IL PADRE
NOSTRO
(L’unica
preghiera insegnataci da Gesù)
Il Padre Nostro, oltre ad essere l’unica preghiera insegnataci da Gesù, è una stupenda sintesi di tutto il Programma di Dio per gli uomini.
Usiamo la versione trasmessaci dal
Vangelo di Matteo.
Iniziamo con i due versetti precedenti l’inizio della preghiera:
Matteo 6:7 Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali
pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole.
Matteo 6:8 Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui
avete bisogno sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate.
Gesù ci invita a non essere logorroici quando preghiamo e a
coltivare l’arte della sintesi poiché il Padre non ha bisogno di “troppe
parole” Dio “sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate”.
Gesù quindi passa al testo della preghiera:
“Voi
dunque pregate così”:
Gesù è molto chiaro e preciso e noi non abbiamo nessun motivo per non pregare
proprio come Lui ci insegna.
Analizziamo ora, punto per punto, il testo della preghiera:
“Padre nostro che sei nei cieli,”:
Gesù ci indica come e con quali termini
rivolgerci a Dio Padre.
Essendo l’unica preghiera insegnataci da Gesù, altri
insegnamenti diversi dal termine “Padre Nostro” per pregare Dio, provenienti da
singoli, gruppi o chiese, non sono in sintonia con le Scritture.
“sia
santificato il tuo nome;”:
Questo
passaggio crea molte discussioni con i Testimoni di Geova i quali ritengono che
Gesù confermi, con questa richiesta di Santificazione del Nome Divino, la loro
predicazione basata sulla indispensabilità della invocazione di questo nome
che, per loro, è Geova.
In
realtà, del nome di Dio, dalle Scritture, conosciamo solo quattro consonanti,
il famoso Tetragramma: YHWH.
Inoltre
tutte le traduzioni bibliche, comprese quelle dei Testimoni di Geova,
comprendono il Padre Nostro senza il nome Geova né YHWH.
Questo
significa che loro ammettono che Gesù non ha inserito il nome di Dio nell’unica
preghiera che Lui ci ha insegnato.
Ma da
questo non si può che concludere:
1)
O Gesù non si è comportato in sintonia con l’amore verso
Dio insegnandoci a rivolgerci a Dio chiamandolo Padre non pronunciando il nome
proprio.
2)
Oppure Gesù correttamente ci ha insegnato (nell’unica
preghiera da Lui insegnataci) a rivolgerci a Dio chiamandolo Padre non
pronunciando il nome proprio.
Nel
secondo caso, il più attendibile, la santificazione del nome è riferita alla
Santificazione della Persona Divina e quindi della Sua Volontà e dei Suoi
Progetti che noi, suoi figli, dobbiamo Santificare con il nostro corretto e
coerente comportamento.
“venga
il tuo Regno”:
Gesù ci invita a chiedere l’Avvento del Regno di Dio e vale
a dire il Regno
Millenario del Nostro Signore Gesù.
“sia
fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo.”:
Gesù ci invita a chiedere che sia fatta la Volontà del
Padre, ci comunica che questa Volontà è già presente in cielo e che sarà
portata anche sulla terra, uguale a quella del cielo (tramite appunto il Regno
Millenario).
“Dacci oggi il nostro pane
quotidiano;”:
Gesù sa quali siano i nostri bisogni e sa anche quali siano
le nostre debolezze e ci invita a chiedere solo quello che ci è indispensabile,
“il pane quotidiano” e lo ribadisce ripetendo due volte lo stesso concetto,
“oggi” e ”quotidiano”.
L’accumulazione
quindi è, non solo sottrazione di beni altrui, ma mancanza di fede e di
obbedienza.
“rimettici
i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori;”:
Gesù sa che noi chiediamo a Dio, troppo spesso, per
egoismo, cose che riguardano i nostri personali interessi, perciò giustamente
subordina la risposta di Dio in formato direttamente proporzionale all’entità
del nostro perdono “come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri
debitori”.
“e non ci esporre
alla tentazione, ma liberaci dal maligno”:
Gesù ci fa chiedere a Dio di non essere esposti alla
tentazione, da parte di satana, e addirittura di essere liberati da satana.
Utile qui è ricordare come
l’egoismo umano ed i falsi insegnamenti di certe chiese fanno credere ai fedeli
che il cristiano chieda, nella preghiera, di essere preservato nella salute e
liberato da malattie fisiche (liberaci dal male).
Alcune traduzioni fanno finire qua il Padre Nostro con un AMEN.
Altre, come la Nuova Riveduta, che qui
viene usata, aggiunge:
“[Perché
a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen.]”:
Gesù qui
riconosce tutta l’Autorità e la Supremazia di Dio su tutto e su tutti.
Gesù è tutto
per noi, è il nostro Unico Signore e Padrone, ma questo solo fino alla fine dei
mille anni dopo i quali:
1Corinzi 15:28 Quando ogni cosa gli
sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a
colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
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