Anno 2006 Settembre - Ottobre

 

"A r s P o e t i c æ"
(L'arte della Poesia)

 

Foglio periodico letterario - artistico.
Qui canit arte canat…

 

Fondato e redatto a cura di:
Sandro Ciapessoni - Via Dignano, 6 - 35135 - Padova
Telefono: 049612286

 

*****

Dopo la pausa estiva si riprende la pubblicazione annunciata per il periodo autunnale. Porterò in risalto - come il Lettore potrà constatare, l'avvenimento che durante questo periodo di interruzione, ha maggiormente (a mio avviso) suscitato in me forte emozione: la scomparsa dello Scrittore e romanziere Stanislao Nievo, pronipote del celebre Poeta e scrittore Ippolito Nievo autore del romanzo:

"Le confessioni di un italiano".

Stanislao Nievo nacque a Milano nel 1928 ed è mancato a Roma nel decorso mese di luglio del corrente anno.
Della sua morte poco si è parlato, scarse le notizie apparse sui quotidiani a testata nazionale e lo stesso dicasi per quanto riguarda le emittenti radio, ad eccezione per le emittenti del Nord-Est. I funerali si sono svolti a Roma il 15 luglio del 2006.
Giovane studente di Scienze naturali, decise presto di non rinunciare all'avventura: Europa e Africa furono le mete preferite. Per poterlo fare esercitò i mestieri più umili. Imparò i primi rudimenti narrativi attraverso l'uso della cinepresa. All'inizio i suoi racconti furono dunque 'documentari': "Mondo cane" , "Africa addio", e "Mal d'Africa" (quest'ultimo girato nel 1968) sono alcuni tra le sue riprese documentaristiche maggiormente ricche di conoscenze.
Ma viveva anche in lui lo spirito del giornalista, che con la sua dettagliata ricerca documentata, come in: "Il prato in fondo al mare" impegnò il proprio talento in una ricerca privata e storica insieme, mossa dal desiderio di trovare il punto esatto in cui si era inabissato col piroscafo "Ercole" durante una violenta bufera di mare, il suo avo più famoso, Ippolito Nievo, lo scrittore garibaldino, nel naufragio tra Palermo e Napoli dal rientro dalla Sicilia, nella notte del 4 marzo 1861.
Il suo romanzo "Il prato in fondo al mare" si segnalò subito come uno dei romanzi più rilevanti, sì che nel 1975 gli fece vincere sia il Premio Campiello, sia il Premio Comisso.
Impegnatosi in questa attività, (molti sono i titoli dei suoi volumi, delle sue poesie, delle traduzioni - Kipling e De Foe in particolare) con cui generosamente occupò il suo tempo, e per cui vinse nel 1987, con : "Le isole del Paradiso", il premio Strega. In alcuni suoi capolavori, come in "Aldilà", spicca una sua indagine sull'attimo ultimo e misterioso del trapasso; in "Barca solare", descrive la navigazione dell'uomo nelle varie fasi della sua esistenza. Nel "Il sorriso degli dei" è dipanata la storia di un viaggio metafisico denso di connessioni esoteriche riguardanti le generazioni della stessa famiglia, mentre in "Gli ultimi cavalieri dell'Apocalisse", è riproposto il messaggio, evangelico visto in chiave laica, che venti secoli fa Giovanni, dopo le rivelazioni ricevute nell'isola di Patmos, lasciò in quella straordinaria visione che conclude il Nuovo Testamento.
Oltre che per i suoi meriti letterari, Stanislao Nievo verrà ricordato per aver dato vita all'impresa dei "Parchi letterari", capaci di fondere insieme le diverse passioni della sua vita, la storia, l'arte e la geografia. Fondatore della Foresta Ideale e del WWF, è stato il presidente della Fondazione Ippolito Nievo. "La mia scrittura è ricerca del reale nascosto nel panorama terrestre e di come svelarlo" , egli afferma, dimostrando di voler trasferire alla carta l'audace e prodigioso senso dell'esplorazione e dell'avventura che anima la sua stessa vita.
Così nel mio piccolo, ho inteso onorare la memoria di un "Grande Uomo" che certamente non sarà dimenticato da coloro che della Letteratura e dell'Arte hanno fatto lo scopo principale della propria vita. Buona lettura.

