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questo ebook sul tuo sito o blog, a patto di non
modificare il testo, nè l'autore. Mandalo gratis ai tuoi amici. Puoi modificare
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Tratto
dal videocorso “Comunicazione”
di Giacomo Bruno
COMPLIMENTI!
Complimenti, hai in mano l’ebook n.1 in Italia dedicato al miglioramento
delle tue relazioni!
Le strategie che trovi in
questa guida sono le più efficaci che vi
siano al mondo. Non voglio esagerare, è che semplicemente ho passato gli
ultimi 15 anni della mia vita a studiare le strategie dei più grandi uomini
della Terra, quelli che nella vita hanno raggiunto risultati straordinari.
Mi sono specializzato in
Europa e negli Stati Uniti nell’arte dell’eccellenza umana, la PNL (o Programmazione Neuro-Linguistica), la
scienza che studia da oltre trenta anni i
più grandi geni mai esistiti. Io
sono Trainer Internazionale di PNL, nominato direttamente dal fondatore, dr.
Richard Bandler.
Quello che trovi in
queste pagine non sono i classici contenuti noiosi sulle diete. Parliamo invece
di strategie che valgono migliaia di
euro. Che a me sono costate migliaia di euro e tanti anni di studio e di
esperienze. E che tu hai avuto l’opportunità di avere a poche centinaia di
euro!
Se pensi di essere troppo
vecchio per metterti a studiare queste strategie, sappi che questa è solo una
convinzione limitante. Ma se vuoi tenertela va bene, magari passa questa guida
ad uno più ambizioso e più sveglio di te!
Io mi impegno a guidarti
passo passo nel tuo percorso per aiutarti a migliorare la tua comunicazione. Lo so, sembra ancora incredibile,
ma ti assicuro che è assolutamente fattibile e che già tanti prima di te lo
hanno fatto e lo stanno ancora facendo con risultati straordinari.
Lasciati guidare,
lasciati accompagnare come se io fossi lì insieme a te, come se la mia voce
fosse davvero lì per seguirti e aiutarti.
Datti da fare per mettere
in pratica queste strategie perché puoi davvero realizzare tutti i tuoi sogni e raggiungere la libertà!
In
bocca al lupo!
Stati d’animo!
Comunicatori
e Seduttori si diventa, questo è sicuro. Conoscendo e mettendo in pratica
adeguate tecniche di comunicazione, tutti noi possiamo diventare ottimi
seduttori!
In
realtà quello che conta oggi non è né l’aspetto fisico né la posizione sociale,
a dispetto di quanto pensino in molti. Non serve né avere i soldi di Bill Gates
né essere belli come Brad Pitt o Claudia Schiffer per conquistare la persona
che ci interessa. Quello che conta sono solo gli stati d’animo! In che modo?
Semplice, quando la persona che ci interessa sale sull’auto di lusso del nostro
rivale, pensiamo forse che sia innamorata di lui? No, la verità è che in
quell’auto si sente molto bene, sta in uno stato d’animo particolare di
soddisfazione. Quindi, se noi potessimo agire sul suo stato d’animo avremmo
molto potere in mano, e potremmo farla sentire bene esattamente allo stesso
modo!
Ebbene
agire sugli stati d’animo è possibile, attraverso adeguate tecniche di
comunicazione ipnotica e persuasione subliminale: quello che si dice “il potere
delle parole”!
Pensiamo
alla parola “sesso”: chissà quanti pensieri ci vengono in mente, quante
associazioni, quanti ricordi o quante speranze. Basta una parola per attirare
la nostra attenzione e per accedere istantaneamente alla nostra mente
inconscia!
Facciamo
un paragone per capirci meglio: immaginiamo che la mente sia un semplice
distributore di bibite; le bibite sono le nostre emozioni, i nostri ricordi
immagazzinati nella mente, sono i riferimenti che ci permettono di provare
determinati stati d’animo. Ebbene le parole che usiamo sono i gettoni per
accedere a questi stati d’animo!
