Il tagliando annuale dell’F650GS comprende una serie di
operazioni di base:
- cambio olio e filtro;
-
sostituzione del filtro dell’aria;
- controllo gioco
valvole;
- controllo e registrazione catena di
trasmissione;
- sostituzione del liquido dei freni;
-
controllo della batteria;
- controllo e registrazione del
gioco della frizione.
A questi controlli si possono aggiungere quelli relativi
alle pastiglie dei freni, ai cuscinetti di sterzo, del
forcellone e delle ruote.
Non sono descritte operazioni
come il cambio della trasmissione (catena-corona-pignone) o
del liquido refrigerante in quanto esulano dallo specifico del
tagliando annuale.
Il tempo prevedibile e’ di circa una
giornata: si inizia al mattino con lo svuotare l’olio a caldo
e si finisce la sera con il controllo del gioco valvole a
freddo e il cambio dell’olio.
Le operazioni di seguito
descritte sono state svolte su un F650GS senza ABS del 2000.
Modelli successivi, modelli Dakar e CS possono avere
differenze di cui non ho una conoscenza sufficiente a
descriverne la natura. Tutte le mie conoscenze derivano dalla
lettura del manuale d’officina della Casa e dalla
consultazione della sezione Technical FAQ del sito http://www.f650.com./
Come sempre in
questi frangenti, ricordo che quanto segue non e’ che il
racconto della mia limitata esperienza e non puo’ essere
interpretato come un invito a svolgere uguali o simili
attivita’ sulla propria moto ne’ puo’ essere utilizzato come
guida in procedure di manutenzione. Chiunque svolga attivita’
di manutenzione sulla propria moto, lo fa sotto la propria
esclusiva responsabilita’ e deve sentirsi tenuto a verificare
scrupolosamente qualunque indicazione abbia raccolto, a
prescindere dalla fonte.
1. Si comincia dallo “scoperchiare” la moto e dal cambio
dell’olio. Pronti?
Ciak-motore-azione!
1.1 Smontare la piastra paracarter (3 viti torx,
TX-30).
1.2 Portare il motore a temperatura. Il manuale
dice che deve accendersi la ventola. E’ mia opinione che si
tratti di un eccesso di scrupolo, bastando per fluidificare
l’olio un buon giretto di riscaldamento. In ogni caso, se si
decide di far girare il motore da fermi, almeno non lo si
faccia al chiuso!
1.3 Parcheggiare la moto sul cavalletto
centrale.
1.4 Sistemare un recipiente adatto sotto il
carter.
1.5 Aprire il tappo di scarico dell’olio (24 mm) e
lasciar defluire.
1.6 Aprire il vano portaoggetti, tirare
la leva e rimuovere la sella.
1.7 Svitare il tappo di
carico dell’olio (quello nero, sul finto serbatoio). Il
libretto di istruzioni dice di usare l’apposita chiave, ma e’
sufficiente una buona presa per svitarlo a mano.
1.8
Rimuovere i portafrecce (4 viti torx per parte, TX-25).
Possono restare appesi con le frecce ai fili, ma per scrupolo
li si puo’ staccare dai connettori rapidi.
1.9 Rimuovere i
tre elementi del finto serbatoio (4 viti torx per parte,
TX-25, di cui due, quelle rivolte verso il basso avanti al
radiatore, da allentare e basta; memorizzare la posizione
delle due piu’ lunghe delle altre).
1.10 Svitare la vite
torx (TX-30) di sostegno del serbatoio dell’olio e rimuovere
le due mollette di ritegno, prestando attenzione agli spessori
(in gomma quello della vite e metallici gli altri
due).
1.11 Dopo avere sfilato il serbatoio dell’olio,
svitare il tappo di scarico dell’olio (brugola da 6 mm),
tenendo un altro recipiente per la raccolta dell’olio.
1.12
Quando la maggior parte dell’olio sara’ defluita, lasciare il
serbatoio appeso alle sue tubazioni a scaricare.
1.13
Riposizionare il tappo di carico sul serbatoio senza serrarlo
(cosi’ si e’ al sicuro di oggetti sempre pronti a finire dove
non devono).
1.14 Svitare il carterino di plastica del
pignone (tre viti torx, TX-25).
