L’energia elettromagnetica
Da genesi capitolo 1 scopriamo che tra
le prime creazioni di Dio vi fu la “luce”:
Genesi 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.
Genesi 1:2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia
dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.
Genesi 1:3 Dio disse: «Sia luce!» E luce fu.
Genesi 1:4 Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle
tenebre.
Questa “luce” creata da Dio il “primo
giorno” non fu evidentemente la luce “del sole” in quanto questa particolare
“luce” fu creata solo il “terzo giorno”:
Genesi 1:13 Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno.
Genesi 1:14 Poi Dio disse: «Vi siano delle luci nella distesa dei cieli
per separare il giorno dalla notte; siano dei segni per le stagioni, per i
giorni e per gli anni;
Genesi 1:15 facciano luce nella distesa dei cieli per illuminare la terra».
E così fu.
Genesi 1:16 Dio fece le due grandi luci: la luce maggiore per presiedere al
giorno e la luce minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle.
Genesi 1:17 Dio le mise nella distesa dei cieli per illuminare la terra,
Genesi 1:18 per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle
tenebre. Dio vide che questo era buono.
La “luce” iniziale perciò non poteva
che essere qualcosa di diverso dalla semplice “luce del sole”.
Anche da
questo si evince come i “giorni biblici” non possano essere intesi come “giorni
solari” in quanto, appunto, il sole fu creato solo il terzo giorno.
I giorni
biblici di Genesi quindi sono “periodi di tempo” (ere geologiche).
La
“luce” iniziale fu “l’energia elettromagnetica” che fino ad allora non
esisteva:
Da
questa energia derivano “i campi elettromagnetici”.
Poi,
tramite l’energia elettromagnetica sarebbero derivate tutte le “altre luci”
dirette o riflesse (sole, luna, stelle, ecc.).
solo una
piccola parte di questa energia “pura” è visibile dai nostri occhi ed è quella
compresa nello spettro di frequenza definito “percezione sensoriale”.
Essa
costituisce l’arco dei colori visibili (l’arcobaleno) ed è compresa nella
frequenza tra i 4000 angstrom e i 7000 angstrom.
I colori
non esistono nella realtà, quello che noi definiamo colori sono una proprietà
della materia (la massa) che, colpita da luce tra 4000 e 7000 angstrom,
riflette tale luce (le onde elettromagnetiche) con una modificazione della frequenza
tale da dare al nostro cervello la sensazione del colore corrispondente a
quella data frequenza.
Noi
sappiamo (ce lo spiega Einstein) che tutta le realtà visibili ed invisibili,
che noi conosciamo, sono costituite da campi elettromagnetici.
La differenza
tra il visibile e l’invisibile è costituita da ciò che noi definiamo “massa”.
La
“massa” non permette ai raggi della “luce” di attraversarla e quindi,
riflettendo “la luce”, la riflette dentro alle nostre pupille dando al cervello
la percezione sensoriale della “vista”.
Finora
non si conosceva (anche se era già stato ipotizzato da tempo) cosa permetteva
all’energia elettromagnetica (invisibile) di diventare (visibile) vale a dire
“massa” con tutte le caratteristiche che la massa ha insite in sé (visibilità,
attrazione gravitazionale, ecc.).
IL
cosiddetto bosone di higgs ci dà
il “quid” per comprendere quale sia la differenza tra il visibile e
l’invisibile:
1) L’invisibile
è l’energia elettromagnetica pura.
2) Il
visibile è l’energia elettromagnetica “trattata” con il “cosiddetto” bosone di higgs che la fa diventare “massa”.
Questo
ci fa comprendere anche come le “cose invisibili” (quantificate dallo
scienziato Margherita Hack nel 95%
dell’esistente nell’universo) siano una realtà assolutamente certa e normale
della cosiddetta “natura”.
Da
tenere presente che per cose invisibili Margherita
Hack intendeva non cose “non vedibili” perché “troppo lontane” e fuori della
portata dei nostri strumenti ottici e scientifici, ma “invisibili” perché non
composte di massa che riflette la luce.
Facciamo
un esempio:
Le
persone “spirituali” sono della categoria 1.
Le
persone “umane” sono della categoria 2.
Del resto è assolutamente comprensibile
come il concetto di energia fosse assolutamente sconosciuto fino a pochi secoli
fa, la descrizione di questa energia, quindi, è stata “biblicamente” definita
“Spirito”.
Pensiamo
ad esempio come i termini “cielo” o “cieli”, biblicamente concepiti come
qualcosa al di fuori della terra e quindi “extraterrestri”, siano
concettualmente assolutamente uguali ai termini “spazio” o “spazi”, pur
tuttavia i primi ci portano a ragionamenti religiosi i secondi a ragionamenti
scientifici pur costituendo la medesima realtà.
Facciamo
solo un paio di esempi:
1)
1Tessalonicesi 4:16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo;
Sarebbe
uguale se noi leggessimo:
1Tessalonicesi 4:16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dallo spazio, e prima risusciteranno i morti in Cristo;
2)
Filippesi 3:20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore,
Sarebbe
uguale se noi leggessimo:
Filippesi 3:20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è negli spazi, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore,
Le
parole quindi variano con le variazioni delle culture ma i termini spesso
definiscono realtà che sono sempre le stesse.
L’Energia di Dio (composta di
un’Energia assolutamente inimmaginabile ed incomparabile) è stata correttamente
definita “Spirito Santo”.
L’energia di Dio ovviamente non è
composta da campi elettromagnetici e la sua essenza è al di sopra di ogni
nostra capacità di comprensione, per questo Dio è fuori della dimensione del
tempo infatti sta scritto:
2Pietro 3:8 Ma voi,
carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: per il Signore un giorno è
come mille anni, e mille anni sono come un giorno.
Dio
vive quindi in un eterno presente.
Gli
“Spiriti” (angeli o demoni) sono persone che hanno un’intelligenza e una
capacità di pensiero molto simili alle nostre, però essendo composti di sola
energia elettromagnetica pura (non trattata con il cosiddetto “bosone di
Higgs”) sono invisibili, perché la loro costituzione non avendo “massa” non
riflette la “luce” e quindi sono impercettibili ai nostri recettori ottici.
Riguardo
alla dimensione del tempo noi sappiamo, da Einstein, che tutta l’energia
elettromagnetica (la luce) è soggetta alla velocità di 300.000 Km/sec.
Questa
velocità non è superabile e se la si supera si va a variare di conseguenza la
dimensione del tempo.
La
formula velocità = spazio/tempo dovendo essere una costante presuppone che a
velocità superiori a 300.000 Km/sec.non può che corrispondere una variazione
del tempo atta proporzionalmente a mantenere la costante di 300.000 Km/sec.
Gli
Spiriti quindi possono percorrere enormi distanze in pochissime frazioni di
secondo mentre per noi il tempo rimane sempre quello che Dio ci ha dato, ed è
quello che Einstein ha scoperto, cioè che un secondo è pari ad uno spazio di
300.000 Km.
C’è una
ragione per la quale Dio ci ha dato questa dimensione del tempo:
Ecclesiaste 3:11 Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli
ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità, sebbene
l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta.
Ecclesiaste 3:14 Io ho riconosciuto che tutto quel che Dio fa
è per sempre; niente c'è da aggiungervi, niente da togliervi; e che Dio
fa così perché gli uomini lo temano.
Ecclesiaste 3:15 Ciò che è, è già stato prima, e ciò che
sarà è già stato, e Dio riconduce ciò ch'è passato.
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