Quindi
la prima regola della seduzione è utilizzare un determinato insieme di parole e
di espressioni subliminali che ci consentono di modificare lo stato d’animo
della persona che vogliamo conquistare. Ad esempio proviamo a dirle “ti è mai
capitato di conoscere una persona e provare istantaneamente una grande
sensazione di curiosità?”. Con una frase del genere la obbligheremo ad entrare
nello stato d’animo di curiosità, è come
se
avessimo inserito un gettone nel suo distributore e avessimo scelto la lattina
della curiosità. Perché succede questo? Perché il cervello umano, per
comprendere e rispondere a ciò che gli è stato chiesto, deve per forza entrare
in quello stato d’animo, riviverlo per capirne il significato. Significato che
per ogni individuo è strettamente personale e riferito alle proprie esperienze.
Quindi utilizzando spesso l’espressione “ti è mai capitato di...?” obblighiamo
il nostro interlocutore ad entrare in un determinato stato che possiamo quindi
associare a noi: nel momento stesso in cui pronunciamo quel tipo di frase, lui
entra nello stato di curiosità e comincia a provare curiosità proprio nei
nostri confronti! In questo modo poniamo le migliori basi per iniziare una
conversazione densa di significati nascosti.
Immaginiamo
le potenzialità di questo strumento linguistico: possiamo indurre qualsiasi
tipo di emozione o stato d’animo. Proviamo con “ti è mai capitato di sentirti
profondamente attratta dalla persona che hai di fronte?” Questa frase generica
in realtà si riferisce proprio a noi che siamo lì di fronte, ma senza essere
troppo specifici supereremo qualsiasi barriera difensiva!
Domande ipnotiche!
Abbiamo
detto che una delle tecniche principali per accedere agli stati d’animo è
quella di utilizzare l’espressione “ti è mai capitato di...?” che consente un
accesso immediato a quel determinato stato d’animo, con tutte le emozioni
associate. Un’alternativa molto valida è quella di utilizzare un’espressione
tipo “sai quando... conosci uno e rimani subito affascinata?”. Come potremo
notare facilmente, si tratta di un modo di dire molto comune. Facciamoci caso:
ascoltiamo le persone che ci sono intorno, magari proprio quelle che reputiamo
grandi comunicatori o comunicatrici, e non di rado le sentiremo utilizzare
questa espressione “sai quando”. Essa infatti consente di rivivere all’interno
della propria mente proprio la situazione che suggeriamo all’interno della
frase stessa.
“Sai quando stai leggendo un libro e ti rendi conto che sei
davvero interessato?”: leggendo questa frase non ci sentiamo forse molto
interessati a proseguire la lettura? Ebbene sì, a livello inconscio tutti
questi messaggi subliminali arrivano e hanno il loro effetto. Certo, non
bastano due frasi ben costruite a far innamorare di noi la persona che stiamo
conquistando. Tuttavia esse creano quell’apertura mentale e quella sintonia che
poi portano all’innamoramento vero e proprio. Aggiungiamo adesso una piccola ma
potentissima parola all’interno delle nostre frasi subliminali. La parola in
questione è “ORA”.“Ora” è una parola che possiamo mettere in qualsiasi frase:
ora, facciamo un esempio! “Sai quando conosci uno e subito puoi sentirti
a tuo agio? Ora, a me non capita spesso...”. Cosa succede a livello
inconscio attraverso questa frase? Succede che, attraverso un adeguato tono di
voce e mediante le giuste pause, possiamo legare la parola “ora” alla prima
frase invece che alla seconda: quindi il vero significato nascosto che arriva
all’interlocutore è “puoi sentirti a tuo agio Ora ”. In questo caso però
è essenziale regolare le pause in modo giusto, senza dare l’impressione che
stiamo facendo qualcosa di strano, al contrario utilizzando un tono di voce
determinato e sicuro. Sì, proprio questo dobbiamo trasmettere: determinazione e
sicurezza, perché questo è ciò che cercano le persone in un partner. A maggior
ragione quando utilizziamo questi comandi nascosti che la razionalità
dell’altra persona non riesce a cogliere perché apparentemente non sembrano
esistere, ma che in realtà la mente inconscia coglie molto profondamente.
Pensiamo a noi: cosa succede quando stiamo bene con una persona? Forse sentiamo
la voce del nostro dialogo interiore che ci dice “con questa persona mi sento a
mio agio”. E allora mediante questi messaggi nascosti è come se avessimo
accesso al dialogo interiore dell’altra persona e gli suggerissimo di
pensare quella frase e di sentire le sensazioni associate a quello specifico
stato d’animo. L’altro riterrà suo il pensiero, ma in pratica siamo noi ad
averglielo messo in testa, o per lo meno ad aver favorito il nascere di questa
idea! In fondo ogni giorno siamo bombardati da questi messaggi, basta dare uno
sguardo alle pubblicità di giornali e televisioni; il fatto è che semplicemente
non ce ne rendiamo conto perché non siamo abituati a ragionare in termini di
emozioni e stati d’animo!
