Premetto che non sono un
eccelso scrittore…non vado molto d’accordo con le
descrizioni,ma ci provo perché i posti e le strade che abbiamo
visitato sono fantastici,non c’è cartolina che può rendere
l’idea!!!
Venerdi 6
Agosto: I preparativi Contatto telefonico con il
Geppo per gli ultimi dettagli,ritrovo alle 06:00/06:15 presso
l’area di servizio di Monte Alto est,24 km dopo brescia ed 1
km prima di Desenzano; Alle 24 le moto sono pronte cariche
come non mai,tre valigie per moto più zaino da trekking solo
per me….sveglia per le 04:00 per preparare i termos di caffè;
Beeeeeep,la sveglia ci desta alle 04:30,ora che è tutto
pronto siamo puntualmente in ritardo !!!!Alle 05:30 partiamo dopo aver fatto il pieno;
Arriviamo al ritrovo con un quarto d’ora di ritardo e
troviamo il Geppo con la sigarettina vicino ad una Honda
vf500,aaaaaaaaaahhhhhhhhh….. mi è caduto un mito,l’ho sempre
visto con il Guzzino!! Partenza per la volta di Tarvisio,comincia
ufficialmente il primo giorno di viaggio.
Giorno
I-Sabato 7 Agosto: La nostra prima vera vacanza in
moto! Tralasciando il fatto che ogni 150 Km eravamo
fermi per il rifornimento della Honda (non oso pensare cosa ha
speso Geppo in benzina…fortuna che in Slovenia costa meno ) posso dire che siamo stati sorpresi dal bel tempo
in quanto SkyMeteo aveva segnalato acqua proprio nei tratti
che noi dovevamo affrontare…..che culo! A Venezia ci troviamo immischiati in una coda di
circa 50 Km,notare che la società autostrade ne segnalava
20,in alcuni tratti era veramente difficile passare la coda
soprattutto a causa delle valigie e del calore che ci
attanagliava senza parlare degli scarichi dei camion….. Come da previsione (sono stato preciso peggio di
Gold) alle 12:00 passiamo la frontiera a Tarvisio e ci
dirigiamo verso Kranjska Gora (in sloveno si scrive così,e si
legge come è scritto) e ci fermiamo a mangiare…Tanto per farvi
capire come ci saremmo trattati in futuro vi dico che abbiamo
ordinato dei medaglioni di maiale ed un piattone (ogni portata
è sempre abbondante,si mangia in due con un piatto)di carne
mista alla griglia con contorni e tre/quattro birrozze,il
tutto si presentava meravigliosamente ed a testa abbiamo speso
una buffonata: 10 € Dopo una passeggiatina in cerca di un
paio di occhiali da sole per Bissio che li aveva dimenticati
in Italia ci buttiamo sul percorso del Passo de Vrsic che, con
una strada che sembra pennellata all’interno del Parco
nazionale del Triglav,si arrampica fino a 1611 mt.l.m.
,particolari i tornanti realizzati con fondo in paveè (si
scrive così?) e con altitudine momentanea! Nell’ascesa
rimaniamo incantati dalle vette che ci circondano,ma il nostro
fotografo ufficiale ha la macchina (o la mente) fuori servizio
…..cosi sulla cima foto di rito con Nokia 7650 e
caccia all’adesivo; entro breve,superato qualche piccolo
inconveniente tecnico sul mezzo di Bissio,ripartiamo verso la
discesa e dopo un paio di km nella foga di un sorpasso con un
piccolo dosso il Geppo perde la tenda per strada ,per fortuna la nostra formazione variabile ha fatto
si che in quel momento io fossi in coda,altrimenti chi se ne
accorge della tenda??! Finito il passo,poco prima di Bovec
(sloveno:Bovec-pronuncia:Bovez) ci fermiamo nel camping
Triglav,immerso nel verde e con un fiumiciattolo che più puro
non si può a pochi metri da noi,il prezzo?una stupidata….la
ragazzina alla reception ci spara un 5,50€ (pensate a
sbirulino,la voce è quella!! )al giorno,quello sarà il nostro campo base per due
