Ma il vero Mah Jong è tutt'altra cosa: è un gioco da tavolo tradizionale per quattro giocatori, originario della Cina e oggi praticato un po' in tutto il mondo, dall'Europa agli Stati Uniti all'Australia, con numerose varianti. Volendolo paragonare ai giochi di carte occidentali, si potrebbe dire che la sua struttura ha qualcosa del Poker, della Canasta, ma soprattutto ricorda la Scala Quaranta (o il Gin Rummy). Quindi nulla ha a che vedere con il solitario virtuale, se non per il fatto di impiegare gli stessi pezzi che compaiono nel videogioco, ovviamente veri, non virtuali. L'uso di tessere anziché delle carte, il loro elevato numero (ben 144!), la loro complessa simbologia, gli ideogrammi cinesi, sono tutti elementi un po' esotici che possono incutere un certo timore reverenziale in chi si accosta per la prima volta al Mah Jong. C'è poi da aggiungere che molti manuali di istruzione sono poco chiari o lacunosi; inoltre, al giocatore occidentale alcune procedure preliminari possono sembrare inizialmente un po' complesse. Per chi è alle prime armi tutto ciò risulta spesso scoraggiante e certo non aiuta l'approccio al gioco.

il vero Mah Jong tradizionale in una fase di gioco...

...e il solitario (videogioco) che ne è stato tratto

In Italia il Mah Jong è ancora poco conosciuto: persino nei negozi specializzati nella vendita di giochi non lo si incontra troppo di frequente. In internet, poi, le fonti in italiano che ne parlano sono pochissime, se confrontate con quelle in altre lingue, ben più numerose, soprattutto in inglese. A queste difficoltà si aggiunge poi la spesa per l'acquisto di un set: pur esistendo una gamma di edizioni dalle più semplici a quelle più sofisticate, il costo delle più economiche è comunque ben superiore a quello di un mazzo di carte; ma questo aspetto verrà trattato più approfonditamente nella sezione f.a.q.. Come appassionato, come storico e anche come collezionista, ho deciso quindi di aprire questo sito per divulgare l'esistenza del gioco e dei suoi meccanismi, ma soprattutto per fornire a chi decida di volerlo apprendere delle istruzioni chiare e dettagliate, con l'ausilio di numerosi esempi, fotografie e disegni, che dovrebbero fugare ogni dubbio riguardo all'interpretazione. Anche chi è appassionato alla cultura cinese in senso generale, o chi è semplicemente curioso di saperne di più, troverà in queste pagine degli aspetti interessanti.

tessere - descrive uno per uno i pezzi con cui si gioca a Mah Jong, tanto i 144 di tipo standard quanto quelli appartenenti a edizioni di alcuni paesi che prevedono alcuni soggetti alternativi e/o addizionali;

accessori - illustra quali altri oggetti fanno solitamente parte di un set da Mah Jong, qual è il loro uso e la loro reale utilità;

regole - spiega in dettaglio la variante europea classica (la più semplice);

varianti - offre una panoramica dei regolamenti in vigore nei diversi paesi, evidenziandone soprattutto le differenze rispetto alle regole europee classiche;

glossario - lista i termini gergali usati nel Mah Jong e i loro equivalenti nelle principali lingue del gioco (cinese, giapponese, inglese) confrontando anche i diversi significati di alcuni di essi;

storia - traccia un profilo delle origini del gioco, dalla scelta del nome alla sua penetrazione nei vari paesi fino alle composizioni più arcaiche rispetto a quella standard attuale;

simboli - prende in considerazione l'origine e la spiegazione degli elementi iconografici e degli ideogrammi presenti nei vari soggetti;

dettagli - esplora le differenze esistenti tra un'edizione e l'altra: le caratteristiche fisiche, le illustrazioni, i pezzi che ne fanno parte, ecc.;

galleria - mostra e descrive un campionario di edizioni di epoche e provenienze differenti;

link - elenca gli altri siti esistenti in internet che parlano del Mah Jong;

f.a.q. (frequently asked questions) - risponde in modo conciso ma esauriente alle domande più frequenti.