Sandro Ciapessoni

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Due suggestive liriche della Poetessa Signora Antonia Migliaresi di Roma già attiva collaboratrice di questo periodico, pertanto già nota ai nostri Lettori. La prima lirica; "Loppia… ripetuta magia d'estivo tramonto" e la seconda: "Monti lariani…". Entrambe le liriche espongono in rima armoniosa alcuni tratti, alcuni particolari dell'ambiente lariano. Lo stile sereno usato in queste rime, fa sì che la lettura risulta piacevole e nello stesso tempo, illustrativa dei luoghi cantati. Lettori carissimi: buona lettura.

Sandro Ciapessoni.

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LOPPIA…RIPETUTA MAGIA D'ESTIVO TRAMONTO...

Il disco infocato del sole
scompare al di là del Costone
lanciando un ultimo raggio
nell'acqua vermiglia del Lario.

Or calan veloci le tenebre
stagliando contorni di monti.
Il Lario pian piano s'acquieta
e s'appresta ad un placido sonno.

La "Santa Maria" di romanica Arte,
nel fioco chiarore maestosa m'appare
tra cime appuntite di antichi cipressi.

Quaggiù nella darsena
le barche ormeggiate
cullate da onde leggere
ispirano rispettoso saluto
all'Astro sorgente che incede alla notte.

S'accendono mille lucine,
si specchiano nel lago giocando tra loro
s'allungano formando riflessi dorati…
e tante fiammelle punteggiano il cielo.

La scena fatata rapisce la vista;
è dono prezioso del Lario:
ripetuta magia d'estivo tramonto.

Antonia Migliaresi.

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MONTI LARIANI…

Quando il Lariano cielo
sgombro è di bige nubi
o d'adombrato velo
di grigia pallida foschia…
nette risaltano le vette
degli elevati ed imponenti monti.

I nitidi crinali delle giogaie antiche
appaiono al guardare, fine cesello d'arte,
opera di paziente,
provvido… divino Artista.

Ed è come se mano d'esperto Poeta
con penna sua adeguata,
abbia dipinto ineguagliabili versi
usando come carta
la celestiale volta del Creato.

Adagiati sulle pendici
di sì maestosi monti,
siedono ameni e coloriti borghi
disposti come fossero
in adorante posa
che fan da pia cornice
all'estasiante scena!

Ogni volta nel riguardar quei monti,
l'immagine beata così s'imprime
nel più profondo dell'anima:
sarà indelebile ricordo
di ineguagliabili
lacustri emozioni.

Antonia Migliaresi.

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In questa seconda lirica "Monti lariani…" della Poetessa Signora Antonia Migliaresi, spicca immediatamente l'ampia visione dell'ampio cielo nella cui cornice, i monti lariani stanno rinchiusi. E' una descrizione finemente dettagliata in tutti i suoi particolari, inclusi anche quei fenomeni atmosferici tipici dell'ambiente lacustre quali foschie, nebbie, nubi improvvise. Elementi questi cantati in modo positivo sì da sfociare addirittura nel romantico e risvegliare nel Lettore forti emozioni. E' lo stile chiaro e cristallino di questa apprezzata Poetessa.

Sandro Ciapessoni.