giorni! Già pensiamo alla cena in quel di Caporetto
(Kobarid,pron.uguale),ma prima la doccia:Geppo ci si mette per
primo,ma visto che lui deve portare rispetto alla sua
filosofia che dice “Il vero Biker deve soffrire,sempre
soffrire…” ,non nota il boiler e si spara una doccia
ghiacciata mentre noi belli-belli la facciamo calda!!!! Il
cielo non promette nulla di buono,così ci attrezziamo e ci
muoviamo per Caporetto,arrivati in zona dopo una 30ina di
Km,selezioniamo con cura il ristorante e ci strafoghiamo da
bravi eno-gastro-mototuristi…. Mentre aspettavamo che un
tavolo si liberasse la pioggia ha cominciato a scendere e
bella irruente,ma noi fiduciosi credevamo che sarebbe finita
presto….col ca@#§ ,antipioggia e via! Acqua a iosa,e con la
fortuna che ho i miei pantaloni cominciano a perdere…. 30 km sotto un diluvio, e Bissio tanto per
aumentare l’agonia si guadagna il titolo di Uomo delle bestie
immaginarie inseguendo una volpe che solo lui ha visto,con
Geppo ho stabilito che quella era una nutria cha sgattaiolava
via!!!!E non solo,oltre alla volpe c’erano le rane ed un
topolino,ma quelli li abbiamo visti anche noi… Arrivati al
campeggio ci asciughiamo e poi a letto con il morale sotto le
scarpe (bagnate!) Kilometri percorsi nella giornata
578,spesa giornaliera comprensiva di pedaggio,benzina,pasti e
camp 81 € La moneta nazionale slovena è il Tallero
(Tollar),ma il 90% degli esercizi (tranne i
supermercati)accetta gli euro e entro il 2005 subentrerà
totalmente la moneta europea,il cambio varia tra i 230 e 290
talleri per 1 euro,la benzina costa 205 talleri,cioè 90
cent,il diesel ancora meno e si trova pure la 98 ottani (+ o –
la nostra V-power)con pochi talleri in più….
Giorno II-Domenica 8 Agosto: Le
belle lavanderine delle grotte Sveglia attorno le
10:00,il sole splende nel cielo come a dire:
“Uè,ragazzi,piaciuto lo scherzetto di ieri sera?” Visto il calore e la luce sprigionata dal
sole,ci trasformiamo in belle lavanderine e tendiamo dei cavi
da un albero ad un altro dove appendiamo i panni bagnati della
sera prima… Con questi presupposti la giornata si presenta
strana…..infatti io parto verso la doccia con
stivali,salviettione attorno alla vita e cappello alla
pescatora in perfetto stile fantozziano!! Vista la nottata
sotto l’acqua,Geppo inizia a pensare alla sua prossima tenda…e
nel report delle prossime giornate capirete perché…. Alle
12 circa partiamo per andare a fare un giretto alle grotte di
Postumia (slo:Postojna-pron:Postoina),a Bovec compriamo i
fantastici panini dei benzinai sloveni e ci fermiamo lungo il
fiume prima di Caporetto a mangiare su di una della migliaia
di panche disseminate nella natura slovena;Qui si apre un
fantastico siparietto tra un ape e Geppo:la suddetta ape si è
innamorata del casco,vuole entrare a tutti i costi e comincia
la danza!!! Alle grotte prendiamo una stangata,il
biglietto d’entrata ci costa 16 €,però il giro non è male…5 km
di grotte a 120 metri di profondità e con 8° C permanenti in
ogni stagione….freschino! Nel finire del giro la guida ci
mostra l’animale più inutile del mondo:Il Proteus,una
sottospecie di salamandra che vive nelle acque del fiume
sottostante le grotte che non fa un cavolo in tutto il
giorno,visto che può mangiare una volta ogni quattro anni!!!
Finito il giro verso le 18,torniamo al parcheggio e
troviamo la sorpresina…la moto del Bissio ribaltata a terra e
svuotata della benzina e pensare che eravamo tanto preoccupati
per il cavalletto del Geppo che non è il più sicuro del mondo.