Distorsione Temporale!
La
distorsione temporale è una delle tecniche ipnotiche più potenti da applicare
alla seduzione: consiste nell’utilizzare una serie di espressioni che
modificano la percezione del tempo. Immaginiamo di essere in un pub, vediamo
una persona che vogliamo sedurre, allora andiamo lì e ci presentiamo. Dopo un
po’ di chiacchiere durante le quali mostriamo tutto il nostro fascino, proviamo
a dire: “Sto passando proprio un bel momento! Pensa quando tra qualche mese ti
guarderai indietro e ripensando a questa serata dirai: wow, quella sì che è
stata una serata indimenticabile, una vera svolta alla mia vita”. Una frase del
genere che sovrappone diversi livelli comunicativi, e crea anche una leggera
confusione (ottima per penetrare meglio nel suo inconscio), crea diversi piani
temporali nella mente dell’altra persona. Questo significa fargli vivere
all’interno dei suoi pensieri delle emozioni e delle sensazioni riguardanti la
possibilità di continuare ad uscire con noi. Con il presupposto che lei è
interessata a noi, che abbiamo un futuro insieme e che questo futuro costituirà
un passo fondamentale nella sua vita. Questa tecnica ha due ulteriori vantaggi:
da un lato quello che potrebbe essere il nostro futuro insieme viene anticipato
dalle parole e quindi incute meno timore in quelle persone che temono i
cambiamenti o hanno difficoltà a lasciarsi andare, e per tutte quelle persone
che si comportano con eccessiva timidezza. Dall’altro consente di attivare il sistema
di focalizzazione: di cosa si tratta? Si tratta di un fenomeno neurologico
secondo il quale il nostro cervello si sensibilizza su ciò che maggiormente gli
interessa. Facciamo un esempio chiarificatore: immaginiamo di voler cambiare
automobile, e dopo aver sfogliato decine di riviste abbiamo deciso di comprarci
la nuova Smart. Improvvisamente iniziamo a vedere
Allora
la distorsione temporale ha questo medesimo scopo, quello di focalizzare noi e
la persona che stiamo conquistando su un nostro futuro insieme, e quindi di
darci l’opportunità di saper cogliere tutte le occasioni che ci avvicinano
maggiormente al nostro obiettivo.
Quindi
utilizziamo queste frasi ad effetto per colpire la mente di questa persona,
così da condizionarla da subito alla nostra presenza nel suo futuro! Anche
attraverso l’uso dei verbi al presente: invece di dire “un giorno ti
innamorerai di me” proviamo con “ora non so se ti rendi conto che puoi
innamorarti di me, un giorno!”. Il risultato è ben diverso: la prima frase
sembra il modo di dire di una persona insicura e debole. La seconda trasmette
certezze e sicurezza: vi sono chiari riferimenti al momento presente e quasi
gli si suggerisce un innamoramento immediato che il suo inconscio accoglierà
volentieri e senza resistenze.
Ricalco!
Ricalco
(o Rispecchiamento) è una tecnica derivata dalla programmazione
neurolinguistica che consiste nel adattare il proprio linguaggio verbale, non
verbale e paraverbale a quello della persona che vogliamo sedurre. Facciamo
qualche esempio: il nostro interlocutore è una persona che parla con una voce
dal tono molto basso, fa lunghe pause e grandi respiri. Proviamo ad adeguarci
alla sua velocità: parliamo nello stesso modo, adottiamo il suo tono di voce,
facciamo pause lunghe anche noi. In maniera facile e veloce creeremo un
rapporto di sintonia con questa persona, un rapporto davvero stretto che ci
avvicinerà moltissimo. A quanti di noi è capitato di incontrare una persona e
pensare “come mi trovo bene con lei/lui, sento un certo feeling!”: in realtà
queste sensazioni nascono proprio da queste forme inconsce di rispecchiamento,
quando cioè abbiamo caratteristiche linguistiche simili. Da un punto di vista
neurale questo accade proprio perché spesso la velocità con cui si parla, ci si
muove o si respira rispecchia la velocità dei pensieri e della mente. Se noi
parliamo velocemente ad una persona che ha ritmi più lenti difficilmente ci
capiremo. Invece adeguarsi e assumere lo stesso ritmo porta alla costruzione di
ottimi rapporti.
