Risposte al questionario dell'Associazione "Hic
et Nunc" sulla "Riforma" universitaria
Era necessaria questa
riforma universitaria?
Certo che era necessaria.
L'Unione Europea "si arma" per competere con altri sistemi (Usa
e Giappone): con gli accordi di Bologna e della Sorbona, applicati in
Italia dalla "riforma" Zecchino, viene riformato il sistema
europeo dell'Istruzione superiore, per piegarlo alle esigenze delle aziende.
La "riforma" è quindi necessaria per ridurre l'Università
ad "ancella" del sistema produttivo, a discapito della formazione
critica degli studenti. Gli atenei, in una competizione selvaggia tra
loro, produrranno abbondanza di mano d'opera intellettuale ( laurea triennale
) iper-specializzata flessibile e non garantita, e una ristretta classe
dirigente ( laurea quinquennale ) ottenuta con una selezione dura che
sfavorirà i fuori-sede, gli studenti-lavoratori, e in genere gli
studenti più svantaggiati.
Quali sono i difetti e i pregi?
Di difetti ce ne sono molti:
- Il classismo dovuto ai 48 crediti e al 3+2.
- Svilisce ancor più di prima il vero ruolo che dovrebbe avere
l'Università di creare cittadini e cultori di specifiche discipline.
- Affossa la libertà di scegliersi un proprio percorso di studi
- Aumenta il valore della quantità a discapito della qualità
- Produce tecnici privi di capacità critica
L'unico pregio è che inasprisce e rende più chiara la vera
essenza dei rapporti sociali
Che consigli daresti per applicare
meglio la riforma a presidi e professori?
I consigli sono:
-I professori tendenzialmente dovrebbero avvantaggiare gli studenti provenienti
dalle classi abbienti e svantaggiare gli altri
-Si dovrebbe accentuare la competizione sfrenata tra gli studenti
Napoli,
18 marzo 2002
COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”
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