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NO AGLI SBARRAMENTI PROPOSTI DAL
MINISTRO ZECCHINO! Con questa dichiarazione, apparsa sulla stampa, il ministro
Zecchino motiva gli ultimi due provvedimenti adottati dal governo D'Alema
in materia di scuola e università: il numero chiuso e la canalizzazione.
Nonostante Zecchino continui ad affermare, provocatoriamente: "Il
paletto vero è il numero chiuso (...) io non lo condivido, è
la soluzione sbagliata", egli è il primo firmatario della
legge n.264/99 che introduce il numero chiuso in tutte le università
che ne facciano richiesta. Alla selezione del numero chiuso si lega a
doppio filo la cosiddetta canalizzazione che, eliminando una delle conquiste
studentesche del '68, abolisce la liberalizzazione degli accessi universitari.
In sostanza con la canalizzazione gli studenti che hanno, ad esempio,
frequentato una scuola superiore di area scientifico-tecnica, per iscriversi
ad una facoltà di area umanistica saranno obbligati a frequentare
corsi propedeutici e ad affrontare una serie di prove selettive. Questo
provvedimento viene giustificato attraverso un'assurda teoria secondo
la quale l'alto numero di abbandoni all'università sarebbe dovuto
al fatto che una grossa quantità di studenti sceglie un percorso
di studi non congruente con la formazione superiore ricevuta in precedenza.
In realtà, persino il "Sole 24 ore" ha recentemente riportato
dati statistici che dimostrano invece il contrario, e cioè di come
l'abbandono universitario sia essenzialmente da ricondurre alla condizione
economico-sociale degli studenti. "COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI UNIVERSITARI NAPOLETANI" Il Coordinamento si riunisce tutti i mercoledì alle ore 16,00 nell'aula R5 di Palazzo Giusso, sede dell'Istituto Universitario Orientale. Per contatti, e-mail: giap@ecn.org
Napoli, 3 Novembre 1999 COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”
Per partecipare, o chiedere informazioni: tel. 328.3863982 e-mail: collettivo@collettivo.cjb.net
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