Amarcord
Amarcord


Mi hanno detto che sarebbero venuti da me per un intervista. Strano, pensai. Non ho una casa dove posso riceverli. E poi perché avrebbero dovuto farmi delle domande. Pensai alla FBI. Non poteva essere, vivevo in Italia. Eppure loro mi dissero che l’indirizzo già lo conoscevano. Glielo feci ripetere così avrei potuto impararlo anch’io, il mio indirizzo. Confraternita del Chianti. Doveva trattarsi di uno scherzo.
- E cosa sarebbe questa Confraternita? Quelli pensano che scherzi.
- Perché, lei non era uno dei quattro?
- Di che cazzo state parlando ?
- Tu sei uno di loro, dì la verità?
- Non me lo ricordo. Per come sto ora credo di non poter rilasciare quell’intervista.
- Fallo tu il prezzo.
- D’accordo, ma sbrigatevi. Prima che mi dimentichi della vostra telefonata.
- Hai una memoria a breve termine?
- Indovinato.
Ci erano riusciti. Avevano riportato a galla un sacco di cose con quella intervista. Mi mostrarono anche del materiale. Roba scritta a proposito di uno scombinato campionato di calcio. Qualche racconto.

Giocavamo a fare gli scrittori. A quanto pare io ero il webmaster. C’era pure qualche disegno. Ritratti di gangster e un sacco di donne nude. Libri e film sud coreani.
Ecco quello di cui mi dovevo ritenere responsabile. Mi affrettai a concludere.

- E adesso cosa mi aspetta?
- Niente amico. Scattiamo solo qualche foto e poi una bell’autografo.
- Per chi mi avete preso?
- Per uno qualunque.
- Se è così allora datemi subito una penna e facciamola finita. Vi firmo la foto così potete andarvene.
Quei due vecchietti erano proprio matti. Un sospetto ce l’avevo. Uno dei due somigliava parecchio a un mio amico.
Un vero rompiscatole. Forse il resto della Confraternita erano proprio loro. Quei vecchi rincoglioniti mi stavano prendendo per il culo. Non glielo dissi. Lasciai che esorcizzassero la morte a modo loro. Quando se ne andarono, aprii una bottiglia di Chianti e me la scolai davanti al televisore.
Era da lì che era cominciato tutto. Mi riferisco a quella strana idea della Confraternita…
Una bottiglia di vino, un televisore e degli amici lasciati alle spalle.

 



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