STILE

 

  • Premessa.

Parlare di una tecnica di ripresa giusta è un pò limitativo. Cinema e televisione ci mostrano molti stili differenti: il cinema classico, fatto di inquadrature pulite, movimenti di camera lenti e controllati, la tecnica dei registi appartenenti al dogma 95 (un manifesto sul cinema che prevede per i firmatari la violazione di ogni norma del cinema classico: no all’illuminazione artificiale, no al cavalletto, audio solo in presa diretta etc.). Sulla televisione si pensi alla differenza tra un “Maurizio Costanzo show” simile al cinema classico e  “Le Jene” dallo stile convulso e quasi privo di inquadrature fisse. Per non parlare poi dello stile dei videoclip dove tutto è concesso. E divertirsi con la telecamera vuol dire anche sperimentare sempre nuovi tipi di ripresa.

Fatta questa premessa è bene ricordare che comunque, qualsiasi sia lo stile che volete adottare, vi sono delle regole di ripresa che devono essere conosciute, perché sono la grammatica della ripresa. Io le ho apprese lavorando come cameraman presso un’emittente televisiva. Una sorta di ABC dell’inquadratura, fatta di concetti molto semplici partendo dai quali poi ogni variante è concessa al gusto dell’operatore. Con la coscienza che è una variante che avrà un determinato e voluto effetto. Sia che giriate una cerimonia, un documentario, un cortometraggio o un film hollywoodiano!

Ritmo:

  • Lunghezza della scena: non più di 5 o 6", salvo casi particolari.

  • Evitare quelle che io chiamo riprese "a pennellate", cioè con la telecamera che va su è giù e a destra e sinistra alla ricerca del soggetto.

  • Come iniziare una ripresa e come finirla: non muovere la videocamera subito, appena iniziata la ripresa, e fermarsi un attimo sul soggetto, prima di terminarla.

Il ritmo è la componente forse più importante nella creazione di un buon video. La regola principale è di fare scene brevi, di pochi secondi. Sembrano pochi 5 o 6 secondi ma provate a calcolare quanto durano le inquadrature televisive o in un film. Raramente superano i 10 secondi. In ripresa potete aiutarvi registrando scene che abbiano un senso definito per ognuna: una panoramica, un primo piano, un particolare. E’ importante decidere cosa e come inquadrare prima di premere REC. Eventualmente provate senza registrare la scena (es. una panoramica) e solo poi registratela. Una panoramica classica dovrebbe iniziare dal soggetto fermo, spostarsi e poi fermarsi un attimo nel punto di arrivo prima di terminare. Questo vi eviterà inutili perdite di tempo in fase di montaggio. E’ assolutamente da evitare la ripresa “a pennellate” dove la telecamera vaga senza meta. Oltre che ottenere un effetto nauseabondo vi fa sprecare tempo e nastro, nonché complica il successivo montaggio. Inoltre è utile riprendere sempre particolari anche se non direttamente significativi che poi potete inserire in montaggio esempio, la mano di chi parla, l’occhio, il quadro, la casa in una panoramica ecc.

  •  Consigli sulle inquadrature: il soggetto non va MAI (o quasi) al centro dell’inquadratura: come inquadrare un soggetto che parla, dialoga, cammina.

Il concetto è semplicissimo: il soggetto deve essere inquadrato una posizione che abbia un senso rispetto alla sua azione. L’inquadratura deve essere equilibrata ed essere in sintonia con l’azione che riprende.

L’inquadratura da senso alle azioni che riprende, comunica allo spettatore grazie a delle regole semplicissime che tipo di azione si sta svolgendo.

L’errore più comune è porre, al centro dell’inquadratura, il soggetto, indipendentemente da quello che fa. 

1.     Soggetto che si muove

 

Questa è un’inquadratura sbagliata: il soggetto è più o meno al centro del campo visivo ma l’azione sta per “sbattere” contro il bordo dello schermo: c’è poca “aria” a sinistra e troppa a destra.  

Questa è l’inquadratura giusta: lo spazio  verso cui si dirige l’azione è libero. In gergo si dice che c’è “aria” a sinistra del soggetto.

 

2.   Soggetto che parla ad una persona di una cosa che ha al suo fianco

 

Questa è un’inquadratura sbagliata: il  soggetto è più o meno al centro del campo visivo ma l’azione “sbatte” contro il bordo dello schermo: ci vuole più “aria” a destra.  

Questa è l’inquadratura corretta: il soggetto Non è più al centro e così la sua azione (parlare)  si proietta verso lo spazio libero che ha alla sua destra.  

