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ANCHE I "FIGLI" A ROMA COI "PADRI"! L'attacco del Governo allo Statuto dei Lavoratori si inserisce nel più ampio quadro di attacchi allo stato sociale a cui stiamo assistendo. In particolare la modifica dell'art. 18 e la previsione dell'arbitrato nelle controversie in materia di lavoro pongono il lavoratore subordinato alla mercè del datore, il quale lo potrà così cacciare in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo, anche discriminatorio. Se infatti l'imprenditore non sarà costretto a reintegrare il lavoratore ingiustamente licenziato, le norme dello statuto che tutelano la libertà e la dignità dei lavoratori perdono di fatto ogni consistenza. GLI ATTACCHI Al DIRITTI DEI LAVORATORI HANNO LO STESSO OBIETTIVO DELLE RIFORME DELLA SCUOLA E DELL'UNIVERSITÀ: QUELLO DI TRASFORMARCI TUTTI IN PEZZI DI UN INGRANAGGIO, FLESSIBILI E SENZA DIRITTI. L'unico obiettivo dei governi liberali è liberare il profitto da ogni ostacolo che incontra sul suo cammino: non importa che questi ostacoli si chiamino giustizia, stato sociale o istruzione pubblica. PER QUESTO MOTIVO LA LOTTA IN DIFESA DELL'ART. 18 NON È SOLO UNA LOTTA DEI LAVORATORI, MA ANCHE DEGLI STUDENTI E DI TUTTI COLORO CHE PENSANO CHE IL DIRITTO A UN'ESISTENZA LIBERA E DIGNITOSA PER TUTTI E TUTTE SIA PIÙ IMPORTANTE DEI PROFITTI DELLE IMPRESE
Napoli, 20 marzo 2002
COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”
Per partecipare, o chiedere informazioni: tel. 328.3863982 e-mail: collettivo@collettivo.cjb.net
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