1.15 Sistemare un canale di
scarico sotto il coperchio del filtro dell’olio e un ulteriore
recipiente per raccogliere l’olio.
1.16 Svitare le 3 viti (TX-30) di chiusura del coperchio
del filtro dell’olio e aprirlo rimuovendo poi il vecchio
filtro. Dal vano del filtro continuera’ ad uscire olio ogni
volta che si fara’ girare l’albero motore durante le
successive operazioni di manutenzione, per cui e’ opportuno
mantenere sul posto il canale di scarico ed il recipiente di
raccolta per l’olio esausto.
2. Fin qui lo scarico dell’olio. Adesso si procede allo
“scavo” verso il coperchio delle punterie.
2.1 Rimuovere la batteria svitando prima il polo negativo;
il tubo di sfiato rimarra’ nella sua posizione. Esaminare la
batteria e sistemarla in un posto sicuro.
2.2 Sfilare il
rele’ di accensione.
2.3 Rimuovere il coperchio del
“electronic box” (una vite torx, TX-30).
2.4 Stappare il
tubo di sfiato dell’olio dalla cassetta filtro (tubicino nero
visibile sul lato destro del motore) e raccogliere l’olio che
ne fuoriesce.
2.5 Disconnettere il cavo del sensore della
temperatura dell’aria sulla presa d’aria agendo sul fermo a
molla (il sensore rimarra’ nella presa d’aria).
2.6 Sfilare
la flangia di ritegno tra la cassa filtro e la presa d’aria (2
viti torx, TX-20).
2.7 Rimuovere il filtro dell’aria.
Esaminarlo e sostituirlo se necessario (per quel che costa,
sostituirlo comunque).
2.8 Rimuovere la cassetta filtro (2
viti torx, TX-40, che non sono altro che le “femmine” entro i
quali si inseriscono le due viti piu’ lunghe del guscio
centrale del finto serbatoio) sfilandola dal corpo farfallato.
La cassetta filtro rimarra’ momentaneamente appesa al tubo in
gomma che la collega al coperchio valvole.
2.9 Buttare un
occhio al condotto di aspirazione del corpo farfallato. Se e’
bello pulito, coprirlo per evitare che inghiotta sporcizia o,
peggio, la classica vite volata chissa’ da dove. Se e’
“ombrato” pensare a pulirlo.
(intervallo) Un punto intorno
al quale si discute poco e’ la pulizia del corpo farfallato.
Al suo interno puo’ accumularsi uno strato unto dato dalle
particelle d’olio risucchiate dalla scatola del filtro che
puo’ indurre un funzionamento irregolare del motore. Non ho
svolto di persona questa operazione e quindi non sono in grado
di descriverla, ma rimando al manuale d’officina per la
descrizione dello smontaggio del corpo farfallato dal motore e
al nostro Forum Tecnico per qualche suggerimento su come
procedere..
2.10 Rimuovere il supporto della batteria (2 bulloni, 10
mm).
2.11 Se e’ presente, rimuovere la presa di corrente
ausiliaria sul lato sinistro (2 viti torx, TX-30).
2.12
Staccare la piccola molletta che assicura il cavo di comando
dell’acceleratore al corpo farfallato.
2.13 Rimuovere il
cavo di comando dell’acceleratore dal corpo farfallato
ruotando a mano la piccola puleggia sul suo lato sinistro e
quindi sfilando l’estremita’ del cavo.
2.14 Rimuovere
l’intercapedine di plastica sfilandola dai suoi incastri.
2.15 Staccare la pipetta dalla candela.
2.16 Rimuovere
la bobina con il suo supporto dal coperchio della testata (2
bulloni da 10 mm).
2.17 Staccare dai suoi incastri la
ventola dal radiatore sul lato destro.
2.18 Sfilare la
vaschetta di compensazione sul lato sinistro (un bullone da 10
mm).
2.19 Posizionare un foglio di cartone tra il radiatore
e la testata (una chiave che sfugge puo’ far danni!).
2.20
Ripulire accuratamente il coperchio delle valvole e il punto
di contatto tra coperchio e testata (WD40 e straccio) e la
sede della candela (aria compressa).
2.21 Svitare in ordine
gli 8 bulloni da 10 mm che chiudono il coperchio delle
punterie: dall’esterno verso l’interno, secondo uno schema “a
croce”. Individuare i due bulloni con la testa filettata a cui
si assicura il supporto della bobina.
