La scherma

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Praticata da campioni come d'Artagnan e Zorro, protagonista di entusiasmanti sequenze cinematografiche, ricchissima di gloria per i colori azzurri, la scherma è uno sport veramente completo, nel quale il  fattore fisico si sposa con l'intelligenza e con l'aspetto squisitamente tecnico.

Come tante discipline sportive la scherma rappresenta l'evoluzione di un'attività umana praticata fin dai tempi più antichi, e ancora oggi si basa sul principio originario: colpire senza essere colpiti.

La scherma è come se nascesse con le prime, rudimentali armi di legno. E' impensabile lo sviluppo attuale della storia, senza le grandi battaglie che fin dai tempi antichi tra le prime civiltà furono affidate alle mani e alle armi dei soldati. Alcuni ritrovamenti in terra egizia testimoniano l'esistenza di scuole di spada, la cui evoluzione, la cui storia risponde perfettamente alla necessità dei tempi: chi non conosce le grandi spade medioevali, tanto pesanti da risultare difficili da alzare per scardinare le robuste armature, chi non conosce le scimitarre orientali e le sciabole dei pirati, chi non conosce i sottili fioretti degli eserciti settecenteschi?

Dal Rinascimento in poi, pian piano, l'arma, più che nel campo militare (sostituita dall'avvento della polvere da sparo), trova impiego presso le classi più agiate, che le affidano il compito di lavare l'onore; si duella anche per futili motivi, per scommessa ad esempio, o per un gesto mal interpretato (in Italia nel 1875 si hanno ben 116 duelli tra parlamentari!). Così, imparare a tirar bene di scherma diviene un'esigenza: fioriscono nuove scuole, dove si tira sempre meno con scopi cruenti e sempre più con spirito agonistico, con l'unico scopo di dimostrarsi migliori.

Nasce in tal modo lo sport della scherma: per non farsi male, la lama diventa più flessibile e presenta un ingrossamento in punta, mentre l'atleta ha una maschera per proteggere il viso e un corpetto imbottito. Le scuole più famose sono in Italia e in Francia e a lungo la scherma sportiva si basa sulla rivalità tra queste due nazioni. Ogni arma ha un bersaglio valido e il fioretto è l'arma più antica. L'Italia ha sempre fatto man bassa di medaglie olimpiche: in nessuno dei Giochi a cui ha partecipato è rimasta a bocca asciutta. Oltre all'Italia e alla Francia anche le nazioni dell'Europa orientale hanno una buona tradizione alle spalle (Russia, Ucraina, Polonia, Ungheria) e negli ultimi anni stanno avanzando con decisione (soprattutto in campo giovanile) nazioni come gli Stati Uniti e Cina. Sostanzialmente esistono scuole tecnico-tattiche diverse che corrispondono all'uno e all'altro paese, ma la forza e al contempo la debolezza dell'Italia sta nel non avere un tipo di scherma categorico e stereotipato e ciò favorisce l'esplosione incontrollabile dei nostri talenti naturali.

Per evitare le contestazioni le armi elettrificate sono state collegata ad con cavo ad un dispositivo luminoso che segnala la validità delle stoccate.

La scherma richiede molto controllo e autodisciplina. Per ricordare le origini cavalleresche gli schermidori devono salutare l'avversario, i giudici e il pubblico. Allo schermidore sono richieste grandi capacità intellettive, sia per apprendere i colpi e le parate, sia per analizzare in frazioni di secondo le intenzioni dell'avversario, come in una partita a scacchi giocata a velocità incredibile. Ma l'importante comunque... è avere un buon maestro!

 

[una parte del testo è stata presa dall'inserto del Corriere dello Sport-Stadio del 1994 "Topolino Sport - Speciale Scherma"]

 

 

 

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