Sulla via del ritorno più o meno a Caporetto troviamo
un’altra volta l’acqua….cominciamo a pensare che il Bazu ci
pensi ogni sera!! Ci fermiamo per la cena in una tipica
Gostilna che sul cartellone ha un Welcome Bikers e ci facciamo
portare un triplo piatto di Cevapcici mentre Geppo comincia a
sviluppare l’odio per Caporetto!!!! Poi via verso il campo
base. Nella seconda giornata abbiamo realizzato 296 Km e
speso 51 €
Giorno
III-Lunedi 9 Agosto: W la Tatarsky Sveglia alle
7:00,fuori dalla tenda ci sono 12° C,così aspettiamo il sole
per un altro po per poter stendere di nuovo i vestiti del
primo giorno che hanno preso l’acqua per due notti
consecutive… Alle 9:20 il sole fa capolino tra le montagne
che sopportano ancora la neve e noi siamo già pronti a
partire,così stendiamo vestiti e tutto ciò che era bagnato sui
bauletti e ovunque potevano stare!! Bissio sembrava nascondere
un cadavere nei bauletti con i piedi e le scarpe che uscivano
fuori….. Il percorso giornaliero ci porterà a Bohinj
,dove posizioneremo il nostro campo base per altri due
giorni,passando per Kranjska Gora,Jesenice,Bled e Bohinjska
Bistrica (pron.Boinisca Bistriza). Il camping è il Camp
Zlatorog (che significa camoscio)situato sulle rive del
lago…..abbiamo pure fatto il “bagno”.Notiamo subito la
scarsissima presenza di italiani e la cosa non ci dispiace
affatto. Alle 15:30 facciamo una passeggiata per andare a
mangiare,proviamo la pizza slovena: a parte il fatto che
abbiamo dovuto aspettare un ora per averla,non è risultata
cattiva,spessa e con formaggio simil-grana padano al posto
della mozzarella e bella piena!! Pennichella pomeridiana
post botta allo stomaco e poi cena… A cena andiamo
all’hotel dove mi reco da 10 anni in settimana bianca e chiedo
la specialità tanto blasonata la Tatarsky,italianizzata in
Tartara:carne cruda di manzo,“trattata”con
uova,brandy,cipolle,peperoncino,paprika,cetrioli,senape e
migliaia di altre spezie,da spalmare su una fetta di pane
calda ed imburrata….una libidine!! Dopo la tartara siamo
pieni come mongolfiere,quindi un po perché pieni e un po
perché schifati (Bissio e Geppo hanno preso un piatto
particolare,panzerotti di grano saraceno)siamo costretti a
lasciare indietro metà del secondo,mi piangeva il cuore,le mie
tagliatelle erano squisite….sigh Per far passare il tempo
durante la cena io e Bissio ci siamo dilettati nel
totonazionalità della ragazza di fronte a noi (una sventola
allucinante!!)e nel totoconto nel quale sono un campione!!!
Soddisfatti dalla mitica Tartara andiamo fino al campeggio
e prendiamo le moto per andare in città per cercare un
internet point,lo troviamo ma è chiuso così ci fermiamo a bere
qualcosa…e indovinate cosa succede: inizia a piovere Nel
tornare l’uomo delle bestie si produce in un’altra
performance,questa volta è uno scoiattolo e lo avrebbe
riconosciuto dalla coda,io e Geppo concordiamo nel dire che
era una nutria appena uscita dal parrucchiere!! Altri 70
km per una spesa di 34 €
Giorno IV-Martedi 10 Agosto: La
promessa del buon samaritano Sveglia alle 10:25
e……Geppo non c’è,è andato a fare spesa dal tabaccaio.
Appena torna facciamo rotta per Lubljana e per strada
Bissio riesce a realizzare la sua ultima follia:troviamo un
megashop della Obi (fai da te-ferramenta-giardinaggio) e si
compra il Gazebo da montare nel campeggio per parcheggiare le
moto e stendere i panni. Giunti a Lubljana facciamo una
sfacchinata a piedi per il castello ed arrivati in cima per
confermare la filosofia di Geppo notiamo che c’era una comoda
strada per raggiungerlo in moto….la cosa peggiore è che il
castello un po ci ha delusi,ma il biker deve soffrire!
Scendiamo in città e ad ogni bella ragazza (solo a
loro)che incontriamo chiediamo informazioni per trovare un
internet point e come sapete alla fine lo abbiamo trovato.