2.22 Rimuovere il
coperchio delle punterie insieme alla guarnizione in gomma. A
questo punto il coperchio dovrebbe essere ancora assicurato
alla cassetta filtro attraverso il tubo in gomma di ricircolo
dei vapori d’olio (a giudicare dall’olio che e’ uscito dalla
cassetta ha ricircolato un po’ piu’ che del vapore, ma questo
e’ un altro discorso…). Comunque, puo’ essere una buona idea
sostituire la fascetta speciale che assicura il tubo al
coperchio con una piu’ comune a vite in acciaio inox: questo
permettera’ la prossima volta di staccare facilmente la cassa
filtro da subito.
2.23 Ripulire il bordo della testata e la
guarnizione e coprire opportunamente l’area di lavoro.
3 Come si fa con le torte appena sfornate, lasciar
raffreddare: il controllo delle punterie va fatto a motore
freddo! Se si comincia al mattino, si potra’ procedere con le
valvole a pomeriggio inoltrato. E’ il momento di procedere
alle altre operazioni di routine del tagliando cominciando dal
circuito frenante.
3.1 Controllare l’usura delle pastiglie. Se si e’ molto
prossimi alle scanalature sul ferodo, si puo’ procedere al
cambio. Se sul lato interno delle pinze si vede il disco
attraverso le pastiglie, e’ il caso di correre a cambiarle. In
ogni caso, lo spessore minimo raccomandato e’ 1 mm.
3.2
Cominciando dal freno posteriore, esercitare con le mani una
pressione sulla pinza (flottante!) spingendola verso il disco
in modo da liberare la pressione sulla pastiglia
esterna.
3.3 Sfilare con una pinza la molletta di ritegno
ed estrarre il perno ribattendolo con un puntale ed un
martello dall’esterno verso l’interno.
3.4 Sfilare
all’indietro le vecchie pastiglie e controllarne la
regolarita’ dell’usura; prima la pastiglia esterna, quindi,
dopo avere opportunamente mosso la pinza, anche quella
interna.
3.5 Pulire la pinza con un moderato getto di aria
compressa e verificare che non vi siano perdite di liquido
idraulico dai pistoncini (due, entrambi sul lato esterno della
pinza; capiamoci: “esterno” non vuol dire che sta “fuori dalla
pinza”, bensi’ all’interno della pinza, ma fronteggianti la
faccia sinistra del disco).
3.6 Stendere un leggerissimo
velo di grasso al rame sul nuovo perno e sul dorso delle
pastiglie, NON sulla superficie interna di attrito ma su
quella esterna di contatto con i pistoncini e con la pinza.
L’effettiva utilita’ di questo grasso e’ controversa: c’e’ chi
afferma che riduce fischi e vibrazioni e c’e’ chi (come lo
scrivente) non ne ha riscontrato effetti; c’e’ anche chi
sostiene che impedire l’espulsione delle polveri del ferodo
facendo in modo che queste si raccolgano su superfici grasse,
puo’ creare problemi di scorrevolezza ai pistoncini delle
pinze. Chi avra’ ragione? Io, ingrasso…
3.7 Montare le
nuove pastiglie. Attenzione all’incastro “in avanti” e,
qualora si sia usato il grasso al rame, prestare attenzione a
non sporcare il disco o il ferodo.
3.8 Inserire il perno
ribattendolo e quindi la molletta di ritegno.
3.9 Riportare
il circuito a pressione pompando sul pedale.
4. Si passa ora al freno anteriore.
4.1 Passando al freno anteriore, esercitare con le mani una
pressione sulla pinza (flottante pur’essa!) spingendola verso
il disco in modo da liberare la pressione sulle
pastiglie.
4.2 Sfilare con una pinza la molletta di ritegno
e biondi il perno ribattendolo con un puntale ed un
martello.
4.3 Sfilare le pastiglie e controllarne la
regolarita’ dell’usura.
4.4 Rimuovere la pinza (2 viti a
brugola da 8 mm).
4.5 Pulire la pinza con un moderato getto
di aria compressa e verificare che non vi siano perdite di
liquido idraulico dai pistoncini.
4.6 Rimuovere la vecchia
molletta di spinta aiutandosi con un cacciavite.