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Alla Signora Poetessa Matilde Di Martino di Agrigento, nuova graditissima ospite e collaboratrice di questo periodico, porgo il mio sincero: "Benvenuta" e la presento a tutte le altre Poetesse e collaboratrici. Della Poetessa Signora Di Martino pubblico due liriche, le seguenti: "Presso la torre saracena…" e "Cercatemi in giardino…". Ho avuto l'opportunità di leggere alcune Liriche della Signora Di Martino; liriche dense di sentimento vivo e soprattutto genuino. Rileggendole con calma non trovai nulla di 'studiato' o per meglio dire di 'ricercato per l'occasione'. Ebbi quindi la certezza d'aver trovato una buona fonte d'espressività poetico - letteraria. Chiesi la sua collaborazione a questo periodico, collaborazione che mi fu accordata per cui mi sento in dovere ringraziarla con tutto il cuore. A voi Lettori, buona lettura.

Sandro Ciapessoni.

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PRESSO LA TORRE SARACENA…

Presso la torre saracena
d' isola aspra e generosa
sull'arenile dorato
tra grovigli d'alghe
giunchi marini e ginestrelle rare;
un vecchio pescatore
stanco di flutti e venti
ricuce larga maglia:
- rete consunta di dubbi e desideri -.

Aguzza gli occhi;
non cerca antichi scogli
né rotte per l'approdo
né remi per sfidar procelle
o valicar confini
né abbracci di morte e di resurrezione.

Cerca solo la brezza del tramonto
che stemperi passioni
e luce di lampara
che sciolga il tempo degli affanni
e squarci il velo oscuro:
- lo smarrimento della lunga vita -.

In quarantena
con respiro profondo
arenato su spiaggia amata e sconosciuta
tra intrecci confusi di legno e di corteccia
fuma la pipa spenta
mentre lontano fugge il canto di chimera,
onda di pianto ed eco di sirena.

Matilde Di Martino.

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I primi otto versi descrivono la scena; in essa prevale il settenario; il verso centrale (il V°) rispetta benissimo la metrica dell'endecasillabo come verso principe della strofa. Il nono verso racchiude in sé qualcosa di intimo che riflette un pensiero dell'animo del protagonista di questa lirica. Anche la seconda strofa di sei versi è di notevole effetto lirico se consideriamo il senso dell'ultimo verso endecasillabo pure esso : "lo smarrimento della lunga vita".
L'ultima strofa è veramente degna della massima attenzione con la chiusura sempre in endecasillabo: "onda di pianto ed eco di sirena", e la musicalità dei versi è armoniosa e il ritmo di lettura si sussegue in ordinato svolgimento… leggere così, è deliziosamente gratificante!

Sandro Ciapessoni.

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CERCATEMI IN GIARDINO…
della Poetessa Signora Matilde Di Martino di Agrigento.

Cercatemi in giardino
dove fioriscono gli anemoni e le rose.

C'è ancora quel panchetto
vicino l'altalena dove sedevo
a far collane con le bacche rosse.

All'ombra della palma rigogliosa
con alito di vento sulla schiena
ritrovo il fremito di giovinezza,
strano... è fruscio di un attimo
come s'avessi ala stanca
di gazza ladra o…
rondine a mezz'aria.

Ritorno nel mio tempo,
non metto più
le margherite tra i capelli
ma muschio ed erba secca,
scopro la resina tra le ferme dita
ultima goccia di memoria…
ho freddo
il cuor si sfoglia
il cielo si oscura.

Matilde Di Martino.

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E' questa un'opera piena di sentimento e di passione dove il canto romantico riscopre nostalgie, e fa risorgere ricordi di una giovinezza lasciata ormai materialmente alle spalle ma sempre viva, sempre accesa nell'animo e nello spirito. E queste sono le forze che mantengono in vita la speranza fino "… all'ultima goccia di memoria, / quando il cuore si sfoglia / e il cielo si oscura". Opera di lodevole composizione.

