo sviluppo di un'arte basata sulla unità del tempo e dello spazio.
L'arte nuova prende i suoi elementi dalla natura. L'esistenza, la natura e la materia sono una perfetta unità. Si sviluppano nel tempo e nello spazio. Il cambiamento è la condizione essenziale dell'esistenza. Il movimento, la proprietà di evolversi e svilupparsi è la condizione base della materia. Questa esiste in movimento e in nessun'altra maniera. Il suo sviluppo è eterno. Il colore e il suono si trovano nella natura legati alla materia.
La materia, il colore e il suono in movimento sono i fenomeni lo sviluppo simultaneo dei quali integra la nuova arte.
Il colore in volume si sviluppa nello spazio adottando forme successive. Il suono prodotto da mezzi ancora sconosciuti. Gli strumenti di musica non rispondono alla necessità di vaste sonorità e non producono sensazioni del l'ampiezza richiesta.
La costruzione di forme voluminose in mutamento mediante una
sostanza plastica e mobile. Disposti nello spazio agiscono in
forma sincronica, integrano immagini dinamiche.
Esaltiamo cosi la natura in tutta la sua essenza. La materia in
movimento manifesta la sua esistenza totale ed eterna, svolgendosi
nel tempo e nello spazio, adottando nel suo mutarsi i diversi
stati dell'esistenza. Concepiamo l'uomo nel suo nuovo incontro
con la natura nella sua necessità di vincolarsi ad essa
per trovare nuovamente l'esercizio dei suoi valori originali.
Chiediamo una comprensione esatta dei valori primari dell'esistenza,
per questo instauriamo ne]l'arte i valori sostanziali della natura.
Presentiamo la sostanza, non la marginalità delle cose.
Non rappresentiamo né l'uomo né gli altri animali
né le altre forme. Queste sono manifestazioni della natura,
mutevoli nel tempo, che cambiano e scompaiono secondo la successione
dei fenomeni. Le loro condizioni fisiche sono soggette alla materia
ed alla sua evoluzione. Noi ci dirigiamo verso la materia e la
sua evoluzione, fonti generatrici dell'esistenza. Prendiamo l'energia
propria della materia, la sua necessità d'essere e di svilupparsi.
Postuliamo un'arte libera da qualunque artificio estetico. Approfittiamo
di ciò che l'uomo ha di naturale, di reale. Rinneghiamo
le falsità estetiche inventate dall'arte speculativa. Ci
troviamo cosi vicini alla natura come mai l'arte lo è stata
nel corso della storia. L'amore per la natura ci spinge a copiarla.
Il sentimento di bellezza che ci dà la forma di una pianta
o di un passero o il sentimento sessuale che ci procura il corpo
di una donna, si svolge ed opera nell'uomo secondo la sua sensibilità.
Rinneghiamo le emozioni particolari che ci producono determinate
forme. La nostra intenzione è di riunire tutte le esperienze
dell'uomo in una sintesi, che unita alla funzione delle loro condizioni
naturali costituisca una manifestazione propria dell'essere.
Prendiamo come principio le prime esperienze artistiche. Gli uomini
della preistoria che percepirono per la prima volta un suono prodotto
da colpi battuti su un corpo vuoto, si sentirono soggiogati dalle
sue combinazioni ritmiche. Spinti dalla forza di suggestione dinanzi
alla natura sconosciuta, sensazioni musicali, sensazione del ritmo.
La nostra intenzione è di sviluppare questa condizione
originale dell'uomo.
Il subcosciente, magnifico ricettacolo dove alloggiano tutte
le immagini che l'intelligenza percepisce, adotta l'essenza e
le forme di queste immagini, alloggia le nozioni riguardanti la
natura dell'uomo. Cosi, nel trasformarsi il mondo oggettivo, si
trasforma ciò che il subcosciente assimila, la qual cosa
produce modificazioni nella forma di concezione dell'uomo.
L'eredità storica ricevuta dagli stadi anteriori della
civiltà e l'adattamento alle nuove condizioni di vita operano
mediante questa funzione del subcosciente. Il subcosciente modella
l'individuo, lo integra e lo trasforma. Gli dà l'ordinamento
che riceve dal mondo e che l'individuo adotta. Tutte le concezioni
artistiche sono dovute al subcosciente. La plastica si sviluppo
in base alle forme della natura. Le manifestazioni del subcosciente
si sono adattate pienamente a quelle in quanto dovute alla concezione
idealistica dell'esistenza. La coscienza materialistica, ossia
la necessità di cose chiaramente provabili, esige che le
forme d'arte sorgano direttamente dall'individuo, soppresso qualunque
adattamento alle forme naturali. Un'arte basata su forme create
dal subcosciente, equilibrate dalla ragione, costituisce una reale
espressione dell'essere e una sintesi del momento storico. La
posizione degli artisti razionalisti è falsa. Nel loro
sforzo per sovrapporre la ragione e negare la funzione del subcosciente
ottengono solamente che la sua presenza sia meno visibile. In
ognuna delle loro opere notiamo che questa facoltà ha funzionato.
La ragione non crea. Nella creazione delle forme, la sua funzione
è subordinata a quella del subcosciente In tutte le attività
l'uomo funziona con la totalità delle sue facoltà.
Il libero sviluppo di tutte queste è una condizione fondamentale
nella creazione e nell'interpretazione della nuova arte. L'analisi
e la sintesi, la meditazione e la spontaneità, la costruzione
e la sensazione sono valori che concorrono alla sua integrazione
in un'unità funzionale. E il suo sviluppo attraverso l'esperienza
è l'unico cammino che conduce ad una manifestazione completa
dell'essere.
La società sopprime la separazione fra le sue forze e la integra in una sola forza maggiore. La scienza moderna si basa sulla unificazione progressiva dei suoi elementi. L'umanità riunisce i suoi valori e le sue conoscenze. È un movimento radicato nella storia da vari secoli di sviluppo. Da questo nuovo stato di coscienza sorge un'arte integrale, nella quale l'essere funziona e si manifesta in tutta la sua totalità. Passati vari millenni di sviluppo artistico analitico, giunge il momento della sintesi. Prima la separazione fu necessaria. Oggi costituisce una disintegrazione dell'unità concepita.
Concepiamo la sintesi come una somma di elementi fisici: colore, suono, movimento, tempo, spazio, la quale integri una unità fisico-psichica. Colore, l'elemento dello spazio, suono, l'elemento del tempo, il movimento che si sviluppa nel tempo e nello spazio, sono le forme fondamentali dell'arte nuova, che contiene le quattro dimensioni dell'esistenza. Tempo e spazio.
La nuova arte richiede la funzione di tutte le energie dell'uomo, nella creazione e nell'interpretazione. L'essere si manifesta integralmente, con la pienezza della sua vitalità.
COLORE-SUONO-MOVIMENTO.