Pubblichiamo un resoconto dell'incontro sul tema della Variante a Grassina tenuto a P. a Niccheri in quanto attinente agli argomenti trattati nell'articolo di Signorini ed in grado di arricchire il dibattito al fine di stimolare la più ampia partecipazione possibile da parte di tutti i cittadini che devono essere messi nelle condizioni di valutare quello che si andrà a fare.

Un plauso all'Amministrazione che sempre più spesso esce dagli uffici e finalmente viene tra la GENTE.

 

La sera del 25 Settembre 2003 si è tenuto presso il circolo di P. a Niccheri, il previsto incontro tra l'Amministrazione comunale di Bagno a Ripoli e la cittadinanza di quella zona che aveva richiesto chiarimenti sugli aspetti connessi alla prevista variante all'abitato di Grassina della S.S.222.

Per il Comune erano presenti: la VS Dal Pino, Ass.ri Papini e Pisilli; il C.Gruppo DS F.Burgassi ed il dirigente LLPP e URB. Ing. F.Polloni.

L'assessore per le infrastrutture sig.ra Papini ha effettuato una lacunosa esposizione, ma non per colpa sua, sulle caratteristiche del progetto di variante proposto dalla Provincia di Firenze, in particolare ha precisato che il Comune si è riservato la progettazione della zona di innesto con l'attuale viabilità a P.a Niccheri che risulta poca cosa non avendo ricevuto mandato per decidere su un diverso punto di innesto con via dell'Antella, per esempio vicino all'ospedale. Entro Ottobre il Comune parteciperà alla conferenza regionale dei servizi e dovrà dare una qualche risposta in aggiunta alle osservazioni già avanzate per quanto riguarda l'interramento in trincea del tracciato nella zona di Lilliano - La Torre e l'avvicinamento dello svincolo di Scolivigne al paese.

Dal dibattito che è seguito è emersa la volontà della popolazione locale a non accettare nessuna variante che aggiunga impatti ambientali già pesanti in quella zona per la dislocazione di impianti sportivi, l'ospedale, il depuratore, l'autostrada e la terza corsia.

E' altresì emersa una inattesa sensibilità ambientalista dei presenti che hanno tenuto a precisare, indistintamente, l'impatto ambientale su tutta la collina di Belmonte che rappresenterebbero strutture costituite da viadotti, oltre all'insopportabile imbuto che P. a Niccheri costituirebbe una volta realizzata la variante.

Inoltre è stato fatto notare come questa variante percorra solo il territorio del nostro Comune per assolvere in pratica a necessità che provengono dall'espansione scoordinata di comuni come Greve ed Impruneta, i quali non partecipano neppure economicamente alla realizzazione dell'opera. Opera che per altro, a fronte di un costo di 40 ME, assolverebbe solo alla eliminazione del traffico da Grassina ma che sposterebbe poi i problemi nella strettoia di villa Ugolino ed appunto a P. a Niccheri.

Gli abitanti di P.a Niccheri hanno fatto presente che mentre stanno ancora attendendo che vengano risolti i problemi connessi al depuratore è inaudito che da quella zona sia previsto di far passare anche la variante. In generale, dicono, la variante dovrebbe innestarsi semmai tra l'ospedale e la caserma dei "Carabinieri". Questa soluzione sembra non consenta, secondo la Provincia, pendenze compatibili per salire a Belmonte ed in tal caso si dovrebbe riparlare di una galleria. Le gallerie non si fanno perché costano...ecc. ma la maggioranza degli intervenuti è convinta che quando è in gioco la qualità della vita e l'ambiente si può anche pretendere che si spenda di più per avere, in questo caso, anche di più.

Su questa linea sono emerse alcune proposte che richiamano la necessità di pensare in grande, spendendo di più, ma risolvendo, magari "a rate" anche tutta una serie di problemi che già esistono nella viabilità tra P. a Niccheri e Firenze. In particolare è sembrata interessante una proposta fatta da un intervenuto che prevede di incanalare il traffico in una galleria da P. a Niccheri fino a Sorgane, eliminando così anche tutti i problemi della attuale viabilità ordinaria verso Firenze. Tutti sono concordi nel ritenere che l'alternativa a questa proposta potrebbe essere solo la realizzazione di uno scambiatore a P. a Niccheri connesso in tranvia, che per il momento (vedi piano Strategico di Firenze ), e chi sa quando, arriverà in piazza Francia e…forse in pian di Ripoli magari all'altezza di Sorgane.

Verso il Chianti è stata ribadita la necessità di limitare gli insediamenti nei Comuni di Greve e Impruneta con l'assoluta necessità che questi partecipino alla realizzazione dell'opera che potrebbe essere in tal caso a più ampio respiro ed alternativa all'attuale chiantigiana fino o oltre Strada in Chianti, magari ripercorrendo in parte il tracciato del 1° progetto del Comitato per la variante.

E' stata ribadita la necessità di non attuare edificazioni su Capannuccia fino alla esecuzione della variante a Grassina.

Nel frattempo è sembrata interessante la proposta di fare un'Ordinanza per chiudere il transito nell'abitato di Grassina ai mezzi pesanti eliminando così la maggior fonte di degrado ambientale.

Le conclusioni della VS Dal Pino hanno ribadito che rivedere questo progetto significa perdere il finanziamento e quindi ritornare in alto mare.

Il nostro punto di vista.

L'impressione che abbiamo ricevuto dall'incontro è quella che la popolazione di P. a Niccheri non accetti di buon grado quest'opera non vedendola come una soluzione definitiva e magari preferiscono la già critica situazione attuale prima che si rischi di spendere per avere l'incognita di chi sa quale situazione futura. Questa posizione contrasta ovviamente con quanto magari si potrà rilevare a Grassina, se l'Amministrazione sarà in grado di indire un incontro anche in questa frazione. Una cosa è certa, le obbiezioni fatte dai cittadini intervenuti sono più che legittime e, secondo noi, di grande qualità e prive di campanilismi, nel segno di una grande maturità ambientale e civica.

In merito ai Comuni del Chianti vorremmo richiamare l'attenzione su un fatto, non di poco conto; cioè che a Greve, fino a prima della guerra, arrivava il treno. Lascio a chi leggerà queste considerazioni trarre le conclusioni.