Sandro Ciapessoni

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Poetessa e professoressa Signora Maria Teresa Cortese di San Benedetto del Tronto (A. P) sempre presente con le proprie opere ad onorare questo periodico. E' qui presente con la lirica: "Alla mia cameretta…" edita sul suo ultimo volume (Ed: Maroni) 2005. La Poetessa mi ha provveduto del testo che volentieri pubblico come presentazione di questa sua Poesia: "Si tratta della mia camera da ragazza e ricordo gli stati d'animo di allora e quel gatto antico - Sallustio - che mi era stato molto caro nella mia giovinezza e così somigliante al mio dolcissimo Puffo che nel 2001 era ancora con me e mi addolciva l'esilio. Le figure dei due gatti si confondono e si compenetrano e fanno da sfondo agli stati d'animo (sempre tristi) di allora e di oggi". Signori Lettori, sono queste parole l'aiuto essenziale per poter capire, entrare nell'intimo della Poetessa e valutarne la profonda essenza. Felice lettura.

Sandro Ciapessoni.

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ALLA MIA CAMERETTA…
(Ricordo di Sallustio - identico a Puffo) 2001


Hai accolto i riposti pensieri
e fasciato ostinate speranze
hai veduto gli aneliti vivi
ed i deboli grigi sconforti…

Ombra dolce di gatto io ti ravviso
compagno a timorose incertezze
festoso ai miei minuti di tregua
tu pure ignaro dei cupi destini…

Sei tu qui ancora?! Io son tornata
con carico di sbagli piaghe e affanni:
sei sempre tu?1? Sei ancora a me vicino
ombra tenera fulva, per un sogno strano.

Maria Teresa Cortese.

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Ricordiamo: emerita Poetessa e Pittrice che ha sempre coltivato fin dalla sua giovane età, l'Arte della Poesia e della Pittura.

Sandro Ciapessoni.

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Poetessa Signora Luciana Bianchi Cavalleri di Como con una originale poesia tipicamente "comasca". Autrice che sa esprimere con coloriti effetti (e i risultati sono ottimi) quanto l'animo suo le suggerisce. In quest'opera: "Sant'Agostino", illustra una rievocazione storica che pure il sottoscritto, nella sua adolescenza conobbe. Rammento ancora il profumo delle castagne arrosto (i biròl). Esposizione perfetta in terzine libere, ben ritmate la cui musicalità di lettura risulta ottima. Congratulazioni sincere. Buona lettura.

Sandro Ciapessoni.

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S. AGOSTINO

Amo indulgere, in riva al lago,
a pacate introspezioni di ricordi
(il senso dell'eterno, mi sovrasta).

Immagini di vita e di quartiere, tramandate
Ed assorbite da onde del lago secolari e intatte.
Memorie semplici, che parlano tuttora al cuore.

Sant'Agostino: borgo di tradizioni antiche:
cavalli alla posta, merci scaricate con fragore
e giochi di bimbi tra suoni di mercanteggiare.

L'antica Parrocchiale, anima e fulcro del quartiere,
la processione a maggio alla 'Nosetta' di contrada,
le novene, le prove ai canti per la Messa di Natale,

la popolare ricorrenza di Sant'Antonio protettore,
con animali e carri condotti in lunga fila a benedire
e le profane bancarelle con ' firoeu' e "pampare'.

Il noto pasticcere della piazza, offriva piccoli cartocci:
"cinq ghej de freguj", frugale merenda doposcuola
o per le milanesi 'narcisate', al faro di Brunate.

Gondrand esibiva carri con imponenti equini
(stinchi da tiro, paraocchi) ed i bimbetti, attorno,
alti quanto le zampe, 'barabitt' affatto intimoriti.

Serate estive, 'Lucie' a remi dal lumino appeso:
approdi lenti, al porticciolo steso a spiaggia,
tra canti di gruppo, fiabe…e bimbi addormentati.

Piccole botteghe, cicli, gerle, la trattoria
e le lavandaie al quotidiano impegno chine,
vele e comballi, con reti e pescatori, al porto.

Carezzo un calmo andare di memorie:
e nell'abbraccio del tempo, ho la tua voce
che rivive e limpida permane, mamma.

Assorto, è il respiro del mio lago.
S'attarda l'onda: stasera, in lenti flutti
s'espande, frangendosi sommessa.

Luciana Bianchi Cavalleri.