Torniamo al camping e davanti alla nostra tenda c’è una
famigliola composta da una madre con due bambini che cerca di
montare la tenda….Geppo decide di sfatare il brutti sporchi e
cattivi e fa il buon samaritano offrendosi di aiutarli nelle
operazioni di “costruzione”!!! Io per non essere da meno
mi offro di spostare le moto per permettere ad altri bikers di
montare la tenda in un punto comodo poiché il camping si era
affollato e i posti rimasti erano pietrosi… Pronti alla
cena: andiamo in un altro Welcome Bikers con 10% di sconto
(che alla fine non hanno applicato),io per questa sera ho
fatto lo zainetto poichè la situazione della mia gomma
posteriore mi preoccupava... Durante la cena l’ Apocalisse
o il colpo di scena,Geppo si lascia scappare una promessa: se
entro febbraio la BREVA 1000 non esce,lui si compra la BMW!!
Al ritorno provo la Honda e devo dire che mi sono
divertito..... 180 Km con una spesa di 28 € P.s.
abbiamo spedito una cartolina alla redazione di
mototurismo,restiamo a vedere.....
Giorno V-Mercoledi 11 Agosto: Lo
schittone e l’amico Fritz Sveglia alle
6:00,smontiamo il campo base e partiamo al volo,rotta per
Maribor. Io comincio a fare delle evoluzioni con l’aiuto
della mia gomma che somiglia sempre di più ad una slick!!!
Cappuccio per strada e il Kava brez kofeiniska(caffè dek)
per Geppo non c’è e si porta su di lui lo spauracchio dello
Schittone!!! L’animale immaginario del giorno è un falco
appollaiato in un campo lungo la strada per Maribor.....questa
volta io e Geppo non abbiamo dubbi: era una nutria con manie
di grandezza!! L’altro animale del giorno,VERISSIMO,sono
una coppia di cicogne che ha nidificato su un palo della luce
nella periferia di Maribor,erano li che ci guardavano pacifche
e beate senza fare una mossa.... Proviamo l’esperimento e
ci prendiamo una Sobe ,la slovenia brulica di questi bed &
breakfast,e ci siamo trovati benissimo,la camera era bella e
costava poco,abbiamo fatto un affare! Con il Geppo mi
siedo ad un tavolino nel cortile sul retro della pensione e ci
beviamo una birrozza da mezzo litro,mentre ci godevamo il
nostro pomeriggio alcolico spunta un omino baffuto e barbuto
che ammirando le moto inizia a parlare di Guzzi,Ducati e
Aprilia,a Geppo si illuminano gli occhi e comincia il
dialogo,da lui apprendiamo i movimenti di mercato della
Piaggio,poi ci consiglia la strada da fare l’indomani e ci
sconsiglia di visitare Zagabria...scopriamo che il nostro
amico Fritz (lo chiamiamo così per comodità!!)era un marinaio
della marina dell’ex Jugoslavia e ci ha parlato della sua vita
sulla costa e sulle isole Slave..... Infine contento delle
nuove amicizie ci offre un bianco e noi iniziamo ad essere un
pochino brilli (ne sa qualcosa Bissio),sotto l’effetto del
bianco siamo pure riusciti ad imparare delle parole slovene e
la più importante è PUNZE (ragazze dai 18 ai 30 anni).
Ripresi dalla little sbornia con una doccia andiamo a
Maribor per cena,la città si è rivelata molto carina e
vitale,punze ovunque!! Nel ritornare alla pensione non
troviamo più la strada,giriamo a vuoto per un po...e Geppo
prova pure a fare gli autoscontri con un bus!!! Giornata
da 250 Km e conto spese di 58 €
Giorno VI-Giovedi 12 Agosto: Il
cigno di Attila Partenza verso il castello di
Otocec (slo:Otocec-pron:Otozek). Allunghiamo il percorso
per passare da Zagabria nonostante il consiglio dell’amico
Fritz,ma “qualcuno” vuole vedere l’architettura.... Al
confine la bella doganiera slovena ci avverte che quello è un
passaggio per soli cittadini sloveni quindi i croati avrebbero
potuto rimandarci indietro,ma non lo hanno fatto,peccato....
