Pedro Juan Gutierrez

 

Animal Tropical
Edizioni e/o

 

 

l'inizio...

Una certa università svedese voleva invitarmi a tenere dei seminari di letteratura che organizzava ogni primavera. Non mi interessano i seminari, e meno ancora gli studenti di letteratura, ma avrei potuto approfittarne per conoscere la Svezia con tutte le spese pagate.

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frammenti...

La vita è molto più complicata della letteratura. Ma anche meno intensa. La letteratura deve procedere con un eccesso di velocità per mantenere la tensione. In caso contrario sarebbe un viaggio sonnolento e noioso. Uno seleziona frammenti, scrive e cerca di non annoiare il lettore. In fin dei conti, l’unica guida che ho è l’intuizione. Un po’ di intuizione. E questo è ben poco.

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Subito dopo mettono So long, Marianne. Oggi a Radio Match dev’esserci qualcuno in preda alla nostalgia. Ho registrato il bolero. Lo riascolto più volte. Si tenta spesso di cambiare vita. riuscire a controllarsi, prevedere gli eventi. Sapere in anticipo le conseguenze do ogni decisione presa. E invece no . Siamo simili alle formiche che corrono come pazze in giardino e si scontrano tra loro e perdono continuamente la direzione.

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Mi sveglio che sono ormai le undici. Il sole batte forte sul fibrocemento del tetto. La stanza è un forno. Mi alzo e vado ad aprire porte e finestre. Siamo in febbraio ma fa caldo come in agosto. Il mare è una tavola e non tira un filo d’aria. Calma piatta. Se la svedese avesse vinto alla lotteria , adesso starei navigando su uno yacht a vela nel Mar dei Carabi anziché avere dei conti in sospeso con i neri dell’ Okinawa. All’inferno , va bene così, se non altro mi sono portato duecento aspirine dalla Germania. Ne inghiotto due con un bicchiere d’acqua. Meglio che niente. Non ho uno yacht svedese ma sono pur sempre proprietario di duecento aspirine tedesche. Centonovantotto , per essere precisi. I postumi della sbronza sono tremendi. Quel rum era acido allo stato puro. Mi ha corroso le budella. Quando cazzo faranno un aguardiente per i poveri della terra, quelli con cui voglio condividere la sorte, come dice la vecchia canzone? Ho un gran mal di testa, sete e fame. Preparo un caffè ed esco in terrazza. Mi piace il mare in calma piatta. Uno di periodi migliori della mia vita è stato quando dedicavo molto tempo a pagaiare sui kayak s Matanzas. Come sportivo ero ignorante e rozzo. Una garanzia , 0…21per la tranquillità spirituale.

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la fine...

Non so se la metterò incinta e se avremo due o tre bambini. Non so se mi metteranno il telefono. Non vedo fili né pali nei dintorni. L’aspetto più positivo di tutta la faccenda è che la svedese ha perso e mie tracce. Sulle alture, verso Campo Florido, ci sono due arene di galli da combattimento, clandestine ma senza problemi. E vendono rum a basso prezzo e sigari a un peso l’uno. Di cos’altro ho bisogno? Non voglio computer, e-mail, Internet, non voglio che mi rompano più i coglioni. Che mi lascino in pace e piantino di scocciarmi. Per il momento ho preparato le lenze e gli ami per andare a pescare. Da qui scorgo delle ottime scogliere e il mare calmo. Gloria vuole venire con me. Meglio. Così continuiamo a parlare della sua vita. chissà che un giorno di questi non mi decida a scrivere Molto cuore. Per ora non mi azzardo a cominciare. Non ho ancora la benché minima idea sul finale.

L’ Avana- Stoccolma
1999-2000

 

 

il prossimo libro è  Il Re dall'Avana

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