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Vincenzo De Waure

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CONTRO PRECARIETÀ, LICENZIAMENTI,
SELEZIONE DI CLASSE

SOLO LA LOTTA PAGA

Anche gli studenti, con un unico spezzone, stamattina sono scesi in piazza, per lottare contro le riforme di scuola e università, e quindi contro una cultura sempre più cara (v. tasse, libri, trasporti etc.), l'aziendalizzazione del sistema formativo che ci rende "burattini delle imprese", contro una scuola e un'università carcere, in cui non è permesso parlare, pensare, né tanto meno lottare. E la riforma Zecchino, come quella Moratti (prima Berlinguer) stanno cambiano scuola e università non sulle esigenze degli studenti (che, anzi contano sempre meno), ma su quelle delle imprese!
Queste riforme si inseriscono in quei progetti di privatizzazione, di tagli alle pensioni, di licenziamenti, di eliminazioni di garanzie (v. art 18) che stanno colpendo tutti i lavoratori, precari, disoccupati etc.
Non è quindi per "solidarietà" che gli studenti sono oggi in piazza al fianco degli operai, dei lavoratori e di tutti i soggetti in lotta, ma perché sono vittime degli stessi progetti, di una stessa politica! Una politica di attacco ai diritti, di precarizzazione del futuro e della vita che non viene portata avanti solo oggi dal governo Berlusconi, ma che è partita anni fa col centro-sinistra (v. le riforme di scuola e università, il Pacchetto Treu, etc.) e che la destra sta applicando con "più energia", perché aumenta la crisi e queste riforme si fanno sempre più necessarie (anche per rispettare dei parametri europei).
E' proprio per questo che critichiamo un metodo "ad intermittenza" (un governo si e uno no!) di fare politica, il correre dietro a grandi scadenze senza costruire niente - né lotte, né radicamento, né conquiste - tra un vertice e l'altro, tra uno sciopero generale e l'altro. E dove sono tutti i giorni in cui si lotta contro riforme, guerre, repressione, le organizzazioni che si propongono come paladini degli interessi di studenti e lavoratori, e che magari solo poco tempo prima hanno votato le riforme, le guerre, la repressione?
La lotta nelle scuole, nelle università, nelle fabbriche, nelle piazze deve essere quotidiana e cercare di radicarsi sempre più fra tutti quelli che stanno subendo ormai da anni attacchi e repressioni. Bisogna riprendersi i luoghi di lavoro, gli atenei e le scuole per riappropriarci sia materialmente di posti in cui ci opprimono e sfruttano, sia di una possibilità di fare politica, di lottare, di migliorare materialmente le nostre condizioni di vita. Tutti i giorni.

RIAPPROPRIAMOCI DEL NOSTRO FUTURO
STUDENTI, OPERAI, DISOCCUPATI, VINCEREMO ORGANIZZATI

SOLIDARIETÀ AGLI OPERAI FIAT

 

AUTORGANIZZAZIONE STUDENTESCA - autorgstud@ziplip.com

COLLETTIVO LETTERE - collettivolettere@hotmail.com
COLLETTIVO STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA - collettivo@collettivo.cjb.net

 

 

Napoli, 18/10/2002

COLLETTIVO “STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA”

 

Per partecipare, o chiedere informazioni:

tel. 328.3863982

e-mail: collettivo@collettivo.cjb.net

 

 

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