4.7
Stendere un leggerissimo velo di grasso al rame sulla nuova
molletta, sul nuovo perno e sul dorso delle pastiglie, NON
sulla superficie interna di attrito ma su quella esterna di
contatto con i pistoncini e con la pinza. Rimando al freno
posteriore le considerazioni intorno all’utilita’ di questa
operazione. Prestare molta attenzione nelle successive
operazioni, un po’ piu’ complesse che per il freno posteriore,
a non imbrattare le superfici di attrito con il grasso.
4.8
Posizionare la molletta di spinta prestando attenzione alla
freccia incisa su di essa che deve indicare il senso di
marcia.
4.9 Inserire le nuove pastiglie.
4.10 Inserire
il perno ribattendolo e quindi la molletta di ritegno.
4.11
Rimontare la pinza (41 Nm).
4.12 Riportare il circuito a
pressione pompando sulla leva.
5. La sostituzione delle pastiglie e’ il momento migliore
per cambiare anche il liquido dei freni. Anche se il sistema
sembra funzionare, ci sono svariate ragioni per non affidare
il sistema di sicurezza primario della propria moto ad un
liquido esausto che non ha piu’ le caratteristiche di
incomprimibilita’ e resistenza al calore che dovrebbe
mantenere per garantire l’efficacia della frenata e le
condizioni dell’impianto. Nello svolgimento delle operazioni
che seguono, tenere conto delle proprieta’ corrosive del
liquido idraulico per la vernice, per la pelle e, ovviamente
per gli occhi. Usare solo liquido DOT4 da un barattolo
sigillato. Prestare molta attenzione alla pulizia delle
valvole di scarico e dei coperchi. Usare guanti in lattice e
tenere a portata di mano una bottiglia d’acqua, alcol
denaturato, stracci e carta assorbente.
5.1 Cominciando sempre dal freno posteriore (il piu’
semplice), si inizia sollevando il coperchietto in gomma che
protegge la valvola di scarico posta sulla pinza e assicurare
alla valvola un tubo di gomma trasparente, tipo tubo da
benzina, che vada a scaricare in modo sicuro in un contenitore
trasparente.
5.2 Si apre il serbatoio (tappo a vite), si
sfila la membrana di gomma e si estrae quasi tutto il liquido
con una siringa.
5.3 Riempire il serbatoio a meta’ tra
livello minimo e massimo con liquido fresco e riappoggiare la
membrana (senza chiudere).
5.4 Aprire leggermente con una
chiave da 11 la vite di sfiato sul lato opposto e cominciare a
pompare sul pedale del freno.
5.5 Quando il livello del
liquido si avvicina alla fine, richiudere la valvola tenendo
il pedale premuto quasi a fondo.
5.6 Ripristinare il
livello nel serbatoio e ripetere l’operazione finche’ il
liquido che esce dal circuito non avra’ il colore del liquido
pulito. Attenzione a evitare il completo svuotamento della
vaschetta perche’ questo causerebbe il passaggio di aria nel
circuito. Nel caso, proseguire lo spurgo finche’ non usciranno
piu’ bolle d’aria attraverso il tubo.
5.7 Ripristinare il
livello necessario a raggiungere il massimo una volta inserita
la membrana. Richiudere il coperchio a vite.
5.8 Rimuovere
con cautela il tubo di scarico dalla valvola e ripulirla dalle
tracce di liquido.
5.9 Serrare la valvola di spurgo (7 Nm)
e richiudere il cappuccio di protezione.
5.10 Riportare il
circuito a pressione pompando sul pedale.
6. Le operazioni sul freno anteriore sono sostanzialmente
analoghe.
6.1 Si inizia sollevando il coperchietto in gomma che
protegge la valvola di scarico posta sulla pinza e si assicura
alla valvola un tubo di gomma trasparente, tipo tubo da
benzina, che vada a scaricare in modo sicuro in un contenitore
trasparente.
6.2 Si rimuove il coperchio del serbatoio (4
viti), si sfila la membrana di gomma e si estrae quasi tutto
il liquido con una siringa.
6.3 Riempire il serbatoio a
meta’ tra livello minimo e massimo con liquido fresco e
riappoggiare la membrana.