Immaginiamo
quando parliamo con un bambino: la prima cosa che facciamo non è forse piegare
le ginocchia e metterci alla sua altezza, così da entrare subito in rapporto
con lui? Non utilizzeremo forse un linguaggio chiaro e semplice per farci
capire meglio? E allora perché non possiamo fare la stessa cosa tra adulti per
comunicare meglio!
Quindi
ricalco verbale, paraverbale e non verbale, termini con i quali intendiamo:
-
ricalco non verbale: significa rispecchiare i gesti e i movimenti dell’altra
persona. Ad esempio se lui muove il piede con un certo ritmo cerchiamo di
muovere la nostra gamba con lo stesso ritmo: serve a creare a livello inconscio
un grande senso di fiducia e somiglianza.
-
ricalco paraverbale: è quello che abbiamo definito in precedenza e riguarda il
tono di voce, le pause, il volume e tutto ciò che riguarda l’utilizzo della
voce. E’ uno dei più importanti per creare fiducia in quanto può essere
utilizzato anche al telefono. Addirittura in molte aziende viene insegnato per
il servizio clienti, dove decine di operatori hanno a che fare tutto il giorno
con le lamentele dei clienti: in questi casi è davvero essenziale riuscire a
smorzare i toni e creare un rapporto di reciproca fiducia e comprensione.
-
ricalco verbale: utilizzo degli stessi termini del nostro interlocutore. Ad
esempio se lui ogni volta che ci parla fa riferimento ad immagini e a termini
visivi come “vedi, immagina, chiaro, scuro, brillante”, cioè termini che
riguardano il senso della vista, allora noi utilizziamo lo stesso modo di
esprimerci utilizzando termini simili o comunque appartenenti alla vista. Se
quella persona invece ragiona di più in termini di suoni e rumori, e magari
quando ci descrive la sua ultima vacanza ci parla del “fragore delle onde e del
sibilo del vento”, seguiamo il suo modo di esprimersi e rispecchiamo i suoi
termini. Se infine l’interlocutore si esprime per sensazioni (tatto, gusto,
olfatto e tutto ciò che riguarda sentimenti ed emozioni), allora parliamo anche
noi delle nostre sensazioni: ad esempio se ci troviamo a parlare con lui di
lavoro, non soffermiamoci sulle nostre mansioni o sul nostro stipendio,
parliamo invece di realizzazione personale, di rapporti tra le persone, delle
nostre impressioni ed emozioni. Solo così riusciremo davvero a colpirlo e far
breccia nel suo cuore.
Campo affermativo
La
costruzione di un campo affermativo è una tecnica molto potente di ricalco che
viene utilizzata persino nel campo della vendita. Immaginiamo che una persona
entri in una concessionaria di automobili. Arriva il bravo venditore, si
presenta e dopo alcune parole di presentazione dice “Lei è una persona che ci
tiene alla sua immagine? E ovviamente tiene anche alla sua sicurezza? E non
vuole farsi mancare nessun confort, vero?”. Dopo che la persona ha risposto per
tre volte di sì, il venditore prosegue “Benissimo, allora ho l’auto che fa per
lei! Si tratta della...”. In questo modo l’acquirente sarà molto più propenso a
comprare l’automobile, sentirà proprio un forte desiderio nascere dentro di sé.
Sentirà il “Sì!” uscire da tutti i pori. Questo succede perché la mente umana
cerca sempre la via più veloce e comoda per arrivare ad un obiettivo: dopo aver
risposto di sì per tre volte è più probabile che risponda di sì alla quarta affermazione.