Appena passato il confine il paesaggio cambia,da verde
ovunque a deserto del Sahara,facciamo un passaggio in città ma
rimaniamo profondamente delusi,così ce ne andiamo di tutta
fretta.... Proseguiamo per Otocec e arrivati li,il
castello ci colpisce.....posizionato su un isola e trasformato
in un hotel 5 stelle senza aver subito cambiamenti
nell’aspetto. Montiamo subito le tende e ci prepariamo per
la cena....mentre Geppo è sotto la doccia io e Bissio proviamo
a fare amicizia con un cigno e la sua famigliola,ma senza pane
è dura!! A cena,una piccola incomprensione con il
cameriere ci fa ordinare Tartara per sei persone...ma noi non
ci scoraggiamo,e la mangiamo tutta e in più ci mangiamo le
patatine! Durante il ritorno alle tende ricordiamo molti
passaggi del film di Abatantuono “Attila”e Geppo lo conosce a
memoria!! Nella strada per Otocec,ci siamo fermati da un
gommista per cambiare la mia gomma posteriore,il prezzo ottimo
75 € compreso il montaggio,il lavoro è stato fatto bene ma per
cambiare la gomma hanno impiegato 45 minuti! 240 Km con
una spesa di 30 €
Giorno VIII-Venerdi 13 Agosto: Va
tutto a meraviglia..nell’isola dei tamarri
Decidiamo che è il momento di portarci verso Pula dove
finiremo la nostra vacanza con una grigliata in riva la mare
con gli amici di Geppo;quella di oggi è una tappa di
avvicinamento che ci porterà in quel di Portorose
(Portoroz-Portoros),Pirano (Piran) e limitrofi passando da
Predjama per vedere il famoso castello costruito nella
roccia... Nella strada verso il castello Bissio fa il suo
ennesimo avvistamento fantasma:questa volta si tratta di un
bambi......conclusione facile,nutria sui trampoli!!!! Dopo
una breve ma goduta fermata al castello (assolutamente da
visitare) ripartiamo ed arriviamo ad Isola (Izola-Isola) dove
cerchiamo un campeggio: Primo tentativo-a vuoto,nemmeno un
posto,c’erano tende che avevano persino la parabola,i gazebi
in legno...li la gente o ci vive o ci lascia la tenda
vitanaturaldurante e li incontriamo un tedesco con un Guzzi
sidecar che ci seguirà fino al campeggio successivo;
Secondo tentativo-Un cartello di miss bikini ci porta fino
all’hotel-camping Belvedere dove troviamo subito posto.
Neanche il tempo di montare la tenda che abbiamo capito
dove siamo finiti,sembrava di essere in mezzo alla Tunza
(disco in gergo milanese,il buon Geppo insegna!),macchine
ultratamarrate con bocchettoni fatti a mano,pannelli
artigianali ecc ecc,senza contare portellone posteriore aperto
e commerciale a paletta...eravamo circondati ed ognuna aveva
una canzone diversa,facevano a gara per chi aveva il volume
più alto.Il fatto che ci ha stupiti però è che i tamarri in
questione non erano stranieri bensì sloveni,pure li ci
stanno.Superato questo shock io e Geppo decidiamo di scendere
in spiaggia,dopo una jungla da attraversare,un km a piedi vi
giungiamo,e li scatta il bagnetto di una durata di circa 30
secondi (questo è il massimo che Geppo ha potuto sopportare in
acqua e gli do ragione).Torniamo indietro e arrivati in cima
scopriamo che c’è un bus interno per arrivare in spiaggia,ma
non ci lamentiamo perchè il biker deve soffrire. La
decisione per la sera è presa,passeggiata per andare a cena e
soprattutto si mangia pesce.....e parte la mia iniziativa:
“Geppo,metti la moto vicina alla mia che le leghiamo
insieme,così sei più sicuro....” ok,buona idea.Dopo dieci
minuti comincia il diluvio universale,Bissio è esiliato in
bagno e da li non si muove per non ripetere la doccia,io e
Geppo siamo nelle tende che per un’oretta buona intoniamo
canti in dialetto e canzoni degli 883 in stile Festival di
S.Scemo... a parte il fatto che la tenda di Geppo rischia
di volare via con lui compreso e gli piove pure dentro....VA
TUTTO BENE! Finalmente smette,ok,300 mt a piedi e troviamo
una casetta ristrutturata infrattata nei meandri costieri che
fa molto trattoria di quarta segata:entriamo e sorpresa delle
sorprese ci troviamo in un ristorante extralusso dove un
