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INTERVENTO DEGLI STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA AL DIBATTITO PUBBLICO PRESSO LA SEDE DEL CIRCOLO DEL PRC CHIAIA-POSILLIPO "VERA LOMBARDI" SU "NON TOCCHIAMO LA SCUOLA PUBBLICA NON STRAVOLGIAMO LA COSTITUZIONE, RIBELLIAMOCI!"

NAPOLI, GIOVEDI' 17 DICEMBRE 1998 ORE 17,30

 

Mi presento: sono Mauro, delegato degli "Studenti di Giurisprudenza in Lotta" e membro del "Coordinamento dei Collettivi Universitari Napoletani".
Gli "Studenti di Giurisprudenza in Lotta" non possono non condannare risolutamente e con forza la vile aggressione poliziesca del governo D'Alema - Cossiga - Cossutta diretta dal ministro dell'Interno Jervolino ai danni degli studenti milanesi il 1° dicembre e di quelli catanesi il 4 dicembre scorsi. Questi atti di repressione si aggiungono a quelli di cui sono stati vittime gli studenti torinesi e fiorentini nella giusta e sacrosanta battaglia contro la privatizzazione della scuola, la "parità", i finanziamenti pubblici alla scuola privata.
Passiamo ora a spiegare cos'è l'organismo di massa "Studenti di Giurisprudenza in Lotta". Noi, nel fuoco della lotta universitaria sviluppatasi lo scorso anno contro la famigerata "bozza Martinotti", la proposta "Folena" (PDS) e il ddl "Mirone" (Rinnovamento Italiano), abbiamo creato questo organismo che contesta ogni forma di privatizzazione delle scuole e delle Università pubbliche e si oppone fermamente alla controriforma scolastica dell'ex-sessantottino pentito Berlinguer, promotore negli anni '70 della "distruzione della scuola borghese". Di conseguenza diamo il nostro pieno sostegno agli studenti in lotta contro l'autonomia didattica e finanziaria ed in particolare a quelli napoletani con i quali stiamo portando avanti una battaglia comune. E' scandalosa la presa di posizione dei presidi nei confronti di coloro che protestano: è ipocrita la giustificazione di "interruzione di pubblico servizio". Un atto ignobile, come quello intrapreso dal Provveditore agli studi Salvatore Cinà che dalle colonne del "Corriere del Mezzogiorno" di oggi ha minacciato: "Bisogna ripristinare la legalità nelle scuole. Da oggi adotteremo provvedimenti più drastici. Se sarà necessario useremo le maniere forti". E secondo voi, intervenuti qui presenti, questa dichiarazione è sintomo di democrazia e dialogo con gli studenti? A noi pare proprio di no. Sulla base di queste situazioni che si stanno verificando non solo a Napoli ma in tutta Italia, lanciamo l'invito a partecipare criticamente alla manifestazione di Roma del 19 dicembre. "Criticamente" perché non vogliamo concedere la "piazza" ai sedicenti sindacati degli studenti UDS e UDU , filo-Berlinguer, portando contenuti alternativi, presenti nella piattaforma del "CCUN". Né una lira né un privilegio alle scuole private: non accettiamo assolutamente il fantomatico finanziamento "indiretto" i cui criteri sono ancora tutti da stabilire e che comunque si prestano, dai primi disegni, molto vaghi. E' poi scandaloso che questa proposta venga sfruttata squallidamente dal pennivendolo Giorgio Bocca che, richiamandosi alla manifestazione del 19, dalle colonne del "Venerdì" de "La Repubblica" se ne faceva il più accanito sostenitore. No, cari presenti, noi ribadiamo ancora una volta la contrarietà ad ogni forma di privatizzazione dell'istruzione pubblica avanzata dal governo D'Alema - Cossiga - Cossutta - Berlinguer. Sosteniamo un'Università pubblica, gratuita e governata dagli studenti. Siamo contro l' "autonomia" e la parità tra scuola pubblica e scuola privata, che porterebbe ad un totale asservimento alle necessità dei potentati economici, finanziari ed ecclesiastici. Riteniamo che la scuola e l'Università devono essere concepite come servizi sociali e non come fonti di introiti per lo Stato e di profitto per i capitalisti; in quanto servizi sociali esse vanno finanziate attraverso imposte ordinarie senza chiedere agli studenti tasse specifiche. Siamo per la costruzione di un grande movimento studentesco fondato sulle regole dell'Assemblea generale e della democrazia diretta: non condividiamo gli organi collegiali universitari o medi che siano, perché lontani da qualsiasi rappresentatività e ricettacolo di carrierismo distante anni luce dai problemi degli studenti. Di conseguenza invitiamo i militanti di base del Partito della Rifondazione Comunista ad unirsi alla lotta degli "Stu.Gi.Lo." e del CCUN per un'Università pubblica e gratuita abbandonando, una volta e per tutte, le illusioni istituzionali rappresentate dagli organi collegiali.

 

STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA

 

 

 

Napoli, 17/12/1998

COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”

 

Per partecipare, o chiedere informazioni:

tel. 328.3863982

e-mail: collettivo@collettivo.cjb.net

 

 

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