Quindi creare un campo affermativo significa domandare o ripetere cose ovvie e
importanti, così da abituare al “Sì”. In campo seduttivo possiamo fare la
stessa cosa. Un uomo potrebbe dire alla donna che vuole conquistare: “Tu sei
una donna che ci tiene molto all’eleganza, vero? E a curarti in ogni
particolare? E ti piace mangiare bene in un ristorante di classe, alla tua
altezza?” Certo! “Bene, allora domani sera ti porto in un ristorantino molto
elegante che si affaccia su tutta Roma, un posto splendido, ok?”. Non potrà che
rispondere di sì. Anche perché se ha un minimo di coerenza non potrà dire di
no, perché sarebbe come se dicesse che non è elegante, che non si cura, che non
le piace mangiar bene. Una proposta dunque impossibile da rifiutare. Ovviamente
vale anche per la donna che vuole conquistare l’uomo: “Tu sei un uomo che ci
tiene all’immagine, vero? E ci tieni al tuo successo? E ti piace mangiare bene
in un ristorante di classe, alla tua altezza?”. Nessun uomo potrà mai rifiutare
un invito del genere, altrimenti sminuirebbe la sua preziosa immagine. Questa
tecnica veniva utilizzata anche da Milton Erickson, padre dell’ipnosi
indiretta, per entrare in sintonia con i suoi pazienti. Utilizzava in
particolare i cosiddetti “truismi”, ovvero frasi vere e non contraddicibili,
legate tra di loro dal “mentre”. Ad esempio diceva loro: “e mentre ascolti
il suono della mia voce, e puoi ascoltare i rumori esterni ed interni, e
puoi sentire le sensazioni all’interno del tuo corpo, puoi cominciare a
rilassarti. Ora, mentre ti stai rilassando, e mentre...” e così
via, finche il paziente non cadeva in una profonda trance ipnotica. Questo
succede proprio perché a livello inconscio noi diciamo “sì, ascolto la tua
voce. Sì, ascolto i rumori. Sì, sento delle sensazioni” e quindi deduciamo
sempre inconsciamente che “sì, ci stiamo rilassando”. In realtà il rilassamento
non è una diretta conseguenza delle prime frasi (i truismi), ma averle legate
in sequenza utilizzando quella particolare struttura sintattica “mentre... e...
e...”, la rende vera all’interno del suo campo affermativo. Potremmo quindi
utilizzare questa stessa struttura all’interno della nostra comunicazione
seduttiva: “sai, mentre ascolti la mia voce, e puoi sentire i
rumori all’interno di questa sala, non so se ti rendi conto che hai
un’espressione completamente rilassata. Ora, mi chiedo come fai ad
esprimere tanta serenità dai tuoi occhi...”. Il magnetismo di questa frase è
davvero potente e l’effetto è assicurato.
Accessi oculari!
Che
gli occhi siano lo specchio dell’anima lo sappiamo tutti. Quello che non ci
hanno mai detto è che ogni movimento oculare corrisponde all’accesso diretto a
immagini, suoni o sensazioni. Quando dobbiamo concentrarci su qualcosa, i
nostri occhi non si fissano forse in una certa direzione alla ricerca delle
informazioni a cui vogliamo avere accesso?
In
particolare occhi in alto significano accesso visivo, dunque alle immagini.
Occhi di lato significano accesso auditivo, quindi rumori, suoni, parole o
intere conversazioni, ricordate o solo immaginate. Occhi in basso significano
accesso alle sensazioni, con l’ulteriore distinzione che accesso in basso a
sinistra implica l’accesso al dialogo interiore, ovvero quella vocina che
sentiamo con cui ci parliamo abitualmente.
A
cosa ci servono queste informazioni? Ebbene, sono utilissime in quanto ci
consentono di capire qual è il sistema rappresentazionale primario con
cui la persona che vogliamo conquistare si rappresenta il suo mondo interiore.
Abbiamo detto che il ricalco si basa infatti sul rispecchiamento di termini
visivi, uditivi o legati alle sensazioni. Gli accessi oculari sono
semplicemente uno strumento in più per rendersi conto in che modalità è quella
persona in quel momento.
Quindi
se i suoi occhi cercano le informazioni prevalentemente in alto, e i termini
che utilizza sono prettamente visivi, e il suo modo di gesticolare è molto
descrittivo, come se ci volesse effettivamente descrivere le immagini che vede
all’interno della sua mente, allora sarà più facile per noi entrare in sintonia
con questa persona ricalcandole modalità visive. E lo steso dicasi per persone
che prevalentemente si rappresentano la realtà attraverso suoni o sensazioni.