6.4 Aprire leggermente con una
chiave da 11 la vite di sfiato sul lato opposto e cominciare a
pompare sulla leva del freno. Quando il livello del liquido si
avvicina alla fine, richiudere la valvola tenendo la leva
premuta quasi a fondo.
6.5 Ripristinare il livello nel
serbatoio e ripetere l’operazione finche’ il liquido che esce
dal circuito non avra’ il colore del liquido pulito.
Attenzione a evitare il completo svuotamento della vaschetta
perche’ questo causerebbe il passaggio di aria nel circuito.
Nel caso, proseguire lo spurgo finche’ non usciranno piu’
bolle d’aria attraverso il tubo.
6.6 Ripristinare il
livello necessario a raggiungere il massimo una volta inserita
la membrana.
6.7 Richiudere il coperchio.
6.8
Rimuovere con cautela il tubo di scarico dalla valvola e
ripulirla dalle tracce di liquido.
6.9 Chiudere la valvola
di spurgo (7 Nm) e richiudere il cappuccio di protezione.
6.10 Riportare il circuito a pressione pompando sulla
leva.
7. C’e’ ancora tempo per lasciar raffreddare il motore e
per mettere mano alla catena di trasmissione, controllando la
tensione e regolando se necessario. Lo scuotimento
raccomandato dal manuale e’ di 40 mm (± 5 mm) al minimo, con
la moto sul cavalletto centrale. “Al minimo” significa che,
dato che l’allungamento della catena non e’ regolare per la
sua lunghezza, la misura deve essere presa, dopo avere fatto
girare la ruota, nel punto in cui la catena mostra la minima
oscillazione. La misura viene presa all’incirca a meta’ della
catena. Detto tutto questo, riportando e integrando il
precetto del manuale d’officina, sara’ sufficiente accertarsi
che la catena non sia ne’ troppo tesa, ne’ troppo lasca;
cosi’, “a sentimento”. Vale comunque il principio che “lasca
e’ meglio”. Se e’ necessario un aggiustamento si procede come
segue.
7.1 Allentare il dado (24 mm) sul lato destro; tenere fermo
il controdado (19 mm) sul lato sinistro per mantenere il perno
della ruota).
7.2 Aggiustare per quarti di giro ciascuna
delle due viti di registro finche’ non si perviene alla
corretta tensione.
7.3 Controllare l’allineamento sui
riferimenti visibili sul forcellone e riavvitare il dado sul
lato destro (senza serrarlo).
7.4 Verificare lo
scuotimento.
7.5 Serrare il dado sull’asse della ruota
(100 Nm) e le viti di registro (10 Nm).
8. Se il motore si e’ finalmente raffreddato, e’ arrivato
il momento di volgere la nostra attenzione al controllo del
gioco valvole.
Per quanto riguarda il corretto spessore,
nei motori dohc, questo e’ espresso in termini di un
intervallo: qualunque valore riscontrato all’interno
dell’intervallo prescritto si puo’ considerare corretto.
Quanto ai valori, nella sezione Technical FAQ del sito
ww.f650.com, si riporta che le misure prescritte dal manuale
d’officina (per lo meno dell’edizione in inglese che ho
consultato io, siglata “10/99”) sono considerate “superate”:
Aspirazione 0,05-0,10 mm e Scarico 0,25-0,30 mm. Le misure
corrette sono, invece, le seguenti, come riportato da una
circolare BMW (datata 07/2001):
Aspirazione 0,03 - 0,11mm
Scarico 0,25 - 0,33mm
Come si vede, non sono differenze sostanziali, ma forse
vanno lette come indicazione nell’utilizzare gli spessimetri:
se lo spessore da 0,05 entra “stretto” all’aspirazione va
bene; ugualmente va bene se entra “stretto” quello da 0,35
allo scarico.
Gli spessori devono essere misurati al Punto
Morto Superiore (PMS) in cui entrambe le copie di valvole sono
chiuse e quindi le punterie sono tutte “libere”. Il manuale
d’officina prescrive un metodo all’apparenza semplice per
individuare il PMS, ma puo’ risultare che gli allineamenti tra
volano, ingranaggi e camme siano tali da non portare ad un
corretto allineamento. Rimandando al manuale citato per la
descrizione della procedura (o, piu’ chiaramente, alla citata
sezione Technical FAQ del sito ww.f650.com), a seguire
descrivo quella che ho adottato io. Vi sarebbe una terza
procedura, consistente nell’allineare le camme con le punte
rivolte ugualmente verso l’alto, che pero’ non ho direttamente
provato).
