L'Amministrazione che non c'era.
Come da programma ieri sera, 19/11 presso il circolo ARCI di Ponte a Ema, si è svolto l’incontro organizzato da Rifondazione Comunista sul tema della Variante di Grassina ( o del Chianti) alla Chiantigiana.
La serata si è aperta dopo aver atteso invano gli esponenti dell’Amministrazione Comunale (assessore Papini) e del Comitato per la Variante, entrambi ufficialmente invitati da tempo.
L'attesa è stata tuttavia proficuamente impiegata ascoltando l’architetto paesaggista, Francesca Di Natali, che ha illustrato un suo progetto di riqualificazione paesaggistica e funzionale di tutta l’area di Ponte a Niccheri, molto interessante (Tesi di Specializzazione discussa nel 2000, guarda caso con l'arch. Zoppi, attuale assessore alla cultura della Regione, e mi dicono ex preside di Architettura). L’architetto ha illustrato e commentato le otto tavole che mostrano l'evoluzione urbanistica dell’area negli ultimi 50 anni fornendo mirabili soluzioni per il recupero e la compenetrazione di aree con finalità diverse e incompatibili tra loro come quelle Agricole, Sportive, Sociali e di Servizio, per altro inserite in un crocevia rappresentato dall'autostrada e dai collegamenti con i maggiori centri del nostro comune e del Chianti. Gli intervenuti hanno osservato che tale progetto avrebbe potuto essere adottato dal Comune prima di venire a proporre soluzioni, per Ponte a Niccheri, che tengono conto solo del punto dove la variante si sarebbe innestata, ignorando tutto il resto. Questa leggerezza, per non dire altro, ha portato alla nascita annunciata di un nuovo Comitato anche a P.a Niccheri.
Per tornare al vero tema della serata, la Variante, l'assemblea è stata pertanto tenuta da Giovanni Barbagli, Consigliere Regionale di RC, Marco Ronchi consigliere e capogruppo di Rc a Bagno a Ripoli e Sergio Morozzi in rappresentanza del Coordinamento dei Comitati di Bagno a Ripoli. L'assenza della componente apertamente pro Variante, almeno nella versione presentata nei precedenti incontri, ha lasciato il tempo agli intervenuti per domandarsi il perché di questa assenza non annunciata. La chiave di lettura più accreditata, anche da parte di Ronchi, che ha introdotto il tema della serata, è stata quella di un volontario rifiuto del dialogo che potrebbe preannunciare il classico tentativo di un colpo di mano decisionista "facendo valere i numeri", atteggiamento che questa Amministrazione aggiunge Ronchi ha già in precedenza adottato in varie occasioni. Ha poi ribadito che il tema della variante è ormai un cavallo di battaglia che puntualmente spunta prima di ogni tornata elettorale per poter additare alla gente di Grassina chi sono in pratica i cattivi che non vogliono la variante. Non ritiene che si debba correre dietro a questo progetto in quanto bisogna prima mirare a limitare il traffico, creando ad esempio parcheggi scambiatori a monte di Grassina con un coordinamento con gli altri comuni e con quanto viene programmato da Firenze la cui tranvia, chi sa quando, ma si fermerà in piazza Francia. Ronchi cheoltre a queste considerazioni, che il progetto non sia adeguato ed aggravi solo i problemi di P.a Niccheri e si rischia di svenare inutilmente il Comune per un finanziamento che si estinguerà forse nei prossimi 10 anni, impedendo di realizzare altri interventi più limitati ma dei quali Grassina ha bisogno. Nel frattempo in attesa di un progetto coordinato cerchiamo di migliorare la scorrevolezza del traffico per Grassina, che per altro è per buona parte locale e che ha momenti critici solo in alcune ore della mattina e della sera.
