teatro di prosa e spettacoli di varietà, canzoni e macchiette
di cafè chantant
La
Compagnia Teatrale
CANOVA, costituita nel 1985, motivata dalla profonda passione per il teatro e
dall’esperienza maturata calcando i palcoscenici dei teatri milanesi dei primi
anni ’80 al seguito di importanti registi ed attori,
debutta con la commedia “I fidanzati” di NicolajGogol, rappresentata in molte città campane. Dopo i primi
consensi di pubblico la
Compagnia si dedica all’adattamento del romanzo storico del
premio Nobel per la letteratura Anatole France “LesDeuxountsoif” (“Gli Dei hanno sete”) dove il clima della
Rivoluzione Francese è ricostruito alla luce dell'amore per la tolleranza e del
distacco dal fanatismo. Con questo lavoro ha inizio il periodo più fecondo
della Compagnia. Mostrando doti di impegno perseverante, di prodigiosa
inventiva ed una notevole capacità nel rappresentare, attraverso sguardi ed
espressioni del volto, i più intensi stati d’animo ha allestito spettacoli in
tutte le regioni del Centro Sud Italia, non limitandosi a piazze, teatri,
festival ma anche scuole di ogni ordine e grado. Degni di nota: L’uomo dal
fiore in bocca di L. Pirandello (riproposto a Cava de’ Tirreni nell’agosto 2006
nell’ambito della manifestazione Teatro in Corte – Prima rassegna di corti
circuiti teatrali); Giulio Cesare di W. Shakespeare; Il Barone Lamberti di G. Rodari; L’amicizia di M. T. Cicerone; La cantata dei
pastori di C. Ugone; L’ultimo giorno di un condannato a morte di V. Hugo; Non
tutti i ladri vengono per nuocere di D. Fo; Noi, voi e … un po’ di teatro,
spettacolo di varietà, canzoni e macchiette di cafè chantant adattato dalla
Compagnia. Da ricordare inoltre la partecipazione alla manifestazione nazionale
“Un dono per la vita” organizzata a San Giovanni Rotondo (FG) dall’AITF
(Associazione Italiana Trapiantati Fegato). Dall’estate 2007 la Compagnia ha allestito e
rappresentato in teatri e piazze della Campania, Abruzzo e Molise tre atti
unici di Cechov (“L’orso”, “Una domanda di matrimonio” e “Il canto del cigno”)
e gli spettacoli di varietà, canzoni e macchiette di cafè chantant “Noi, voi e
… un po’ di teatro” e “Attenti a quei due!”.
Nel 2011 inizia la collaborazione con il M° Giovanni Adinolfi
portando in tour lo spettacolo “Carosello Napoletano”, effervescente spettacolo
musicale imperniato sull’arte e sulla cultura partenopea con cantanti,
ballerine, attori comici e musica dal vivo.
Per l’estate 2012 Gennaro e Margherita porteranno
in scena un riadattamento di “Attenti a quei due!” con musica dal vivo
arrangiata ed eseguita dal M°
Giovanni Adinolfi.
Attenti a
quei due! è il nuovo spettacolo di Gennaro De Mita e
Margherita Sogno, riadattamento del fortunato “Noi, voi e … un po’ di teatro”
rappresentato sui palcoscenici di mezza Italia, viaggio nel mondo del varietà
italiano con canzoni, macchiette e sketch.
Genericamente quando si parla di varietà si
intende tutta la composita tradizione della comicità popolare italiana del
Novecento, ma in realtà essa si è sviluppata lungo le direttrici, teatralmente
autonome, del caffè concerto, del varietà, dell’avanspettacolo, della rivista e
infine della commedia musicale, abbracciando un arco di tempo che va
dall’ultimo decennio dell’Ottocento agli anni ’60 del secolo successivo.
L’origine comune è d’importazione francese, sul modello del cafè-chantant
ovvero spettacoli di comici, duettisti e cantanti su
pedane costruite all’aperto accanto ai tavolini dei cafè più lussuosi della
città. Sul finire dell’Ottocento la moda del caffè-concerto prese piede anche
in Italia. Nacquero così spazi appositi per questo tipo di spettacoli, nei
quali dare rappresentazioni in ogni periodo dell’anno. Il primo locale di
questo genere fu il Salone Margherita di Napoli inaugurato nel 1890. Sebbene il
caffè-concerto fosse uno spettacolo per ricchi presto divenne una moda anche
tra i meno abbienti. Nacquero così in breve tempo locali in molte città,
accanto a mercati e stazioni, dove si esibivano anche ballerine, imitatori ed
attori drammatici che rappresentavano a puntate grandi romanzi d’appendice
riscritti per la scena, una sorta di soap opera d’epoca. Il varietà rappresenta
il naturale sviluppo artistico del caffè-concerto. Nei primi anni del Novecento
vengono inaugurati a Roma il Teatro Jovinelli da
Raffaele Viviani e la
Sala Umberto da Ettore Petrolini
che assieme al Salone Margherita rappresentano le cattedrali del genere. In
questi luoghi lussuosi e ben frequentati gli impresari riunirono i migliori
comici, duettisti e cantanti, ma anche ballerine,
maghi, giocolieri. Siamo a metà degli anni ’10 e la guerra scalfisce le
abitudini dell’Italia lontana dal fronte. È da questo che il Varietà trae la
sua energia maggiore, arrivando a essere unica forma di spettacolo nazionale,
emblema dell’unita d’Italia: vi si recitano e cantano testi scritti in tutti i
dialetti. In questi anni nacquero e prosperarono alcuni fra i massimi artisti
teatrali. Fra tutti Nicola Maldacea,
cantante napoletano che inventò la “macchietta” ossia la canzone comica in
versi di forte carica satirica; Leopoldo Fregoli, imitatore straordinario
capace di cambiare decine di fattezze e abiti nel corso di una sola serata;
Ettore Petrolini, autore di straordinarie parodie;
Raffaele Viviani, creatore di caratteri comici e drammatici rimasti nella
storia di tutto il teatro del Novecento. Oltre alla macchietta, il varietà
diede corso a una ricca produzione di canzoni popolari, monologhi, sketch e
parodie. Tutto ruotava intorno a una trovata (per lo più comica) legata
all’equivoco e al doppio senso più o meno spinto. Nei primi tre decenni del
Novecento il Varietà ebbe un successo popolare e mondano strepitoso, non
paragonabile ad alcun altro genere di spettacolo dell’epoca.
Dopo oltre un secolo Gennaro e Margherita fanno
rivivere gli anni d’oro del varietà, con le più divertenti macchiette e
canzoni, mettendo in scena le abitudini e i difetti di ognuno, con
quell’autoironia che trascina l’uomo a ridere di sé.
video dimostrativo tratto dallo spettacolo “Noi, Voi
e.. un po’ di teatro”
(Gennaro De Mita e Margherita Sogno)
un estratto da “Una domanda di matrimonio” atto
unico di Anton Cechov
rappresentato a Teggiano (Sa) nell’estate
2007
(Gennaro De Mita e Lucia Ronca)
un estratto da “L’uomo dal fiore in bocca” atto
unico di Luigi Pirandello
rappresentato a Cava de’ Tirreni nel corso
della manifestazione Teatro in corte il 5 agosto 2006