IL GALLEGGIAMENTO

vasca.gif (2578 byte) Il galleggiamento è governato dal principio di Archimede e coinvolge una serie di fattori come massa, densità, peso specifico.
Il galleggiamento si presta alla formulazione di ipotesi e alla loro verifica sperimentale.
Sebbene tutti i bambini abbiano delle esperienze di galleggiamento, alcuni oggetti hanno un comportamento non facile da prevedere.
Una prima prova si può fare con: uno stuzzicadenti, un elastico, una graffetta, un bottone di plastica e un cucchiano da gelato di plastica.
I bambini devono fare una previsione e subito verificarla. Di solito nessuno indovina il comportamento del bottone!

Una seconda fase può prevedere l'utilizzo della creta.
Una pallina di creta affonda subito nell'acqua, ma se la si modella per formare una sorta di ciotola concava galleggia.
Questo dimostra che oggetti che galleggiano si possono costruire con materiali che affondano.

Un'ulteriore fase può consistere nel provare se un oggetto galleggia di più nell'acqua dolce o nell'acqua salata.
Sempre per il principio di Archimede, poichè l'acqua salata ha una densità maggiore di quella dolce, gli oggetti galleggiano meglio nell'acqua salata.
Per questo esperimento conviene utilizzare un cubetto di legno o un oggetto simile.
Prima si fa galleggiare il cubo in una vaschetta d'acqua del rubinetto, lo si estrae dall'acqua e si segna con una penna la linea di galleggiamento.
Poi lo si fa asciugare, si aggiungono all'acqua due pugni di sale, li si fa sciogliere bene e si immerge di nuovo il cubo. Si dovrebbe vedere la differenza!

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