Per il Coordinamento dei C. Civici, Sergio Morozzi, ha ringraziato RC che tra i partiti, insieme ai Verdi, con questo invito riconosce il ruolo dei Comitati Coordinati nell'arricchire la democrazia con l'iniezione di proposte fuori da ogni convenienza o gioco politico ma nell'esclusivo interesse dei bisogni della gente e dell'ambiente. Come ribadito più volte dai Comitati il progetto di questa Variante trova la sua unica giustificazione nella cieca volontà politica di costruire prima possibile 200 appartamenti a Capannuccia che aggraveranno ulteriormente, anche in termini di servizi, i problemi di Grassina senza risolvere quelli del traffico, dei parcheggi e della auspicabile pedonalizzazione del centro. Certo se l'Amministrazione proseguisse su questa strada il Coordinamento ritiene che si debba giungere a qualche azione clamorosa per far conoscere alla gente quali siano le vere ragioni delle nostre critiche per sfatare il luogo comune secondo il quale a Grassina necessita una variante ma sono i Verdi ed altri che la impediscono. Per quanto riguarda i Comitati, non la vogliono in questi termini perché non ha una logica ne tecnica ne ambientale, una spesa inutile che potrebbe essere meglio impiegata per parcheggi scambiatori per i Comuni a monte privilegiando semmai la soluzione dei molti problemi di viabilità interna di Grassina.
Barbagli ha esordito ponendo l’accento sul fatto che a 4 mesi dalle elezioni, e con un Sindaco reggente, si vuole portare avanti un progetto che vincolerebbe in maniera pesantissima la futura amministrazione. E’ inoltre sbagliato assecondare ciecamente la logica del fare strade, che porta all’inevitabile incentivazione del mezzo privato con l’effetto di dover sempre costruire di più per permettere la circolazione di sempre più macchine e cosi via, come il caso dell’ampliamento dell’autostrada ci sta insegnando, realizzando così un circolo vizioso dai costi sociali e ambientali altissimi. La soluzione a questo problema per Rc, è quella di incentivare al massimo il mezzo pubblico, che deve però essere efficiente e competitivo, creare parcheggi scambiatori, lanciare un programma di tranvie veloci a livello intercomunale. A livello politico Barbagli ha più volte ribadito la volontà del gruppo di Rc di portare avanti il tema di una "Variante di qualità" con tutte le forze politiche e sociali che condividono questa idea anche in sede di programmi elettorali. Ha aggiunto inoltre che questo progetto difficilmente passerà comunque il vaglio della regione in quanto l'attuale linea è quella di fare opere intercomunali, a maggior ragione quando si tratta di una strada regionale come la Chiantigiana.
Il nostro giudizio sull'incontro
La prima valutazione riguarda la sconcertante e inqualificabile assenza dell’intera Amministrazione Comunale, che invece poche ora prima aveva partecipato, al gran completo, alla presentazione del libro di Giambruno Ravenni "Il modello dell'industria agraria toscana" Bagno a Ripoli: territorio, memoria, identità, presso la Biblioteca comunale alla presenza anche dell’Assessore alla cultura della Regione Toscana, Mariella Zoppi (guarda caso la relatrice della tesi dell'arch. Di Natali, sopra richiamata). Un tale atteggiamento può avere per noi più chiavi di lettura: La prima potrebbe essere quella che qualcuno più in alto, visto il progetto, abbia ravvisato la sua assurdità ed abbia consigliato di non insistere. La seconda é che si voglia forzare la mano a colpi di maggioranza, come si dice di solito, ignorando ogni opposizione e dialogo.
Ma, indipendentemente da ambedue queste ipotesi, rimane tuttavia la evidente conferma di una frattura perpetuata tra l'Amministrazione e le forme di Democrazia partecipativa e suona come un chiaro tentativo di squalificare la voce di tutte quelle componenti sociali e politiche che guarda caso non accentano il principio dell’imposizione dall’alto di soluzioni preconfezionate che calpestano i pochi, quelli di Ponte a Niccheri, in nome o per conto di tanti, quelli di Grassina, facendo gli interessi dei terreni di pochi, rovinando un'altra collina che sarà poi per forza edificata, e cancellando la maestosa vista di un viale secolare con un viadotto parallelo. Il tutto senza un minimo accenno ad un progetto di mitigazione dell'intervento (tipo arch. Di Natali per intendersi) al difuori di indicare le strade le rotonde e rotondine pensando solo a favorire la velocizzazione delle auto, ma senza chiedersi: per andare dove? In coda a ponte a Niccheri o nel viale Europa.
La posizione del Coordinamento dei Comitati è già da tempo chiara rivolta ad una Variante di qualità coordinata per area intercomunale, con integrazione delle infrastrutture con quelle di mobilità dell’intera area metropolitana. Per quanto riguarda Grassina, l'articolo di Signorini su questo sito, riassume quello che secondo noi occorrerebbe a Grassina ancor prima o in contemporanea a qualsiasi Variante.
20.11.2003
Losanse