8.1 Rimuovere la candela.
8.2 Rimuovere il coperchio
dell’albero motore sul lato destro del carter.
8.3
Inserire un cacciavite con lo stelo lungo nel foro della
candela.
8.4 Fare ruotare l’albero motore in senso orario
osservando il movimento delle camme (bisogna fare attenzione
che il manico del cacciavite non si incastri sotto il telaio).
Il cacciavite ci aiuta a vedere il punto piu’ elevato
raggiunto dal pistone nella sua corsa (il PMS), a cui
corrispondono le camme con le punte ugualmente rivolte
all’esterno. Nel ruotare l’albero motore girera’ anche la
pompa dell’olio con la conseguente fuoriuscita di olio dal
vano del filtro. Teniamone conto.
8.5 Verificare con uno
spessimetro gli spessori delle punterie.
8.6 Le cose
proseguono con la sostituzione degli spessori nell’ipotesi
(fortunatamente remota) che le misure riscontrate siano fuori
dai valori prescritti. Personalmente non ho dovuto procedere
oltre e quindi rimando alla citata sezione Technical FAQ del
sito ww.f650.com.
9. E’ il momento di rimontare il tutto. Naturalmente le
viti e le varie minutaglie NON saranno sparse casualmente in
terra, vero?
9.1 Richiudere il coperchio dell’albero motore.
9.2
Avvitare una nuova candela (20 Nm; altrimenti le istruzioni
empiriche sulla confezione della candela sono sufficienti).
9.3 Pulire e sgrassare con cura le superfici di contatto e
posizionare la guarnizione in gomma e il coperchio delle
punterie.
9.4 Avvitare gli 8 bulloni del coperchio delle
punterie, dall’interno verso l’esterno, con schema a croce (10
Nm). Occhio alla posizione dei due bulloni con la testa
filettata.
9.5 Ripristinare la bobina con il suo supporto
(2 bulloni, 9 Nm) e collegare la candela.
9.6 Sfilare il
cartone di protezione sul radiatore e ripristinare la ventola
nei suoi incastri.
9.7 Ripristinare il serbatoio di
compensazione del circuito di raffreddamento incastrandolo in
fondo e avvitando il bullone di sostegno.
9.8 Ripristinare
la paratia di plastica sui suoi incastri, ricordandosi di far
passare il cavo di comando dell’acceleratore.
9.9
Rimontare il cavo di comando dell’acceleratore sulla puleggia
del corpo farfallato e quindi la molletta di ritegno del cavo
sul corpo farfallato.
9.10 Rimontare il supporto della
batteria. Sistemare insieme la cinghia in gomma della
batteria.
9.11 Collegare il tubo di sfiato al coperchio
della testata e serrarlo con una fascetta in acciaio inox.
9.12 Dopo averla accuratamente ripulita al suo interno
(WD40 e spray per carburatori), riposizionare la cassa filtro
incastrandola nel corpo farfallato avvitando le due viti torx
nella sua parte posteriore (e’ sufficiente serrarle a mano,
fermandosi quando sembra di “spremere” gli spessori in gomma).
Prestare attenzione alla posizione del tubo di scarico
dell’olio.
9.13 Inserire una nuova cartuccia filtro nella
scatola filtro.
9.14 Ripristinare il serbatoio dell’olio
(2 mollette e una vite a brugola da 6 mm; 9 Nm). Occhio a
spessori e rondelle!
9.15 Posizionare il coperchio della
scatola elettronica (una vite torx) e riposizionare il rele’
di avviamento nella sua sede.
9.16 Sistemare la batteria
collegandola al tubicino di scarico (una fascetta a strappo
assicurera’ meglio il tubo alla batteria). Connettere la
batteria iniziando dal polo positivo.
9.17 Posizionare il
condotto di aspirazione incastrandolo sul davanti e quindi
sulla flangia del supporto della batteria. Prestare attenzione
alla tenuta del contatto tra scatola filtro e condotto di
aspirazione
9.18 Chiudere la flangia della scatola filtro.
9.19 Connettere il cavo al sensore della temperatura
dell’aria.