Prima classificata
Concorso "Scripta Manent" 2 dicembre 2004
Circoscrizione Como Centro
(premiazione Sala Biblioteca Civica di Como)

-Nosetta - Edicola mariana sita in via della Madonnetta.
-firoeu - Lunghe collane di castagno arrosto.
-pampare lunghe canne, con appesi giochi e bonbon per i bambini
-cinq ghede freguj cinque centesimi di briciole
-narcisate - le gite primaverili, nei dintorni di Brunate, per raccogliere narcisi.
- barabitt- piccoli monelli.

*****

ESPÉRA
da: "I cantici di levante"
del poeta Sandro Ciapessoni di Tremezzo (Como) ma abitante a Padova.

A ingentilir le brezze
sui pergoli di rose,
spiran cortesi i venti d'Anditìlos
e Thira e Naxos ed Ikarìa e Delo
attendono le Ninfe della sera.

Su cupree ed alte erubescenti nubi,
sacerdotessa ai riti della Luna
e avvolta in ampio manto porporino,
Espéra mi risveglia e mi ristora
sfiorandomi sul viso e con passione,
pudico bacio, tal d'innocente amore.

Dai boschi della Lidia, ai verdi atolli
di Kithnos e di Kea, rossate chiome
dominano il cielo, e sulle ninfe
Cicladi, scende sereno a colorar
le spumeggianti creste dell'Egeo,
il rosso tramontar del Sole,
cui l'astro tinge... i flutti di Nerèo.

Sull'onde ancora tiepide
del giovinetto Autunno,
le Càriti sorelle -tre divine-,
discendono le chine dell'Olimpo
ben spoglie d'ogni velo...
e ciò, per lor destino.

Con Ebe giovinetta...
il "bel germoglio eterno della vita",
con garbo e con amabil compitezza
mi additano il tramonto sull'Eubèa.

 

Eufròsine gioiosa mi rallegra,
e Talia, la fiorente, m'innamora,
mentre le azzurre luci
de' la splendente Aglàia, fisse
sugli orizzonti accesi della sera,
infiammano... mia tarda primavera.

Talia!...
Natura rifiorente e amica!
Per tua mercé, nell'ore del tramonto
non serrano le rose, i profumati petali
nell'isola del Sole!
Per tua mercé, all'imbrunire,
quando l'occaso incendia l'orizzonte,
sui flutti dell'Egeo fioriscono i colori
e le passioni, cui mente umana
si sazia ... o si dispera!

Ma tu, Espéra!...
fanciulla di quel bacio!...
col tuo violento manto porporino
trascini il tuo color sanguigno
sovra Micene ed Argo,
e scagli il mio pensier turbato
a Pèlope, ad Atreo...
cui termin pose al germogliar semenza,
il primordiale e inesorabil Fato!

Tu che del Sol tramonti la sua fiamma,
or che l'Eubèa tinte ha le sue sponde
d'accecanti e tormentati amori,
tu mi rammenti ancora e con disgrado
qual capo dei Locresi...
Aiace d'Oïlèo,
che sull'altar di Atena in Tèucria terra,
volle spregiar nell'empio suo furore
Cassandra inerme, già vinta creatura;
ma tomba sua divenne
per volontà di Pallade guerriera
e a pareggiar l'iniquo sacrilegio,
lo stesso mar d'Eubèa.

Si placano le passioni
col riposar del Sole;
con l'apparir di Luna,
sull'imbrunito cielo dell'Egeo
un tiepido sciamar di brezze
dalla Lidia, si spinge verso Skìros
lambendo Kos e Thira.

Oh Paradissi e Rodo!…
Col sorgere di stelle…
dolce penombra aurata
dai raggi di Selène,
mi addolcirà il riposo
sui verdi poggi dell'isola del Sole.

Non torneranno la notte sull'Olimpo
le Càriti divine
ed Ebe giovinetta,
quel "bel germoglio eterno della vita",
ma veglieran miei sogni e il mio pensare
dai bianchi pergoli di Paradissi in fiore.

