Sandro Ciapessoni

 

 

LETIZIA MI DONAVI…
(Dedicata "ad memoriam" agli Avi miei di Lenno
che mi hanno affettuosamente amato).

 

 

Luce è nel cielo che domina il bel lago:
brezzati da ponente e generosi,
piccoli moti ondosi vanno a lambire
col fresco loro baciar gioioso,
gli anfratti solitari delle rade…

Si adagiano le brezze
sui secolari ulivi
che sfrondano le ripe,
e da levante, morbido albeggiar rosato
illumina come pittor sapiente,
solenni e maestose
le solitarie giogaie delle Grigne

Riluce come porpora
ma pallidamente tinta
la sponda Tremezzina;
e tu diletta Lenno!
nel grembo tuo, onorati mantieni
gli Avi miei; onorati sì,
di sempiterno Amore!

Terra del bel ciprigno golfo!

Letizia mi donavi
In tua dimora antica,
Sempre tu m'accoglievi a braccia aperte
Aprivi a me il tuo sorriso lieto,
Nulla negandomi di quanto disponevi,
Donandomi pur tanto il Nome tuo
E da madia celata…
Rosolio… più avanti mi porgevi.

E tu!

Eri felice quando ci vedevi,
Un anno… e fu di Pasqua, ben rammento!
Gioimmo e fummo allegri
Ed eri sola Eugenia…
Nessuno ti accudiva dei parenti;
Isola senz'onda ti cingeva,
Aperta a noi soltanto, ci confidavi il pianto.

Per te Madre silente e sposa:

Così ti canto, Terziaria francescana
Ava ben degna del canapo sacrato;
Ti prodigavi umile fra gli umili
Esempio di modestia e di perdono.
Restano vivi in me i tuoi ricordi
Immagini ben fisse in mente mia
Nate in mio sano ceppo di Lariano!…
Accoglimi così, ora, com'io mi sono.

Oh Luce del Cielo!
Hai dissipato le tenebre del Velo!

 

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