10. La moto e’ pronta per il cambio dell’olio. I ripetuti
giri compiti per trovare il PMS hanno intanto consentito di
spurgare tutto l’olio possibile ed ora si puo’ richiudere il
tutto con il kit del filtro dell’olio.
10.1 Ripristinare il tappo di scarico dell’olio del carter
con una nuova guarnizione (40 Nm).
10.2 Ripulire la sede e
posizionare il nuovo filtro dell’olio.
10.3 Sostituire la
guarnizione in gomma e ripristinare il coperchio del filtro
dell’olio. Prestare attenzione a non pinzare il cavo che corre
intorno alla sede del filtro. Visto che siamo in zona,
ripulire l’area intorno al pignone e richiudere il relativo
carter.
10.4 Passando dall’altra parte, ripristinare il
tappo di scarico dell’olio dal serbatoio con una nuova
guarnizione (21 Nm).
10.5 Versare 2 kg d’olio MINERALE nel
serbatoio dell’olio senza fretta, evitando di far traboccare
il serbatoio.
10.6 Rimontare i gusci del serbatoio, la
sella e il coperchio del vano portaoggetti.
10.7 Rimontare
la piastra paracarter (9 Nm).
10.8 Ripristinare il tappo
di carico dell’olio e accendere il motore per il breve tempo
necessario a portare in circolo l’olio.
10.9 Aprire
nuovamente il tappo e versare altri 300 cc di olio.
Nota
sulla quantita’ di olio: “parola di meccanico” suggerisce che
il rabbocco finale debba essere fatto empiricamente: il motore
dovrebbe percio’, per prima cosa, “andare a temperatura” (la
ventola deve accendersi); dopo avere spento il motore e atteso
cinque minuti, si verifica il livello dell’olio e si aggiunge
l’olio necessario per arrivare al centro della finestrella.
Puo’ essere di piu’ o di meno dei 300 cc previsti; la mia
impressione e’ che, se si e’ spurgato il motore facendo girare
l’albero e quindi la pompa dell’olio, probabilmente saranno
necessari tutti e 300 i cc prescritti dalla Casa.
10.10
Richiudere il tappo dell’olio e andare a lavare la moto (se
siete stati cosi’ bravi da non perdere nemmeno una goccia
d’olio, potete anche risparmiarvi il lavaggio!).
11. Il motore e’ caldo e si puo’ chiudere con l’ultimo
controllo “standard”: il gioco della frizione, sia sulla leva
di comando al manubrio che sulla leva di distacco sul
carter.
11.1 Individuare sulla leva di distacco del carter il punto
in cui la frizione “stacca”. Un metodo consiste nel sistemare
la moto in salita a motore caldo ma spento e tirare la leva
della frizione: appena la moto si muove si osserva
l’angolazione della leva di distacco.
11.2 Con la leva
tirata nel punto di stacco, misurare la distanza tra il lato
interno (rivolto all’indietro) dell’ancoraggio del cavo della
frizione al carter e il lato esterno (rivolto in avanti) della
leva di distacco. Il valore e’ corretto all’interno
dell’intervallo 47-52 mm.
11.3 Per modificare il punto di
distacco, allentare la vite torx (T-30) sulla leva di distacco
e forzare leggermente con un cacciavite l’apertura della
leva.
11.4 Sfilare con cautela la leva verso l’alto e
riposizionarla convenientemente. E’ essenziale non sforzare
mai il perno della frizione per non danneggiare il paraolio
sottostante.
11.5 Serrare la vite (non e’ indicata alcuna
coppia di serraggio, ma e’ ragionevole immaginarla al di sotto
dei 10 Nm) e controllare nuovamente la distanza di
distacco.
11.6 Verificare il gioco della leva di comando
sul suo supporto al manubrio con uno spessimetro. Il gioco
prescritto dalla casa e’ di 1-2 mm.
11.7 Per modificare il
gioco, sfilare il parapolvere di gomma e allentare la rotella
zigrinata di serraggio presso il supporto della leva.
11.8
Regolare la vite di registro fino ad avere il gioco
desiderato.
11.9 Serrare la rotella di serraggio,
controllare ancora il gioco e ripristinare il
parapolvere.