Io
sono un anacronismo vivente; questo la gente lo capisce e mi
diventa ostile.
Mi
rifiuto di “cercare di migliorarmi”. L’ottimismo
mi dà il voltastomaco; è perverso. Sin dalla sua
caduta, l’uomo è sempre stato in misere condizioni.
Va
bene, va bene, mi cercherò un lavoro, anche se non sarà
proprio quello che tu definiresti un buon lavoro; forse potrei
avere delle intuizioni che andrebbero a tutto vantaggio di un
eventuale datore di lavoro, o forse questa esperienza potrebbe
fornirmi un nuovo orizzonte per i miei saggi, in fondo lavorare
per il sistema che si sta criticando costituisce di per sé
un aspetto ironico che può avere risvolti interessanti.
“Cercasi
elemento dinamico, fidato, portato ai contatti umani”.
Signore
santo, vogliono un mostro! Temo che non potrei mai lavorare
per una ditta che ha una tale visione del mondo.
Tutti
i datori di lavoro vedono in me una negazione di ciò
che loro ritengono valori essenziali. Hanno paura di me, forse
capiscono che sono obbligato ad esistere in un’epoca che
mi disgusta.
In
casa aiuto a spolverare e, in più, sto scrivendo una
lunga accusa contro il nostro secolo. A volte, quando il cervello
comincia a fondersi per il troppo lavoro intellettuale, mi metto
a fare la crema di formaggio.
Il
cibo in scatola è perversione.
Io
penso che tutto sommato sia dannosissimo anche per l’anima.
Tutti
hanno la valvola! La mia è semplicemente molto sviluppata.
Mi piacerebbe davvero sapere che cosa direbbero i nostri gloriosi
Padri fondatori se vedessero questi bambini spinti alla corruzione
per reclamizzare il Clerasil.
Io lo sapevo che la democrazia ci avrebbe portati a questo.
Quando
la ruota della Fortuna gira verso il basso, vattene al cinema
e dimentica tutto il resto.
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