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NO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE A NUMERO PROGRAMMATO! COSTRUIAMO INSIEME UN COMITATO PER L'ABOLIZIONE
DEL NUMERO CHIUSO! Con la legge 264/1999 approvata
in piena estate (2 agosto) si sancisce definitivamente un vecchio progetto
di reazionari e baroni d'ogni risma spazzato via dalle grandi conquiste
studentesche dei '68: l'instaurazione dei numero chiuso in tutte le università
italiane. Ciò rappresenta la pietra tombale del cosiddetto "diritto
allo studio" e l'instaurazione di un sistema selettivo, discriminante
e vessatorio per tutto il popolo studentesco. Nella nostra facoltà,
poi, questa stessa selezione colpirà, a partire dall'anno accademico
2000-2001, i laureati di Giurisprudenza con l'introduzione del numero
programmato per l'accesso alle scuole di specializzazione per le professioni
legali. Nonostante il COLLETTIVO
STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA si sia opposto negli anni scorsi
all'instaurazione di questo vergognoso progetto, al punto di riuscire,
di concerto con le mobilitazioni in altre facoltà di legge sparse
nel nostro paese, a bloccare e spezzare via il famigerato "DDL Folena",
sembra che, con l'introduzione prossima dell'autonomia didattica, gli
atenei adotteranno il sistema degli sbarramenti con voto (vedi la cosiddetta
"Bassanini 2" e il Dlgs 398197). Le responsabilità di
questo scempio antistudentesco ricadono tutte sul governo D'Alema e compagnia
brutta, che oltre a "meritare" il titolo di guerrafondaio, ha
aggiunto alla sua bacheca di orrori politici anche quello di alfiere delle
controriforme universitarie. Una situazione, questa del numero programmato
(la versione "soft" del numero chiuso) che va combattuta nella
nostra facoltà con la costruzione di un gruppo o di un comitato
di studenti e studentesse il più allargato possibile, che si riconosca
in una piattaforma di rivendicazioni alternative a quelle dei governo.
Solo così si potrà spazzare via quella logica del numero
chiuso che rappresenta il tassello finale della privatizzazione dell'Università
e la conferma della subalternità schiacciante degli studenti: tutto
sotto l'egida delle rigide direttive dell'Unione Europea. Bisogna lottare
per una Università pubblica, gratuita e governata dalle studentesse
e dagli studenti, obiettivo che si potrà raggiungere soltanto tramite
le assemblee generali che faranno perno sul principio della democrazia
diretta. e-mail: concia@iol.it Napoli, 1/10/99
COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”
Per partecipare, o chiedere informazioni: tel. 328.3863982 e-mail: collettivo@collettivo.cjb.net
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