Clinica Oculistica dell'Università di Genova
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LA
BIBLIOTECA OFTALMOLOGICA Responsabile: Vanna
Re tel. 010-3538456 Lunedì
e Mercoledì: ore 9-13 e 14-18 Storia della Biblioteca Oftalmologica dal 1861 ai giorni nostri, a cura di Vanna Re:
Nel 1861 l’ Università degli Studi di Genova istituì
un insegnamento di Oculistica che
ebbe sede nell’antico ospedale di Pammatone,
affidato alla direzione del Prof. Riccardo Secondi. Nato a Casal Maiocco
(Milano) il 23 ottobre 1832, apparteneva a una famiglia che aveva partecipato
attivamente ai moti del Risorgimento. Studiò a Pavia e si perfezionò a Vienna
dove si dedicò, sotto la guida del Prof. Arlt, allo studio delle
malattie oculari. Era l’epoca delle scoperte di Albrecht von Graefe e Edmond Jäger.
Secondi fu uno dei pochi in Italia che colsero subito i segni del tempo ed
aderirono con entusiasmo alla riforma dell’oftalmologia. Assistente di Flarer
a Pavia nell’anno 1857, iniziò una luminosa carriera con una grande attività
clinica e con alcune pubblicazioni di valore (sulla sclerocornea nel 1858 e
sull’iridectomia nel glaucoma nel 1861) che lo resero noto al punto che già
nel 1861, a 28 anni, diventò Professore e Direttore della Clinica Oculistica di
Genova.
Nella nuova sede poté sviluppare su di un ricco materiale le sue
eccellenti capacità di clinico e di chirurgo. Nel periodo 1860-1870 pubblicò
numerosi rapporti portando importanti contributi allo sviluppo della nuova
oftalmologia: sulla retinite albuminurica (1862), sull’amaurosi per ischemia
retinica (1864), sulla cura del cheratocono (1869 e 1872). Studiò anche con
particolare impegno l’estrazione lineare della cataratta di A. von Graefe
apportando significative varianti, in particolare sulla posizione del taglio
nell’orlo corneale (relazione di centoventi operazioni di cataratta senile,
eseguite con il metodo lineare periferico superiore, 1871). Si occupò anche
della terapia chirurgica del distacco retinico, della maturazione artificiale
della cataratta secondo Förster, dell’operazione per la miopia, che eseguì
sistematicamente in Italia (caso di guarigione permanente di distacco retinico
per mezzo della divisione artificiale della retina, 1874, cura radicale del
distacco retinico mediante la idrodictiotomia, 1878, 1896). Altre pubblicazioni
importanti furono quelle sulla lussazione spontanea del cristallino (1873),
sulla doppia iridectomia nel glaucoma (1872), sull’operazione dell’entropion
(1874), sull’anestesia traumatica della cornea (1875), sulla fotopsia e sua
guarigione con sali di chinino (1874), sulla neurotticopatia alcoolico-tabagica
(1880), sull’esoftalmo pulsante (1881), sulla
lebbra oculare e sua cura mediante Galvanoterapia (1887). Julius von Hirschberg,
nel suo monumentale trattato di oftalmologia, gli dedica due pagine nel volume
che tratta la storia di questa disciplina nel mondo. Rieletto più volte
Magnifico Rettore dell’ Università di Genova (dal 1° novembre 1881 al 31
ottobre 1893), gli fu dedicata nel 1885 una targa in bronzo nella sede dell’
Ateneo. Nell’ anno 1897 fu eletto Preside della Facoltà di Medicina e ricoprì
tale carica fino alla sua morte. Il suo amore per la patria e le tradizioni
della sua famiglia lo portarono all’attenzione pubblica; nella politica sia
cittadina che dello stato egli combatté per l’istruzione e l’educazione;
nel 1882 fu nominato Senatore del Regno.
Nascevano all’ epoca i primi periodici dedicati all’oftalmologia come
ad esempio gli Annales d’ Oculistique (Bruxelles, 1838) e gli Archiv für
Oph-thalmologie (Berlino, 1854): il Prof. Secondi li fece acquisire alla
Biblioteca dell’ Istituto dal primo anno di pubblicazione insieme a molti
pregevoli volumi e trattati. Il Direttori che lo seguirono (Giuseppe Cirincione,
1903-1904; Pietro Bajardi 1907-1911, Federico Grignolo, 1911-1912; Giuseppe Ovio,
1912-1925; Orlando Pes, 1926-1933; Luigi Maggiore, 1933-1958; Mario Maione,
1958-1959; Antonio Grignolo, 1959-1975; Giuseppe Ciurlo, 1975-1976; Mario
Zingirian, 1976-2001 e Giovanni Calabria 2001-) ebbero sempre a cuore il
mantenimento e lo sviluppo della Biblioteca Oftalmologica, intesa come bene
primario della cultura e della comunità scientifica, nonché supporto
indispensabile delle Scuole afferenti alla Clinica. Tale cura determinò un
aumento costante ed armonioso delle collezioni.
Oggi la Biblioteca Oftalmologica possiede circa 8000 volumi, 197
periodici di cui 59 in corso, 225 tesi di laurea, 175 tesi di specializzazione
in oftalmologia, 105 tesi di diploma della Scuola per Ortottisti. E’ collegata
in rete con il Sistema Bibliotecario di Ateneo. E’ dotata dei seguenti
cataloghi formulati secondo il sistema bibliotecario nazionale: per autori, per
soggetti, topografico, delle tesi di laurea e di specializzazione, elettronico
dei periodici. Nelle 28 ore di apertura settimanale vengono prestati
i seguenti servizi: accoglienza e informazione al pubblico, informazione
bibliografica, ricerche su basi-dati on line, censimento degli utenti,
assistenza per le pubblicazioni dei medici strutturati
(dal 1976 ad oggi la Clinica ha pubblicato 11 volumi e sono 1944 gli
articoli pubblicati su riviste scientifiche nazionali ed internazionali),
“document delivery” con altre Biblioteche.
Le biblioteche limitrofe specializzate del settore si trovano in Francia
e a Pavia, Torino, Milano, Parma e Pisa. L’ utenza é composta da
medici (215 circa in Liguria i medici oculisti), Ortottisti e studenti
della Liguria, basso Piemonte e
altre regioni. E’ di supporto alle seguenti istituzioni: Y
Scuole
di Specializzazione in Oftalmologia. Y
Corso
di Diploma Universitario di Ortottista-Assistente in Oftalmologia. Y
Divisioni
Oculistiche Ospedaliere della Liguria e del basso Piemonte. Y
Fondazione
Banca degli Occhi Melvin Jones. Y
Direzione
Sanitaria dell’ Istituto David Chiossone per i ciechi e gli ipovedenti. Y
Sistema
Bibliotecario di Ateneo dell’ Università degli Studi di Genova. Y
Numerose
associazioni di pazienti portatori
di particolari patologie oculari. Nel
1934 il Prof. Luigi Maggiore ottenne per la Clinica Oculistica il trasfe-rimento
dall’ Ospedale Pammatone dove lo spazio era inadeguato e fatiscente ad una
palazzina della città universitaria di San Martino, occupandola completamente e
nel febbraio 1935 avvenne l’inaugurazione alla presenza delle maggiori autorità
cittadine. Nel 1988 la Clinica, a causa dei lavori di ristrutturazione, si
trasferiva provvisoriamente al Pad. 9 dell’ Ospedale San Martino. Al Pad. 9 la
Clinica si trova ancora, in attesa della imminente definitiva sistemazione. |
Inviare a massimo.nicolo@hsanmartino.it un messaggio di posta elettronica
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