Settembre Ottobre 2007

 

S P E C I A L E

Allegato ad

"ARS   POETICAE"

OMAGGIO
  AI  COMUNI  DELLA
 

"
T R E M E Z Z I N A"


"Degli Uomini illustri..."

Famiglie:  BRENTANO

 

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Degli Uomini illustri – “Clemens Wenceslaus Maria von Brentano”
e il Romanticismo tedesco.

PREMESSA:

Trattandosi di una ricostruzione storica risalente all'Alto Medioevo, in questa  mia descrizione di una parte della  genealogia della illustre famiglia Brentano,  mi condizionerò quindi a partire da: Peter Anton Brentano nato il 19 Settembre 1735, in Tremezzo e deceduto il 9 Marzo 1797 in Frankfurt am Main (Germania). 
Si sposò tre volte e svolse proficua attività come commerciante e diplomatico. 
Dalla sua prima moglie, Paula Maria Josefa Walpurga Brentano-Gnosso, (1744-1770) ebbe 6 figli (4 maschi e 2 femmine).
Dalla seconda moglie: Maximiliane von La Roche (1756-1793), amica di Johann Wolfgang von Goehte, ebbe 12 figli di cui il terzo, fu Clemens Brentano, chiamato e passato alla storia come "Clemens Wenzeslaus Maria von Brentano" (1778-1842) e sul quale verterà tutta la mia relazione: "degli Uomini illustri"
Dalla terza moglie ebbe altri 2 figli. Ricordo altresì che la settima nata in ordine cronologico dall'unione con la seconda moglie, fu Elisabeth Catharina Ludovica Magdalena Brentano, chiamata "Bettina" (1785-1859), valente scrittrice e poetessa che andò sposa a Achim von Arnim (1781-1831).

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Suo padre: Brentano Pietro Antonio “Pierre Antoine” era nato a Tremezzo (CO) il 19-9-1735 ed aveva sposato Maximiliane Euphrosine Von La Roche. La loro unione diede cospicua continuità alla stirpe Brentano da cui nacque numerosa prole, tra cui:

Clemens Wenceslaus Maria.

Nel 1803 il Poeta Clemens Wenceslaus Maria von Brentano (nato a Koblenz 8-9, o 9-9-1778 – deceduto a Augsberg-Aschaffenburg il 28-7-1842), già apparteneva al Gruppo dei Romantici tedeschi di Heidelberg Berlino.Nel periodo più felice della sua fecondità lirica, ebbe l’idea di pubblicare insieme alla sua anima gemella Achim von Amin  marito di sua sorella: Bettina von Brentano, (pure essa importante esponente nella letteratura tedesca) una raccolta di poesie sotto il titoloCanzoni dei fratelli Canori”, (Lieder der Liederbrüder), ma poi rinunciarono in favore dell'altra raccolta di canzoni popolari: “Il corno meraviglioso del fanciullo”. Nel 1808 Amin pubblicò una raccolta di liriche: Conforto nella solitudine” (Trösteinsamkeit) in cui figurano numerose Poesia di Brentano, “Die Einsiedlerin”, canzoni d’infanzia, “La zingara” tradotta da un testo italiano e quella prediletta dal Poeta “Il cacciatore al pastore” (“Der Jäger  an den Hirten”). Dopo le guerra d’indipendenza, Brentano compose opere a carattere patriottico, ma la censura del Metternich fece fallire il progetto. Dal 1828 in poi, l’amico e storico Böhmer con l’aiuto della sorella Bettina non cessò di esortare il Poeta alla pubblicazione di tutta la sua lirica, ma nel 1837 egli risponde: “ che gli vengono i brividi se pensa alla sua povera poesia”. Tuttavia l’amico prepara un volume che nel 1839 fa rivedere dall’Autore per poi curarne la prima edizione. Purtroppo le Poesie comparvero postume nel 1852. L’Autore era già deceduto dieci anni prima. Comunque molte sue poesie erano già state pubblicate in riviste e inserite in altri romanzi, fiabe, commedie. Di Brentano ci sono note le canzoni: “O mamma tieni calda la tua piccina” composizione questa di quando corteggiava Sophie Mereau. La lirica fu la naturale necessaria espressione di quell’anima romantica tormentata da intimi dissidi (noi ritroveremo ancora il grande Poeta principale protagonista e diretto depositario e conservatore delle memorie a lui rilasciate dalla beata Anna Katharine Emmerick…beatificata poi da Papa Giovanni Paolo II) ma insieme bisognosa di espandersi in una musicalità piena di dolcezza e di grazia. 
Come Tieck, Brentano dominava tutte le forme di poesia e in tutte si cimentò fuorché nelle antiche ispirazioni di Goethe, alla lirica medievale degli scolari vaganti, a quella religiosa dell’epoca barocca, riuscendo sempre con una facilità così spontanea che costituisce la sua originalità e il suo fascino. Famose le sue “notti incantate dal raggio lunare”, animate da spiriti buoni e maligni, di cui si è nutrita tutta una generazione di lirici tedeschi, da Eichendorff  ad Heine. Serenate musicali: “Ascoltate, il flauto torna a piangere / e le fresche sorgenti gorgogliano” (due perfetti endecasillabi in metrica italiana). In:" Canto di grilli e usignoli sotto le stelle…: “ Beato chi muore in sogno, / cullato dalle nubi e dalla luna /." (il primo verso è settenario, il secondo è un endecasillabo) In: "Ninnananne dal dolce ritmo che addormenta:"  “Cantate piano, piano, / piano… / " La viva musicalità del Poeta gli permette di riprodurre nel verso perfino il suono degli strumenti, e forse la musica di Colui  (Beethoven) “che sovra tutti… com’aquila vola”,  ha trovato così una congeniale risonanza nella Poesia. Il Poeta d’Italica stirpe, plasma le sue rime nella perfetta assonanza metrica italiana: i versi settenari abbinati ai versi endecasillabi sono e restano testimonianza che:

nell’animo del Poeta,  la radice romantica della sua antica Terra d’origine, 
gli ancestrali ricordi di queste dolcissime ed accoglienti Lariane sponde,
in Lui, sono sempre prevalse. 
E’ il Poeta tedesco che scrive col cuore Lariano.
 

Le sue canzoni sono state musicate in lingua tedesca: da Brahms, Schumann, Mendelsshon ed altri romantici ancora. Il Poeta e Scrittore Clemens Wenceslaus Maria il cui padre era nativo di Tremezzo, per la nostra cultura, fu e resta annoverato tra gli “Uomini illustri”

Sandro Ciapessoni.


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