Sul rifiorito cielo
del mare di Nerèo,
sommessa ed incantevol melodia
or mi rammenta Orfeo.

È un canto!
È il canto di sua lira?

Sandro Ciapessoni.

*****

Poetessa e Pittrice Signora Mariangela Fumagalli di Bellagio (Como). Anche questa Poetessa è già conosciuta dai Lettori del periodico "Ars poeticæ": Sono note le sue liriche per la profonda passionalità che esse sanno esprimere. Per questa edizione ho scelto: "Le stelle…" lirica che desterà forti emozioni e nello stesso tempo mette a nudo lo spirito altruista di questa nostra validissima Poetessa e collaboratrice. Auguro una felice e buona lettura.

Sandro Ciapessoni.

***

LE STELLE…

Finché le lacrime sgorgheranno
le stelle avranno luce.
Nulla di tanto grande
è il scegliersi una stella.

Nessuno mai ci ruberà
la gioia, della vision
di un ciel d'agosto!

Dai poli all'equatore
luccicano emozionanti
reggendo le sorti del mondo.

Le Plèiadi non dormono mai,
e l'Orsa, - la Maggiore -
ci aspetta ogni sera,
regalando ciò che nulla
a noi ci costa.

Or tu che piangi,
conoscerai - ti prego -,
la gioia di regalarci tanta luce
mentre il tuo cuore muore.

Io t'offro la mia mano
e il tuo volto immaginario
io accarezzo.

Le tue lacrime non sono vane,
servono a me, serviranno a noi...
per vivere.

Prendi or le mie:
per gli occhi tuoi,
le tue furon copiose.

Ma se penso a quanta gioia
io ti dono, sono felice allora
di far luccicar le stelle.

Mariangela Fumagalli.

***

Come in tutte le altre opere del suo vasto repertorio, anche in questa lirica sono presenti i segni di un profondo sentimento che scaturisce direttamente dal cuore. Si notino i versi maggiormente atti a suscitare emozioni. La stessa chiusura dell'opera - anche - è molto chiara: "Se penso a quanta gioia / io ti dono, sono felice allora / di far luccicar le stelle". Anche il contesto dell'opera è distribuito in modo tale per cui la stessa lettura, si snoda in un ritmo piacevole assegnando così a tutto l'assunto, quella musicalità propria che una vera poesia deve contenere. Anche alla Poetessa Mariangela Fumagalli i miei complimenti per questo suo toccante scritto.

Sandro Ciapessoni.

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Poetessa Signorina Katia Marionni di Marotta (P. U.) Scrittrice di valido talento. Col suo nutrito repertorio poetico ha già collezionato un consistente numero di consensi in tutta Italia, guadagnandosi prestigiosi Primi Premi. La sua continua ricerca di perfezione Poetico - Letteraria ha così dato i suoi frutti. E' un piacere averla qui ospite e collaboratrice. Delle Poetessa, pubblico la sua "Il canto smarrito" opera di pregevole stesura sotto tutti gli aspetti. Serena lettura.

Sandro Ciapessoni

***

IL CANTO SMARRITO…

Ho smarrito il mio canto
tra il boato sordo
di valanghe di rimorsi
e di grida arroganti.

Ho smarrito il mio canto
nella fretta di fuggire
dalla trincea del dolore
e dalla macchia impenetrabile
di questa solitudine.

Ho smarrito il mio canto
nella vastità del mare
che non genera eco.

L' ho smarrito!…

L' ho smarrito
nella foga del pianto
tra i cocci dell'ultimo
mio sogno infranto.


Katia Marionni.

***

Poetessa Marionni, le mie personali congratulazioni per la perfetta stesura di questa Sua lirica che considero di alto livello.

Sandro Ciapessoni.

