Reso conto seduta Consiglio Comunale 29/9/03
Nella seduta del Consiglio Comunale di Lunedì 29 Settembre, erano all'ordine del giorno alcuni argomenti trattati nell'articolo in questione e che quindi, per completezza di informazione, riteniamo utile riportarne un breve resoconto.
In particolare questi argomenti erano contenuti nella interrogazione presentata dai Verdi e Democratici nel Febbraio 2003 in materia urbanistica ed in particolare riguardavano la richiesta di modifiche agli strumenti urbanistici dettati dal piano Strutturale e dal Regolamento Edilizio comunale.
Dopo quella presentazione non era più stato rivisitato l'iter di attuazione, anche per le note vicissitudini legate alla scomparsa del Sindaco Giuliano Lastrucci, come ha tenuto a precisare la V.S. Dal Pino nella sua relazione di risposta alla interrogazione illustrata dal consigliere Da Fano.
La richiesta di modifica si era innestata su quanto previsto dalla delibera 90 del luglio 2002 con la quale il Consiglio approvò la possibilità di revisione del Piano Strutturale del '99 e riguardava il famigerato articolo 56 del Regolamento Edilizio e la riperimetrazione delle aree fragili attigue ai centri abitati, inserite in categoria B anche se irrinunciabili elementi dell'equilibrio paesaggistico.
Tralasciando tutti i preamboli ed andando a vedere i punti che a noi interessano, la V. Sindaco ha ribadito la volontà di superare l'articolo 56 ma, per fare questo, occorrerà individuare percorsi di transizione adeguati sia legali che tecnici per passare ad un nuovo regime che non preveda più i vani come elemento di misura del costruito, ma le superfici utili abitabili per ogni appartamento. Con l'art.56, infatti, aveva ribadito il relatore Da Fano non si arriva mai a percepire quanto territorio effettivamente edifico e comunque si introducono indubbiamente squilibri rispetto agli standard correnti, previsti da leggi urbanistiche dello Stato, per abitante. Abitanti che a dispetto del fabbisogno abitativo programmato non aumentano diciamo noi (La V. Sindaco ha richiamato infatti i dati dell'ultimo censimento, di pochissimo superiori a 25000 abitanti e quindi inferiori ai 27.382 del precedente rilievo del '91).
Per chi non conoscesse l'articolo 56 del R.E. o comunque non avesse ben chiaro il meccanismo surrettizio, denunciato sommariamente nell'articolo qui sopra, ripetiamo "l'ingegnosa" pensata con un esempio. In pratica nelle nuove edificazioni private è permesso di conteggiare come un vano stanze fino a 36mq e come mezzi vani stanze fino a 12 mq. Con queste regole, ad esempio, un appartamento di due vani utili potrà misurare da 48 a 72mq, secondo le combinazioni delle superfici massime dei vani suddette (12+12+36)mq oppure (12+12+12+12)mq oppure (36+36)mq, al netto dei servizi.
Per quanto riguarda l'altro argomento, la riperimetrazione
, affinchè tutti possano capire, si deve spiegare che questa parola, in urbanistica, indica i perimetri ai quali sottendono aree di territorio con caratteristiche omogenee in funzione delle quali il Piano Strutturale (o Piano Regolatore) attribuisce destinazioni, individuate dal DM 1444 del '68, che ne indica 6 corrispondenti ad altrettante lettere dell'alfabeto A, B….ecc.Semplificando dalla prima all'ultima si passa dalle aree edificate urbane (A) a quelle non edificabili di interesse esclusivamente pubblico (F).
La V. Sindaco ha fatto presente che l'ufficio Urbanistica sta lavorando alla stesura di una nuova perimetrazione nonostante il sottodimensionamento dell'ufficio e gli stravolgimenti subiti per l'avvicendamento del dirigente ma quanto prima il lavoro sarà portato in Consiglio.
Il nostro punto di vista:
In merito a quanto detto sul superamento dell'art.56
riteniamo, che pur con tutte le scusanti derivanti dalla perdita di conoscenze, non solo su questo problema, ma anche su tutti quelli dell'urbanistica che venivano curati direttamente da Lastrucci, riteniamo che non sia stata fatta chiarezza sulla effettiva volontà di bloccare, almeno tutto quello che ancora non è transitato in Commissione Edilizia Integrata, e si ha la sensazione che il temporeggiamento non sia strutturale ma "artefatto" per favorire l'inserimento di piani attuativi…..dei soliti Don Rodrigo.In ogni caso non risulta chiaro cosa si intenda per Superficie Utile Abitabile (SUA) e come questa venga posta in relazione alle altezze ed all'estensione del lotto edificabile. Pensiamo che sarebbe bene precisarlo poiché temiamo che se non si reintroducono gli indici di edificabilità e si lascia a chi progetta il compito di decidere le caratteristiche degli appartamenti la nostra impressione è che non ne usciremo. In pratica il problema uscito dalla porta eliminando il "vanometro" ci rientra dalla finestra con la SUA. Chi decide quale superficie utile si deve considerare di volta in volta?! E su che basi?!
In merito alla riperimetrazione questo argomento interessa particolarmente la zona di Bubè in quanto nell'ultimo P. Strutturale le aree intorno all'abitato consolidato di Bubè sono state inserite in categoria B, che in pratica rappresenta l'anticamera della edificabilità previa presentazione di proposte di variante.
Queste aree sono invece da ritenersi "fragili", per le loro evidenti caratteristiche riconducibili ad un’economia agricola debole o/e tutela paesaggistica, (Articoli 24, 25 ,26 e 27 della disciplina del piano di indirizzo territoriale per l’attuazione della LR 5 del 16./1/95 e articoli 35, 36 e 37 del Regolamento Urbanistico Comunale), e pertanto riteniamo che debbano essere riperimetrate come aree omogenee di tipo E, ed in parte anche di tipo F, come tutta la collina dove si tiene la Rievocazione Storica del Venerdì Santo, fin dalla parte bassa di via Lorenzoni, destinandola a verde pubblico (area Multifunzionale) come proposto, (in occasione delle "Tesi" su una possibile sistemazione partecipata di Grassina), dal nostro Comitato e da altre associazioni locali, Acli e Cat in testa, per controbilanciare una realtà di saturazione totale di tutte le aree a verde dell’agglomerato centrale di Grassina al quale potranno risultare funzionali in quanto facilmente fruibili attraverso la realizzazione dei collegamenti pedonali da noi proposti.
Attendiamo pertanto le proposte dell'Amministrazione, ma queste, sono le nostre richieste.