Il 1966 fu l'anno in cui i Pink Floyd si affermarono come gruppo underground. Tra le prime serate da ricordare, sicuramente è quella tenutasi all'Essex University, dove durante la loro esibizione fu proiettato un film girato a Londra, realizzato da un tipo che aveva dato a un paraplegico una cinepresa, questi accompagnato per la città filmava quel che vedeva.

Fu anche il periodo in cui iniziarono le loro sperimentazioni musicali, partendo da un semplice accordo e portandolo avanti cercando di tirarne fuori qualcosa. Iniziarono a suonare nel Marquee Club a Wardour Street, dove ogni domenica pomeriggio dal febbraio 1966, si teneva lo "Spontaneous Underground", diventando il ritrovo del nuovo movimento underground.

 

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  • 9 Gennaio 1966  sabato - The Goings On Club, Archer Street, Soho, Londra

 

  • 30 Gennaio 1966 domenica - The Marquee, Soho, Londra "Giant Mistery Happening"
    C
    on Donovan, AMM, Pete Lemer Trio, poeti e cantanti africani
    Il Melody Maker che si occupava soprattutto di jazz, descrisse la serata come un'assurdità estremamente pretenziosa e si espresse negativamente riguardo a certa musica beat di bassa lega, riferendosi presumibilmente ai Pink Floyd.
 

 

  • 6 Febbraio 1966 domenica - The Marquee Club, Soho, Londra "Spontaneous Underground"

 

  • 27 Febbraio 1966 domenica - The Marquee Club, Soho, Londra "Spontaneus Underground"
    In una tardiva descrizione di quei concerti il Titbits titolò: "Una follia vista con gli occhi di un fanciullo. Che delirio! Un uomo che striscia nudo nella gelatina. Ragazze che si spogliano fino alla vita. Poesia off-beat. Musica strampalata. Tutti gli ingredienti della Londra Alternativa. Per la capitale non più ragazzi educati. Guerrieri feroci!"
 

 

  • 11 Marzo 1966 venerdì - Rag Ball, University of Essex, Wivenhoe Park, Colchester, Essex
    Con Marianne Faithfull, Swinging Blue Jeans, Jimmy Pilgrim & The Classics, gruppi jazz e steel.
    La prima sera di quel chiassoso weekend all'università i Pink Floyd portarono in scena per la prima volta un light show mobile ci furono anche proiezioni di film girati dagli studenti.

 

  • 12 marzo 1966 sabato - Rag Ball, University of Essex, Wivenhoe Park, Colchester, Essex

 

  • 13 Marzo 1966 domenica - The Marquee Club, Soho, Londra "Spontaneus Underground"

Biglietto d'invito


Viaggio portate mobili giocattoli carta stracci
vernice palloni ciambelle costumi ma-
schera robot candele incenso scale ruote
luci voi stessi tutto il resto 13 marzo ore 17

marquee club 90 wardour street
w15/-


 

  • 27 marzo 1966 domenica - The Marquee Club, Soho, Londra "Spontaneus Underground"
    In questa occasione incontrarono i loro futuri manager Peter Jenner e Andrew King, i quali li dissero che sarebbero potuti diventare più grandi dei Beatles!!! Al che i Floyd risposero dubbiosi :"Si, va bene, ci vediamo quando torniamo dalle vacanze.......", in   effetti dovevano andarci per davvero.....Bisogna dire che Jenner e King non erano nuovi nel campo discografico,anche se non si potevano di certo considerare delle cime...Comunque Jenner insieme a John Hopkins, Joe Boyd, Ron Atkins e Alan Beckett avevano una casa discografica indipendente tale DNA. Uno dei dischi prodotti se non forse l'unico, era Ammmusic degli Amm, un gruppo che faceva le serate insieme ai Pink al Marquee. I due "manager" tentarono inutilmente di reclutare i Velvet Underground, gruppo che conobbero grazie a dei nastri portati da New York da una loro amica. Lasciata stare la Dna e i Velvet, i due si guardarono intorno e decisero che sarebbero stati i manager dei Pink Floyd.
 

 

Un po' di storia:

Un fulcro della "Swingin' London" del 1966 era il Marquee Club, un locale di Soho ben noto nella cultura rock inglese. I gruppi musicali che si esibivano in quel periodo avevano alle spalle la proiezione di filmati, e il pubblico partecipava attivamente in vari bizzarri modi, dai vestiti stravaganti al lanciare fiori sul pavimento, al rotolarsi dentro grossi cubi di gelatina rosa (all'uopo, era anche commestibile). Si stava insomma manifestando un "movimento psichedelico inglese", che certamente aveva come fonti culturali le stesse di quello californiano, ma era "rielaborato" sulla base della situazione socio-culturale inglese e londinese in particolare. Il 13 marzo del 1966 era presente una band pressoché ignota ancora, tali Pink Floyd Sound. John Hopkins (l'amico di Peter Jenner) era presente, e fu colpito dalla peculiarità di ciò che il gruppo faceva: "non faceva musica, produceva *suoni*, onde e muri di suono, assai diversi da qualsiasi cosa mai suonata prima, almeno all'interno del rock. Era come la musica seria, non come quella di consumo, una serie di esperimenti coi suoni più folli. John Cage aveva fatto cose simili".

I Pink Floyd impressionarono molto il sia pur ridotto pubblico del tardo pomeriggio di quel giorno, e durante la primavera divennero una presenza regolare al Marquee e ai suoi domenica pomeriggio di "Spontaneous Underground". Barry Miles, considerato il primo "discepolo" inglese di Allen Ginsberg, fu invitato a scrivere un articolo sulla nuova scena "underground" inglese per la rivista "Underground East Village Other", di New York, e nell'articolo pose in evidenza proprio i Pink Floyd (così gli "alternativi" della East Coast seppero del gruppo oltre un anno prima della uscita di "The Piper at the gates of dawn").

Peter Jenner dal canto suo fu colpito dal modo in cui il gruppo iniziava a suonare versioni "canoniche" di brani Blues per poi scivolare in "incredibili interludi psichedelici".

Pure, quando Jenner offrì al gruppo di registrare per la DNA Records, seppe che tenevano in considerazione l'idea di sciogliersi entro l'estate o subito dopo. Non era facile trovare ingaggi per i concerti, Waters e Mason intendevano continuare gli studi d'Architettura, e Syd Barrett era più interessato alla Pittura che all'attività musicale: l'unico che era fermamente intenzionato a proseguire la carriera come musicista era Richard Wright, che aveva anche abbandonato gli studi di Architettura per frequentare per breve tempo la London School Of Music.

Dopo un breve vacanza estiva, comunque, il gruppo si rivide con Jenner e un altro aspirante produttore, Andrew King. Waters però chiarì subito che per prima cosa al gruppo serviva avere dei manager veri e propri, cosa che Jenner e King accettarono senza problemi. Si costituì una società di nome "Blackhill Enterprises", costituita dai 4 Pink Floyd più i due nuovi manager.

di Paolo Guiducci


Peter Jenner disse di Barrett: Possedeva una tecnica notevole... Ma non era un eroe della chitarra – non era neppure lontanamente paragonabile a Jimmy Page o a Eric Clapton... È stato in assoluto il primo chitarrista a utilizzare il dispositivo "Binson Echorec", che è considerato il precursore degli attuali sistemi digitali: era formato da un blocco di metallo e da una "testina" di registrazione collocata all'apertura del blocco; la "testina" faceva girare il nastro a velocità differenti in modo da ottenere diversi tipi di eco... Syd usava questo strumento per la sua chitarra, e non credo che qualcun altro l'abbia fatto prima di lui.


 

1966-1967