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Poetessa Signora Celeste Travaino di Alessandria (AL) già nota ai Lettori del periodico per le precedenti sue opere pubblicate. Pubblico in questo numero la sua: "Ero nata per volare…". Il suo stile scorrevolissimo, limpido e di immediato effetto alla lettura è molto gradito al pubblico. Le sue liriche sono presenti anche sul periodico dell'UNITRE di Alessandria, dove la stessa Poetessa è attiva collaboratrice. E' sempre un piacere averla ospite fra noi. Auguro una buona lettura.

Sandro Ciapessoni.

***

ERO NATA PER VOLARE!

Volevo volare;
le regole della coscienza
mi hanno tarpato le ali.

Ho camminato
in un'unica via
uniforme al modello
conosciuto.

Ho tralasciato
altre strade…

Ora che son pronta
per percorsi nuovi
non ho più il tempo
ed ho lacerato le ali.

Celeste Travaino.

***

In questa lirica, la Poetessa esamina il suo stesso "Io" in un'analisi sincera e nello stesso tempo appassionata. E' nello stile di questa Poetessa mantenere rigorosamente inalterate le genuine spinte che il cuore detta. Liriche che si leggono con piacere.

Sandro Ciapessoni.

***

R U B R I C A   D E I   L E T T O R I
sulle opere edizione mese precedente.

Eccomi all'appuntamento diretto coi miei Lettori che desidero ringraziare vivamente per la loro attiva e consistente partecipazione a questo periodico. La corrispondenza col Lettore è sempre di vitale importanza: è un reciproco scambio di pensiero ed è nello stesso tempo una tangibile prova che il periodico è veramente seguito dall'Interessato. Per questo è il mio sentito ringraziamento.

Sandro Ciapessoni

***

Dalla Poetessa Matilde Di Martino di Agrigento:

Gentilissimo Signor Sandro, con immensa gioia ho letto la rivista che, cortesemente, mi ha inviato. Il vivace colore delle pagine mi riporta al calore del sole alto nei cieli, mentre la Sua lirica "Le luminarie" giunge come luce d'anima, innamorata di un particolare luogo, quale è il Lario con la sua magica suggestione e la sua ricca storia. Apprezzabilissime le liriche delle altre Poetesse. Della Signora Antonia Migliaresi mi ha colpito la sensibilità che pervade la lirica dedicata alla mamma, mentre ho colto lo sconfinato amore per il Lario nella sua seconda poesia. Ho letto le emozioni della Poetessa Luciana Bianchi, che s'immerge con ampio respiro nella meravigliosa natura; ho seguito il percorso introspettivo della Poetessa Katia Marionni; ho apprezzato la delicata lirica della Poetessa Calafuria, e la dedica che Lei ha voluto farle con una lirica così incisiva, da rappresentare appieno la forza di colei che si definisce "Furia"; mi sono ritrovata in quel desiderio di cose genuine, perfino nella distesa di silenzi a cui fa riferimento la Poetessa Mariangela Fumagalli.
I commenti alle diverse poesie sono stilati con cura e padronanza di giudizio mentre la Rubrica dei Lettori chiude degnamente la rivista e la rende completa. […] Con stima Le porgo i miei saluti.

Matilde Di Martino.
Agrigento: 1 giugno 2006.

***

Grazie Poetessa, Signora Matilde Di Martino, questa Sua preziosa collaborazione sarà a tutti assai gradita.

Sandro Ciapessoni

***

Dalla professoressa Signora Poetessa Maria Teresa Cortese di San Benedetto del Tronto (A. P.):
Preg.mo Poeta, ho ricevuto sabato il Suo periodico per il quale Le formulo di nuovo tutti i miei complimenti. Ho notato tra l'altro, la presenza della Signorina Poetessa Calafuria il che lascerebbe senz'altro sperare circa le sue condizioni di salute che avevano destato viva apprensione… […] Con stima,

Maria Teresa Cortese.
San Benedetto del Tronto - 05 giugno 06

***

Grazie gentile Poetessa Signora Cortese, per il periodico cercherò sempre di migliorare… si deve sempre migliorare! Della Poetessa Calafuria, temo per davvero… (anche se mi rifiuto di crederlo…) ci resta però soltanto il caro ricordo, le sue Poesie e i suoi scritti saturi di desiderio di vita…
Con stima e devozione

Sandro Ciapessoni.