 

Qui sotto vi mostro alcuni esempi presi a caso per farvi capire meglio. Ho aggiunto delle barre gialle per rendere più evidente il fatto che i soggetti non sono al centro ma sempre “scentrati” sulla destra se la loro azione si proietta a sinistra e viceversa. Il problema è che siamo talmente abituati a questo linguaggio visivo che non ce ne rendiamo conto. Però quando siamo noi con la nostra telecamera che decidiamo che inquadratura tenere dobbiamo conoscere il linguaggio delle immagini e tenerne conto.

 

Qui si vede il Titanic che va verso destra: ed infatti non è al centro dell’inquadratura ma spostato sulla  sinistra. C’è più spazio sulla sua destra.  

Qui Robin William sta guardando –anche se solo leggermente-  verso sinistra rispetto all’operatore: e quindi viene posizionato sulla destra dell’ inquadratura.  

 Questa regola è alla base di una buona inquadratura, provate per trovarne conferma accendete la televisione per 5 minuti e guardate come sono posizionati i soggetti: è sempre rispettata!!!

3.    Soggetto che parla “in camera”

Questo è l’unico caso in cui si è possibile mettere il soggetto al centro dell’inquadratura. Anche se non necessario. Se vogliamo comprendere nell’immagine una parte di sfondo è consigliabile decidere di posizionarlo disassato sulla destra o sulla sinistra.

è utile qui affrontare la questione del posizionamento sull’asse verticale del soggetto. Ciò è valido anche per le tipologie di inquadratura sopra illustrate, ma Anche in questo caso IL FULCRO DEL SOGGETTO NON VA CENTRATO nell’inquadratura, ma deve rispettare l’equilibrio della scena.

E’ un errore comunissimo per chi usa per la prima volta la telecamera: “io centro l’inquadratura sul centro della mia attenzione” è la cosa più naturale che viene da fare. Invece una corretta inquadratura deve essere equilibrata.

 

Qui la faccia del soggetto che è Il fulcro dell’attenzione di chi riprende e di chi guarderà la cassetta è perfettamente al centro dell’inquadratura.  In gergo si dice che ha “troppa aria in testa” ERRATO  

Qui invece la corretta inquadratura: la faccia non è più al centro e la scena è perfetta. 

  •  Come fare delle panoramiche.

Evitate di fare delle lunghe panoramiche, che rendono la ripresa troppo lunga, noiosa e traballante, usate sempre lo zoom alla minima focale e più lontano possibile in modo da inquadrare la maggior parte della scena con un piccolo spostamento della telecamera. è importante ricordare che i molti particolari ben visibili ad occhio nudo mentre guardiamo un panorama sul televisore diventeranno microscopici. E’ utile quindi riprendere da vicino (usando, ora si, lo zoom) particolari interessanti della scena ripresa.

  •  Come fare delle carrellate senza avere un carrello.

In viaggio il metodo migliore per fare delle riprese in movimento di paesaggi, di monumenti o di folla è quello di riprendere da un mezzo di locomozione come l'automobile, la barca, l'aereo, ecc.
Per ottenere delle buone riprese bisogna fare attenzione ad alcune cose:

- Il mezzo deve andare non troppo veloce,  non avere accelerazioni brusche e possibilmente non  avere dei grossi sobbalzi.

- Mantenere la telecamera ferma e fare la ripresa sempre in quella posizione e direzione. è consigliabile puntare la telecamera davanti a se, in direzione di marcia del mezzo di trasporto cercando di non riprendere, se non in casi particolari, il mezzo di trasporto.

- Se è possibile stare seduti, ma non appoggiarsi mai con le braccia o la telecamera al finestrino o a qualche cosa di fisso, questo per evitare le inevitabili vibrazioni del mezzo di trasporto, ed usare solo il nostro corpo come ammortizzatore.

- Attenzione che la ripresa migliore avviene se davanti a noi non si frappone un finestrino: nel caso che questo sia inevitabile (aereo, mezzi con l'aria condizionata) bisogna cercare di stare con l'obiettivo più vicino possibile al vetro, senza appoggiarsi, per evitare i riflessi che il vetro stesso avrebbe. Un'altra soluzione è quella di montare un filtro polarizzatore sull'obbiettivo e farlo ruotare finché non diminuiscono i riflessi.

  •  Come riprendere un gruppo di persone.

Quando si riprendono delle persone, fare prima una ripresa totale e poi spostarsi frequentemente, per cambiare il punto di ripresa, fare delle riprese più particolareggiate, come un primo piano del viso, un inquadratura sulle mani, un particolare del vestito ecc. ecc.. Per capire perché è utile fare così vedere anche ritmo

questa pagina è stata redatta da ecrivellaro