antipasto di branzino ti costa 15 € a testa,ma il biker deve
soffrire e rimaniamo.Partiamo con le ordinazioni: Insalata
di polpi x 2 e insalata di scampi; Riso al nero di
seppia,tagaliatelle ai formaggi istriani e linguine allo
scoglio.. Il cameriere torna e dice che i polpi non ci
sono e ci consiglia vivamente il branzino(il piatto più caro
dopo l’aragosta),ok siamo motociclisti,ma non siamo fessi e
optiamo per insalata di gamberi. Altri due minuti e torna
dicendo niente tagliatelle e niente seppie....allora vada per
gli gnocchi ai formaggi istriani e altre linguine allo
scoglio.....ma non è finita qui! Quando è l’ora del Kava
(caffè) ci fanno notare che la macchina dell’espresso si è
rotta,ma va tutto bene!e proviamo il caffe turco,strano ma
buono... Torniamo alle tende,sistemiamo bene le moto e
tutti a letto....ricomincia a piovere e sventagliare,e oltre a
questo i tamarri iniziano a fischiare senza
motivo...incredibile ma vero riusciamo a dormire dopo una
leggera incazz......ancora un fischio(e uno ancora,e un altro
e un altro....) e uscivamo a menare le mani!!!! La nostra
tenda regge bene acqua e vento mentre il Geppo riceve
secchiate d’acqua e rischia di prendere il volo,ma va tutto
bene! Alle 04:00 un urlo sconvolge la nostra zona e
proviene dalla tenda del Geppo:”BASTA E’ ORA DI FINIRLA PORCA
T.....”e poi la testolina del Geppo spunta fuori dalla
tenda.....”ah,stavo sognando che qualcuno mi voleva
picchiare,poi la tenda mossa dal vento mi ha arrivato due
botte in testa così ho reagito......”ancora adesso mentre lo
scrivo mi viene da ridere...... Poi tutto tace,la tunza ha
finito e miss bikini è stato rimandato...ma va tutto bene!
225 km percorsi in questa giornata,38 € spesi dei quali 20
per la cena.
Giorno
VIII-Sabato14 Agosto: Tragedia atto finale Sottotitolo: Il mitico Walter
Risottotitolo(voluto dal
Geppo): Anche le Bmw piangono Ci svegliamo,Bissio
esce dalla tenda perchè sente puzza di benzina.....poi ci
chiama a raccolta in fretta: la mia moto e quella del Geppo
erano in terra......serie di porc......e raccogliamo le
vittime innocenti della pioggia e del terreno che ha ceduto.
L’opinione subito proposta è che il cavalletto
della Honda (che è sempre stato poco affidabile nei giorni
precedenti)ha mollato,la moto è caduta rovinando sulla
mia..... La mia se l’è cavata con un graffio sullo
pseudo-serbatoio e con la rottura di un paramani subito
eliminati e un po di terra sulla parti cui appoggiava in
terra; Geppo deve fari conti con un fianchetto rotto e la
totale rottura della vaschetta dell’olio freni posteriore.
Coma facciamo ad arrivare a Pula senza freni?Cerchiamo un
ricambio,di sabato a mezzogiorno...... mission
impossible:passiamo da un concessionario Yamaha che però non
ha il pezzo adatto,intanto il Bissio ne approfitta per oliare
la catena,dovrebbe anche tirarla ma rimanda a Pula. Il
concessionario ci indica un riparatore li vicino,a Bertocchi
(Bertoki),lo troviamo in 5 minuti ma è chiuso...suoniamo il
campanello ed una donna esce dicendo che il padrone
dell’officina è via,ma si offre di telefonargli......il
meccanico non può venire,la donna scende e se ne intende di
moto specialmente di Bmw,il marito è un Bmwista così lo chiama
al telefono; In cinque minuti il mitico Walter è da
noi,arriva con una R 1100 S gialla e casco in tinta più un
amico con una Varadero Blu....giriamo un po attorno alla Bmw e
notiamo la testa dx del boxer tutta sfregata,il Walter si
diverte con le pieghe!!!Scherzando ci dice che quella è una
moto da pensionati,ora si vuole comprare la nuova 1200 che
dovrebbe uscire a breve.....e la R-S la lascia al figlio di 22
anni....che invidia! Ci offre un caffè e in poco tempo
sistema il freno di Geppo sostituendo la vaschetta rotta con
una boccettina di sapone liquido....geniale! Alla fine non
vuole un soldo per il suo lavoro e il disturbo così lo
invitiamo a bere qualcosa e andiamo in un bar vicino a casa