***

Dalla Poetessa Mariangela Fumagalli di Bellagio (Como) così scrive: Poetessa Migliaresi, Lei mi ha toccato il cuore con la Sua lirica "La scalotta". Io che vivo qui a Bellagio, vedo, sento, odo quanto Lei ha espresso con tale maestria. Mi auguro che tutti i lettori possono condividere tale gioia, e lì andare con l'amore, mano nella mano per dimenticare il vero che al di fuori della poesia ci circonda. Poetessa signora Maria Teresa Cortese, mi chiedo se può essere umano, essere così grande nella descrizione di tanto amore, dedizione per un amico eccezionale. Signora Cortese, sublimi sono questi versi, ma mi corre una domanda: "Lei professoressa, abita il Cielo o la terra?".
Poetessa Signora Celeste Travaino, la Sua poesia è messaggero di un ottimismo… Dio sa se ne abbiamo bisogno. Congratulazioni

Mariangela Fumagalli.
Bellagio, 25 maggio 2006.

***

La ringrazio Poetessa Fumagalli per le Sue espressioni agli Autori presenti nel periodico, la Sua collaborazione è sempre preziosa al pari degli interventi degli altri Autori. A Lei la mia stima e la mia devozione.

Sandro Ciapessoni.

***

Dalla Signora Poetessa Antonia Migliaresi.

Gentilissimo Signor Sandro, un nuovo numero di "Ars poeticae" e rinnovare emozioni per noi fortunati lettori… Coinvolgente e commovente la Sua bella e nostalgica descrizione della festa di "San Giovanni" che fa nella Sua poesia :"Le luminarie…" Purtroppo Lei m'insegna, con gli anni alcune tradizioni si son perse e non ci sono più i gusci di lumachine a far da suggestive fiammelle, ma resteranno per sempre immortalati nel ricordo attraverso i suoi splendidi versi.
La poesia "Nantucket" della Poetessa Calafuria, rivela l'appassionato amore per una natura e in particolare per il mare prorompente con la furia e la bellezza di tutti i suoi elementi. La chiusa è poi di una tenerezza infinita. Risposta bellissima alla Poesia della Poetessa Calafuria è la Sua lirica: "Cala la notte al vespero…" dove Lei con i Suoi incisivi versi esalta la dolcezza e la sensibilità d'animo di questa Poetessa tanto presa dalla bellezza dell'isola di Nantucket. "Alba (e tramonto)" , due momenti in cui la natura si tinge di particolari colori magistralmente "dipinti" dalla Scrittrice Luciana Bianchi Cavalleri. E' talmente vivo il quadro dell'alba sul Lario che sembra di essere sulla riva ad osservare rapiti, cotanta bellezza. E quella natura raggiunge la sua sublime esaltazione nella lirica "Il tronco della vita…" dove l'Autrice ne fa parte e si confonde con essa sentendosi stelo, tra mille, rapito tra il verde dei prati. La poesia "Magia" della Poetessa Katia Marionni ci fa capire quanto ci può dare l'amore e quanto la gioia di un incontro felice possa segnare la nostra esistenza, facendoci sentire più leggeri e spazzando via la solitudine. Pochi ma incisivi versi per descrivere questo magico stato d'animo. Sempre intensa di nostalgia del passato che, viva, si avverte nelle liriche della Poetessa Mariangela Fumagalli, quella diffidenza verso il progresso che, pur portandoci lontano con sempre nuove scoperte, ha però offuscato i veri valori di una vita semplice e genuina che l'Autrice tanto giustamente rimpiange.

Antonia Migliaresi.
da Roma, 25 maggio2006.

Grazie Poetessa Migliaresi, una cordiale stretta di mano!

Sandro Ciapessoni

AL PROSSIMO NUMERO.

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