Aporrhais pespelecani (Linné,1758) |
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h = 41; D = 32 (comprese le digitazioni) - Lido di Venezia
Si tratta forse
del gasteropode dalla forma più curiosa rinvenibile
nella nostra area; è molto caratteristico, come è
evidente la sua vicinanza con la famiglia Strombidae,
le cui fastose specie sono per noi esotiche. L'espansione
del labbro è formata da tre digitazioni più o meno
sviluppate e dal canale sifonale: negli esemplari più
grandi le digitazioni e tutto il margine dell'apertura
sono ricoperti da una spessa callosità porcellanacea. Se
gli individui giovani sono sprovvisti di tale espansione
(al punto che certi esemplari molto piccoli non sono
immediatamente identificabili), va tuttavia segnalato che
non è difficile trovare conchiglie di piccole dimensioni
con le digitazioni già ben sviluppate. La scultura della conchiglia è formata da due cordoncini di tubercoli smussati, che in alcuni esemplari possono risultare fusi in un'unica carenatura spirale e corrispondono ciascuno ad una delle due principali digitazioni. Un terzo cordoncino più basso e meno vistoso non si protende oltre il labbro. La digitazione superiore, adiacente alla spira della conchiglia non è sviluppata in maniera evidente in tutti gli esemplari. Nelle conchiglie più cresciute il canale sifonale acquista una forma lanceolata. Oltre alle diversità di forma così vistose si riscontra anche una certa variabilità cromatica; il colore di ogni conchiglia è abbastanza uniforme, ma può cambiare dal bruno fulvo al beige molto tenue. Certi esemplari dall'apertura violacea risultano molto attraenti. |