sua;li ci racconta molti episodi della sua vita da
motociclista e non e ci intrattiene simpaticamente,deve essere
uno spasso andare in giro con lui!!! Prima di lasciarci
andare ci indica una strada per arrivare a Pula evitando
autostrada e statali,è una stradina che sale in montagna e poi
riscende in Croazia e noi la prendiamo al volo. Dopo aver
percorso circa 15 km in quella stradina deserta e sotto il
sole....CRACK la catena del Bissio scende e si rompe
piegandosi;parcheggia,togli le valige e inizia a lavorare
passa un’ora,ma non otteniamo risultati,dobbiamo spezzare la
catena a tutti i costi per toglierla e poi bisogna trovare
un’altra catena....io parto in spedizione alla ricerca di un
tronchese o un seghetto per tagliare l’acciaio,dopo due
tentativi e 45 minuti di ricerche,a circa 6 km di distanza dal
luogo del misfatto trovo tronchese e catena (Suzuky
Gsx),prendo l’arnese e lascio la catena. Torno e Bissio è
sparito,ma era già riuscito a tagliare la catena,mentre scendo
dalla moto con in mano il tronchese,che era più grosso di
me,arriva una pattuglia della polizia che si ferma e chiedono
i documenti e dove ho preso quell’arnese.......spiego tutto e
ok,però non è finita li: “Dobbiamo farvi la multa,siete
entrati in Croazia illegalmente” ??????? “Non avete
visto il cartello della frontiera?” ?????? “2 km fa”
Veramente non abbiamo notato niente,poi al ritorno abbiamo
visto un gabbiotto,ma sfido chiunque a riconoscerlo senza
cartelli e scritte.... Improvvisazione di posto di
blocco,poi ci lasciano andare ma ci dicono di tornare indietro
e passare la frontiera da un’altra parte. Dopo un po di
traino (una fatica della madonna,mia e della moto)riusciamo a
far pervenire la catena al Bissio,quella della suzuky non
andava bene,così è stata usata la maglia di una catena di un
ponte da officina!!! Pensare che se io non avessi
sbagliato strada non avrei mai trovato
quell’officina.....gestita da due fratelli che non hanno
chiesto nessun compenso....però ci siamo impegnati a trovare
per loro una moto da cross usata a poco prezzo perchè li non
le hanno,ci metteremo subito all’opera! Studiando un poco
la mia moto mentre aspettavamo l’arrivo del Bissio mi hanno
fatto notare che molti componenti sono costruiti dalla Tomos
in Slovenia esattamente a Capo d’Istria (Koper).
Ripartiamo per Pula con la sensazione che ormai manca una
rottura alla mia moto per completare l’opera,ma non succede
niente!!Che culo! Arrivo a Pula con 9 ore di ritardo e
show di Geppo sulle insidiose strade croate* Finalmente
Bissio riesce a montare il suo Gazebo dopo giorni di attesa
spasmodica! 150 km circa e 40 € di spesa. * = In città
sembrano lucidate e passate con la cera mentre fuori sono
tutte zigrinate,prendete da esempio la strada quando viene
grattata prima di essere riasfaltata,ecco,le strade in Croazia
sono così. Nota di merito alle strade slovene,belle che
sembrano disegnate, ruvide e porose,nuove nuove e molto
abrasive (ne so qualcosa)!
Ultimo giorno-Ferragosto: Bye bye
baby,controesodo Grigliata con gli amici di
Geppo:Silvio,Daniele,Luca....... Relax in “spiaggia” con
andirivieni di acqua e sole Addii e partenza solo per me e
Bissio,Geppo si ferma un’altra settimana... Partenza alle
19:20 e arrivo alle 03:55 (molte soste per caffe,cena ed
altro) 520 km e una spesa di circa 55 €
Kilometraggio totale 2560 Km Spesa totale
comprensiva di ogni cosa 530 € Divertimento e relax
imparagonabili
Una cosa:in campeggio non dimenticate
mai il limoncello,altrimenti non si acchiappa!!! E per il
relax totale una bella amaca non guasta... Avrei tante
altre cose da aggiungere ma in un report quasi oggettivo non
si mettono,magari nelle prossime risposte,poi voglio vedere
cosa dicono Bissio e Geppo!!!! Ultima considerazione:la
solidarietà tra motociclisti vince sempre ogni
difficoltà,siamo un grande popolo unito ovunque noi
siamo..........
Ciao!
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