E’
importante sottolineare l’avverbio “prevalentemente”, in quanto nessuno di noi
utilizza in esclusiva una delle tre modalità: le utilizziamo tutte ma in
percentuali diverse, in base alle nostre esperienze di vita, alla nostra
educazione e anche a quel preciso contesto. Quindi non tentiamo di
schematizzare le persone, cerchiamo di rimanere flessibili e adeguarci istante
per istante alla persona che abbiamo di fronte, così da entrare in sintonia con
lei e guidarla poi verso di noi.
Strategie di innamoramento!
Attraverso
gli accessi oculari e lo studio dei sistemi rappresentazionali della persona
che vogliamo conquistare, possiamo intuirne la strategia di innamoramento. Cosa
è una strategia? E’ il modo in cui ognuno di noi svolge un determinato compito
o arriva ad uno specifico risultato. Immaginiamo ad esempio di incontrare una
persona e rimanere profondamente affascinati. Cosa succede in noi? Vediamo la
persona, ci diciamo “wow, che fisico!”, ci immaginiamo con lei in svariate
situazioni, proviamo delle sensazioni di piacere. Questa ad esempio può essere
la nostra strategia di innamoramento! In pratica si tratta della procedura che
avviene a livello inconscio nella nostra mente.
Ora,
se noi riusciamo a scoprire e intuire la strategia di innamoramento del nostro
interlocutore, possiamo rendere molto più facile la conquista. I modi sono diversi,
più o meno raffinati: il più elegante, che richiede abbastanza pratica e
flessibilità, è proprio quello di seguire i suoi accessi oculari. Ad esempio
possiamo chiedergli “ti piace la nuova Ferrari 360?”. Se vediamo che, prima
ancora di aprire bocca e rispondere, i suoi occhi vanno prima verso l’alto
(accesso visivo), poi in basso a sinistra (dialogo interiore), poi di nuovo in
alto (visivo) poi in basso a destra (sensazioni), allora potremmo immaginare la
seguente strategia: questa persona visualizza nella sua mente l’immagine
dell’auto, poi si dice dentro di sé che è un’auto splendida, si immagina
all’interno dell’auto stessa e infine prova una forte sensazione di
soddisfazione. Questo ci dimostra la sua strategia di attrazione: che sia per
un’automobile o per una persona le cose non cambiano.
Un
modo meno elegante, ma più diretto è quello di chiedergli semplicemente “in che
modo capisci quando ti stai innamorando di qualcuno?”. Con tutta probabilità
sarà lui stesso a dirci la sua strategia senza rendersi conto di quanto sia
preziosa come informazione.
Una
volta che l’abbiamo intuita infatti possiamo utilizzarla per il nostro
obiettivo seduttivo: immaginiamo di utilizzare la strategia dell’esempio
precedente e proseguiamo il discorso con questa persona. Diciamo: “ti è mai
capitato di conoscere una persona e rimanere colpita dalla sua bellezza? Ora,
a me succede di sentire una voce dentro di me che mi dice “wow, che gran
fisico”. E poi, sai quando cominci ad immaginarti con lui nelle più
svariate situazioni? Ora, succede che ad un certo punto senti veramente
una sensazione qui allo stomaco che ti fa capire che è proprio un colpo di
fulmine! Ora, tu che ne pensi, ti è mai capitato?”. Una frase del genere non solo ricalca
perfettamente la sua presunta strategia di innamoramento, ma è anche densa di
domande e comandi ipnotici che la rendono davvero penetrante a livello
inconscio! In più vi è l’utilizzo del “tu narrativo” quella forma per cui anche
se stiamo raccontando qualcosa di noi, possiamo comunque dare del tu, e a
livello inconscio è come se stessimo parlando proprio della persona che abbiamo
di fronte.
Segnali del corpo
Abbiamo
visto quanto siano importanti i movimenti degli occhi, in quanto ci forniscono
preziose informazioni sul sistema rappresentazionale in uso e sulle strategie
d’innamoramento dell’altra persona. Allo stesso modo esistono alcuni segnali
del corpo che ci trasmettono se ciò di cui stiamo parlando suscita curiosità,
interesse, gradimento o tensione: sono i cosiddetti segnali di attenzione. Uno
sguardo fisso e ben concentrato indica proprio attenzione e curiosità: come
quando siamo molto concentrati su un film; oppure quando siamo in macchina
guidando verso casa senza fare la minima attenzione al percorso, bensì
completamente concentrati su noi stessi e sui nostri pensieri. Occhi fissi,
quasi caduti in una trance ipnotica indicano dunque una grande attenzione.
