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Solidarietà agli studenti sfrattati dagli studentati! Presidio alla mensa!

 

Giovedì, 29 Novembre 2001

 

PIENA SOLIDARIETA' AGLI STUDENTI SFRATTATI DAGLI STUDENTATI!

RIAPERTURA DELLE MENSE!

PRESIDIO ALLA MENSA DI VIA MEZZOCANNONE 16, LUNEDI' 3 DICEMBRE, ORE 12, CON IL COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI!

CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI PASQUINO E DI FRANCESCO BORRELLI!

 

Martedì 27 novembre, il Consiglio d'Amministrazione dell'E.Di.S.U. Napoli 1, ha deliberato a maggioranza, malgrado l'opposizione della Sinistra Universitaria, la chiusura delle 3 Case dello Studente e di 3 delle 4 mense universitarie di Napoli.

La giustificazione del provvedimento è la messa in sicurezza degli edifici.

Il Collettivo Studenti di Giurisprudenza in Lotta esprime incondizionata solidarietà alle studentesse e agli studenti sfrattati dalle 3 residenze, ai quali sono state lasciate solo 24 ore di tempo per sgombrare gli edifici! Oggi pomeriggio le studentesse e gli studenti sfrattati, appoggiati dal Coordinamento Napoletano dei Collettivi Universitari e dalla Sinistra Universitaria, hanno contestato la decisione del CdA, a un affollato dibattito nella sede centrale dell'Università "Federico II" a c.so Umberto, al quale sono intervenuti rappresentanti della Regione, della Confedilizia e del Sunia.

Le studentesse e gli studenti hanno lungamente applaudito Mario, responsabile Diritto allo Studio del Collettivo Studenti di Giurisprudenza in Lotta, il rappresentante del CdA Fabio Santoro della Sinistra Universitaria (che ha votato contro la delibera) e i compagni del Collettivo di Lettere e del Dipartimento di Lotte Sociali dell'IUO, i quali hanno fatto appello all'unità fra gli studenti, e che hanno attaccato duramente Francesco Borrelli, rappresentante eletto al CdA per Confederazione degli Studenti, principale artefice della delibera, e Pasquino, direttore dell'E.Di.S.U. da più di vent'anni, cui è stato contestato il pluriennale degrado dell'Ente. Contrarietà alla delibera del CdA è stata espressa anche dal Consiglio degli Studenti d'Ateneo.

Il Coordinamento dei Collettivi ha indetto un presidio di protesta e contro-informazione per lunedì 3 dicembre alle ore 12, presso la mensa centrale, in via mezzocannone n° 16, che secondo la delibera dovrà essere chiusa. Le studentesse e gli studenti sfrattati hanno dato la loro adesione al presidio, così come la Sinistra Universitaria.

Riportiamo qui l'appello delle studentesse e degli studenti delle tre residenze.

COLLETTIVO STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA - NAPOLI

http://digilander.iol.it/collettivonapoli - e-mail: concia@supereva.it - tel.: 328/3863982

  

 

OGGETTO: INDICIBILE SFRATTO DI STUDENTI UNIVERSITARI

 

A Napoli ci sono 3 residenze universitarie e 4 mense gestite dall'EDISU (ente per il diritto allo studio universitario). Le residenze possono ospitare circa 250 studenti al fronte delle 16.000 domande di borse di studio di quest’anno! La maggioranza degli iscritti all'Ateneo Federico Il sono fuori sede, poiché il bacino &utenza coincide con tutto il Mezzogiorno!

 

La nostra odissea inizia nel Giugno dei 2000, quando l'Ente ha deciso di smantellare le cucine della residenza negandoci la possibilità di poter mangiare nella struttura.

 

Luglio 2000: sul bando di concorso per ]'anno 2000/01 si dichiara che il servizio alloggio è sospeso poiché le residenze non sono a norma della 626/94.

 

Comincia la nostra protesta. Incontriamo l'assessore alle Politiche formative, Luigi Nicolais, il quale si fa portavoce delle nostre proteste presso l'ente.

Fine Settembre 2000: le residenze restano aperte e dovranno iniziare i lavori di adeguamento con gli studenti dentro alle strutture. Il Genio Civile dà il suo bene placido per lasciare gli studenti nelle strutture. La Regione Campania stanzia i miliardi per l'adeguamento.

 

Luglio 2001 : esce il bando di Concorso per le Borse di Studio 2001/02. All'art. 8 si legge : "A causa dell'obbligo di adeguare a norma le residenze universitarie, così come prescritto dalla L. 46190 e dal D.L. 626193, il servizio alloggio destinato esclusivamente a studenti fuori sede, è provvisoriamente sospeso per quanto concerne le nuove assegnazioni. IN VIA DEL TUTTO ECCEZIONALE GLI STUDENTIA ATTUALMENTE ALLOGGIATI NELLE SUDDETTE RESIDENZE, SARANNO A UTORIZZATI A PROSEGUIRE IL LORO SOGGIORNO SOLO SE, IN POSSESSO DEI REQUISITI DI IDONEITA' PER IL CONSEGUIMENTO DELLA BORSA DI STUDIO PER L'ANNO ACCADEMICO 2001/02”

 

23/11/01 sul giornale "Ateneapoli" esce un'intervista all'assessore Nicolais che conferma la volontà della regione Campania di tenere le residenze aperte e potenziarle

 

27/11/01 l'Ente ha deciso che chiuderà 3 delle 4 mense e le 3 residenze, lasciando letteralmente per strada quanti ancora vi soggiornano, anche se in possesso di tutti i requisiti: sia economici sia di Merito.

