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Ognuno di noi prova un desiderio profondo di essere se stesso, di capirsi e di esprimersi.
Questo desiderio è la luce interiore che ci guida nel nostro cammino evolutivo e ci svela il nostro compito nella vita.
Come ho accennato in precedenza, nei primi anni di vita molti eventi possono contribuire a offuscare (ma non a spegnere),
la nostra luce interiore e, purtroppo...
“il nostro bambino” sbaglia strada!
Un buon modo per ritrovare il bambino che è in noi è giocare.
Il gioco è un mezzo straordinario per scoprire le nostre esigenze,
soprattutto quelle rimaste sepolte con la parte infantile di noi;
a mano a mano che emergono, alcune di esse maturano e diventano esigenze reali dell’adulto.
Cercate di trascorrere un’ora al giorno facendo esclusivamente ciò che vi piace.
Programmate quell’ora come se fosse un appuntamento di lavoro.
Soddisfate i vostri desideri, senza preoccuparvi di quanto siano giovanili o magari infantili.
Se non vi divertite smettete; ma soltanto perché non state divertendovi,
non perché una voce interiore vi dice che state facendo qualcosa di assurdo o di sbagliato.
Lasciatevi andare e divertitevi, ricordate che è quello che facevate da bambini.
Quando vi sarete abituati alla vostra ora di gioco quotidiana
vi accorgerete che c’è un rapporto fra i bisogni del bambino dentro di voi e quelli dell’adulto.
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