I
segnali di interesse avvengono nella zona del naso: se la persona che abbiamo
di fronte si gratta il naso mentre affrontiamo un particolare discorso, è segno
che è particolarmente interessato. Perché proprio il naso? Le ragioni sono
varie e molto antiche. Se ci pensiamo molti animali fiutano il cibo attraverso
il naso; più che la vista è l’olfatto il senso dedicato all’interesse. E’ un
modo comune dire “ho fiutato qualcosa di interessante”, proprio per questo
richiamo inconscio alle nostre origini. In pratica succede che quando ci
concentriamo interessati a qualcosa il nostro olfatto si predispone
all’ascolto: il sangue affluisce a livello del naso e questo ci può provocare
dei pruriti. Ecco perché alla fine, da un punto di vista esteriore, grattarsi
il naso vuol dire interesse.
Ma
quale senso utilizziamo per assaporare davvero qualcosa? Per gustarne tutto il
sapore? Ovviamente il senso del gusto! Immaginiamo sempre il confronto con gli
animali: un cane ad esempio durante la sua passeggiatina odora tutto ciò che
gli interessa e solo se la gradisce comincia a mangiarla. Quindi il gradimento
è legato al senso del gusto. Se il nostro interlocutore si bagna le labbra con
la lingua, se le mordicchia, se ci mostra la sua lingua o se ci manda dei baci
analogici (in pratica fa il gesto del bacio) a livello sempre inconscio,
possiamo pensare che stia gradendo davvero i nostri discorsi.
Se
invece lo vediamo spesso deglutire mentre ascolta o dice qualcosa, oppure lo
sentiamo raschiarsi la gola con un colpo di tosse prima di parlare o
risponderci, evidentemente c’è qualcosa che non va. Si chiamano scarichi
emozionali: in tal caso è meglio interrompere subito l’argomento di cui
stavamo parlando, oppure chiedergli con sincerità se abbiamo detto qualcosa di
sbagliato o se possiamo proseguire.
Infine
i segnali di riflessività: toccarsi il mento come se si avesse la barba è una
richiesta di chiarimento o di maggiori informazioni. Può indicare che siamo
assorti nei nostri pensieri, nel nostro dialogo interiore, cercando di capire
meglio ciò che ci viene detto, e avendo delle domande da fare. In tal caso è
meglio fermarsi e chiedere se è tutto chiaro, così da facilitare eventuali
dubbi o domande del nostro interlocutore. In conclusione, il linguaggio del
corpo ci può aiutare davvero molto a capire come stiamo andando e come sta
procedendo il nostro tentativo di seduzione. Ad un patto però: tutti questi segnali
sono solamente indizi e non prove certe. Ecco perché una volta che cominciamo
ad intuire qualcosa è necessario continuare la nostra scoperta attraverso nuovi
elementi, sondando nuove reazioni e cercando di scoprire il più possibile
dell’altra persona!
CONCLUSIONE
Ritengo che tu sia pronto
a partire. Se ti conosco bene, sono
certo che hai letto questa guida tutta di seguito, senza fare pause, senza fare
esercizi, senza prendere decisioni né stabilire obiettivi. E’ vero o no?
Bene, vuol dire che sei molto motivato e determinato!
Allora adesso datti da fare, rileggi la guida da capo e mettiti seriamente al
lavoro. Inizia subito a fare gli
esercizi.
Decine di persone che
hanno frequentato il nostro corso
“COMUNICAZIONE” hanno migliorato brillantemente le loro relazioni
personali e professionali
Puoi essere uno di quei
fannulloni che non agiscono pur avendo in mano delle strategie d’oro, oppure
puoi darti da fare e ottenere risultati. Ora
sta a te decidere.
Io ho cominciato così.
Ero scettico, non mi fidavo degli altri. Ma mi sono fidato delle mie capacità e
ci ho provato. In genere provare costa
solo un po’ del tuo tempo. Provaci, male che vada non funziona. Ma se va bene
potrebbe essere anche per te la svolta
concreta della tua vita.
In bocca al lupo!
AZIONE!
1.
Esercitati nel Ricalco Verbale
2.
Esercitati nel Ricalco ParaVerbale
3.
Esercitati nel Ricalco NonVerbale
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