Bret Easton Ellis

 

American Psycho
1991 - Einaudi, pag.517


 

 

Patrick Bateman è giovane, bello, ricco. Vive a Manhattan, lavora a Wall Street, e con i colleghi frequenta i locali più alla moda, le palestre più esclusive e le toilette dove gira la miglior cocaina della città, discutendo di nuovi ristoranti, cameriere corpoduro ed eleganza maschile. Per Evelyn Richards, la sua giovane fidanzata, Patrick Bateman è il "ragazzo della porta accanto". Ma la vita del protagonista di American Psycho è scandita da altre ossessioni. Riuscire a prenotare un tavolo al Dorsia, il carissimo ristorante frequentato dal suo idolo Donald Trump, ad esempio. Restituire le videocassette prese a nolo, tra cui quella di "Omicidio a luci rosse", affittata 37 volte di seguito. Non perde neppure una puntata del Patty Winters Show. Ma quando la notte scende (e non solo) si trasforma in in un torturatore omicida, freddo, metodico, spietato. Al punto da incarnare l'orrore…

 

 

***

l'inizio...

LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CH'ENTRATE sta scribacchiato a grandi lettere rosso sangue sul muro della Chemical Bank vicino all'angolo tra l'Undicesima e la Prima e la scritta è tanto grossa da saltare agli occhi dal sedile posteriore del taxi che strattona nel traffico proveniente da Wall Street e proprio mentre Timothy Price nota quelle parole sopraggiunge un autobus e la pubblicità di Les Misérables sulla fiancata va a coprirgli la visuale, ma Price che è alla Pierce& Pierce e ha ventisei anni, non sembra farci caso e dice al tassista che gli darà cinque dollari se alza il volume della radio, c'è Be My Baby sulla WYNN e il conducente, un nero non americano ,esegue.
- Sono un tipo pieno di risorse , - sta dicendo Price.
- Creativo, giovane , senza scrupoli, supermotivato, superqualificato. In sostanza sto dicendo che questa società non può permettersi di perdermi. Sono una risorsa, io.

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frammenti

Non apro bocca. Come spiegare a Mc Dermott la disgregazione in corso della mia esistenza, come dirgli che le pareti di questo posto sono di un bianco brillante e minaccioso e che sotto la luce artificiale sembrano pulsare? Da qualche parte c'è Frank Sinatra che canta Witchcraft. Fisso le pareti, ascolto le parole, a un tratto ho molta sete, ma il nostro cameriere sta prendendo le ordinazioni di una tavolata di soli uomini d'affari giapponesi, e un tipo che ha l'aria di essere Gorge Mac- Gowan o Taylor Preston, nel separè accanto a noi, con addosso qualcosa di Polo, mi squadra sospettoso mentre Mc Dermott continua o osservare con un espressione sbigottita la mia bistecca. Uno degli uomini d'affari giapponesi regge un pallottoliere, un altro cerca di pronunciare la patola " teriyaki", un altro ancora leva in alto i bastoncini e canta insieme a Frank Sinatra, scotendo disinvolto la testa imitandone la voce, suscitando il riso dei suoi commensali, un suono nemmeno tanto straniero. Dalla bocca gli escono queste parole:- That sry comehitle stale…that clazy witchclaft..

***

Sono da Harry' s sulla Hannover, con Craig Mc Dermott. Lui fuma un sigaro sorseggiando un Martini Stoli Cristall, e mi chiede quali siano le norme che regolano l'uso del fazzoletto da taschino. Io bevo la stessa cosa e gli rispondo.
- Ehi , Bateman, qual è il modo più appropriato di portare un fermacravatta?
- Benché il fermacravatta non sia in alcun modo necessario, contribuisce a dare all'abito un'aria pulita ed elegante. Tale accessorio, tuttavia, non dovrebbe mai mettere in secondo piano la cravatta. Si scelga dunque una semplice barretta d'oro o una piccola clip, e la si piazzi sulla metà inferiore della cravatta, con un' angolazione di quarantacinque gradi.

***

Un'alba qualsiasi. E' novembre. Incapace di addormentarmi e ancora vestito, mi rigiro nel futon come se qualcuno mi avesse acceso un falò in testa, anzi, nella testa, infliggendomi un bruciore costante che mi impedisce di chiudere occhio. Non c'è droga né cibo né alcolico in grado di alleviare l'intensità spaventosa della sofferenza che provo; ho i muscoli irrigiditi e i nervi in fiamme. Dato che ho terminato il Dalmane, ogni ora prendo un Sominex, ma non serve a niente e comunque presto finisco anche quello. In un angolo della camera da letto ci sono un paio di scarpe da donna Edward Susan Tennis Allen, una mano mutilata di pollice e indice, una copia del nuovo numero di "Vanity Fair" e una fascia di seta sporche di sangue, mentre dalla cucina arriva l'odore del sangue che cuoce, e quando mi tiro su dal letto e barcollo fino al soggiorno le pareti traspirano e 'aria è satura del puzzo di un corpo in decomposizione Mi accendo un sigaro, nella speranza che l'odore del fumo serva ad attenuare l'altro. […] I vermi brulicano già nella salsiccia umana, e la bava che mi cola dalla bocca li ricopre, ma non so se il mio metodo di cottura è quello giusto, perché piango troppo forte e poi non ho mai cucinato niente prima d'ora.

 

***


la fine...

Qualcuno ha già tirato fuori un cellulare Minolta e ha chiamato un taxi, e poi, mentre in realtà sono distratto perché un sosia di Marcus Halberstam sta pagando il conto, qualcuno domanda, semplicemente, senza riferirsi a niente in particolare:- Perché?- e anche se sono molto orgoglioso del mio sangue freddo e dei miei nervi d'acciaio e del mio senso del dovere, colgo qualcosa, e a un tratto me ne rendo conto: Perché? E automaticamente, di punto in bianco, senza motivo, apro bocca, e rispondo, con le parole che escono fuori da sole,ricapitolando il tutto a beneficio degli idioti:- Bé , lo so, avrei dovuto farlo davvero, ma ho ventisette anni. Cristosanto e questa è, uh, la vita come si presenta in un bar o in un club di New York, o magari dappertutto, alla fine del secolo, e così si comportano le persone, avete presente, come me, e questo è quel che per me significa essere Patrick, immagino, perciò bé, yup,uh…- dopo di che sospiro, mi stringo nelle spalle e sospiro di nuovo, e sopra una delle porte mascherate da tende di velluto rosso di Harry's vedo un cartello e sul cartello nello stesso colore delle tende c'è scritto QUESTA NON E' L'USCITA.


 

 

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