 

28/11/2001 su Il Mattino appare un articolo con un intervento dei Presidente della Confederazione Studenti e consigliere d'amministrazione, Francesco Borrelli, uno dei nostri rappresentanti che ha votato per la chiusura delle residenze.

 

PUNTO DELLA SITUAZIONE ATTUALE E NOSTRE CONTESTAZIONI A BORRELLI:

 

Le residenze non chiuderanno per l'inizio dei lavori poiché le gare d'appalto si chiuderanno, semmai inizieranno, almeno fra trenta mesi.

Borrelli afferma che da anni le Residenze sono poco utilizzate. In realtà è l'ENTE che non ha permesso l'ingresso di nuovi studenti, nonostante ci sia il triplo delle richieste rispetto alla capacità del servizio. Teniamo presente che alla Federico Il afferisce tutto il centro sud (quindi studenti fuori sede) che si avvantaggerebbe di un servizio di posto alloggio in una città come Napoli dove c'è penuria di abitazioni per gli stessi cittadini.

Consideriamo, inoltre, che nelle strutture residenziali si stanno tuttora svolgendo lavori di manutenzione (addirittura si sta installando una costosa linea ADSL che nessuno potrà usare) che in vista della chiusura risulterebbero degli inutili sprechi.

 

 

 

 Con lo spostamento delle unità lavorative non si otterrà, secondo il nostro punto di vista, nessun miglioramento dei servizi, né tanto meno un risparmio sulle spese: i lavoratori continuerebbero (giustamente) a percepire lo stipendio, che grava sul bilancio dell'ENTE, venendo spostati in altre strutture universitarie che hanno una minore necessità (consideriamo inoltre che le strutture alle quali afferirebbero le unità lavorative funzionano già a pieno regime e non si avrebbe nessun vantaggio reale).

Ricordiamo al sig. Borrelli che la maggior parte delle spese relative alle residenze (~Lit. 3.200.000.000) è destinata al personale (~Lit. 2.400.000.000). Banalmente, la cifra che sarebbe effettivamente risparmiata è di circa 800.000.000 di lire (cifra irrisoria per un ente come il nostro).

 

In merito alla questione delle 250.000 lire al mese che verrebbero stanziate agli studenti attualmente in residenza vogliamo rilevare che la cifra è errata (e non crediamo sia un errore di stampa!!) poiché il consiglio d'amministrazione ha deliberato una cifra diversa (Lit. 350.000). Ci chiediamo come sia possibile fare una dichiarazione pubblica senza conoscere i termini della questione. Inoltre, come è possibile che le dichiarazioni siano state pubblicate in tempo utile alla stampa se il consiglio si é chiuso alle 20.30?

Noi bocciamo fin da ora questa proposta che agli occhi degli altri studenti dell'Ateneo risulterebbe ingiusta e non parificante. Secondo il D.P.C.M. sul diritto allo studio e la legge quadro sempre per i diritti allo studio dei '91 il compito funzionale dell'ENTE è di dare servizi e non soldi. Ciò spiega perché ci sono dipendenti e non solo ragionieri!

Ancora vogliamo sottolineare la contraddittorietà dell'ENTE che sul bando di concorso per le B.S. 2001/02 all'art. 8 dichiara che le residenze resteranno aperte per quanti ne hanno ancora diritto, ma dall'oggi al domani l'Ente ha deciso che chiuderà 3 delle 4 mense e le 3 residenze.

 

Si è chiesto il sig. Borrelli come faranno gli studenti che devono uscire adesso, a Dicembre. dalle residenze a trovare una casa? Sa il sig. Borrelli che non si trova nessuno disposto a stipulare un contratto e che per essere considerati fuori sede l'ENTE pretende un certificato registrato?!

 

Tutti gli studenti sono impegnati con corsi ed esami: come potranno studiare? Molti saranno costretti ad interrompere gli studi ... è giusto che siano loro a pagare lo scotto per anni di inadempienze da parte dell'EDISU?

 

Molti sono gli studenti che si sono laureati grazie a questa struttura. La residenza è un luogo dove si possono scambiare opinioni e maturare intellettivamente. Spesso vengono ospitati studenti dell'Erasmus che provengono da tutto il mondo! Sarà forse, anche questa caratteristica che spaventa i politici?

 

Gli studenti delle tre residenze

 

P.S.

1 num. che potete contattare sono:

347 7698496

081 5469866 Chiedere di Nancy

 

 

 

 

Per partecipare, o chiedere informazioni: tel. 328.3863982

 

COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”